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            Esce per La Meridiana, con un inter-
          
        
        
          
            vento di Eraldo Affinati, il primo libro
          
        
        
          
            di Francesco Cicchi. “Doloroso, spi-
          
        
        
          
            rituale e pieno di meraviglia”.
          
        
        
          
            
              Di Francesco Cicchi
            
          
        
        
          
            U
          
        
        
          na selezione di storie, riflessio-
        
        
          ni, versi e stralci di discorsi uf-
        
        
          ficiali che abbracciano un arco
        
        
          temporale di decenni.
        
        
          Ve ne proponiamo un assaggio.
        
        
          “
        
        
          Chiara mi dice: “[…]
        
        
          Più
        
        
          di venti anni fa, insieme
        
        
          ad altri, hai piantato delle
        
        
          ghiande lungo il viale della
        
        
          tua Comunità. Con pazien-
        
        
          za e forza, sono diventate
        
        
          querce. C’ero quel giorno in
        
        
          cui ti sei fermato ad ammi-
        
        
          rarle, a contarle, a doman-
        
        
          darti come, da una ghianda,
        
        
          potesse nascere qualcosa
        
        
          che vedrà mille cieli, che ge-
        
        
          nerazioni e generazioni ve-
        
        
          dranno anche dopo di noi.
        
        
          Ecco, Francesco, l’Infinito
        
        
          vive in noi ed oltre di noi per
        
        
          questa cosa, molti ammire-
        
        
          ranno quella quercia, senza
        
        
          sapere chi l’ha piantata, è lì
        
        
          che vive l’Immensità, in un
        
        
          nostro piccolo gesto.
        
        
          ”
        
        
          
            Francesco Cicchi, “Pietra. L’anima e l’infi-
          
        
        
          
            nito da abitare”, La Meridiana, pp. 43-44.
          
        
        
          È un libro che ha l’ambizione di voler
        
        
          dire che paradossalmente siamo tutti
        
        
          diversi, ma profondamente uguali, che
        
        
          non esiste il “tossico” o il “migrante”,
        
        
          ma esiste la razza umana, con le nostre
        
        
          fragilità con cui ogni giorno facciamo i
        
        
          conti o le nostre ombre da cui ogni gior-
        
        
          no scappiamo.
        
        
          Un messale laico, in equilibrio tra i gesti
        
        
          e il canto, che si presenta con il cando-
        
        
          re inquieto e stupito di un diario scritto
        
        
          a mano, ma anche come un impegno
        
        
          per la costruzione di una regola umile,
        
        
          morale e civica, disincantata e neces-
        
        
          saria al tramandare.
        
        
          “
        
        
          
            Pietra. L’infinito e l’anima da abitare
          
        
        
          ”
        
        
          di
        
        
          
            Francesco Cicchi
          
        
        
          sarà presentato
        
        
          al pubblico giovedì 4 gennaio 2018 alle
        
        
          ore 17.30, presso la
        
        
          
            libreria Rinascita
          
        
        
          di Ascoli Piceno.
        
        
          L’autore converserà con
        
        
          
            Giuseppe
          
        
        
          
            Frangi
          
        
        
          , direttore di Vita Non Profit, che
        
        
          ha curato la Postfazione del libro, e con
        
        
          la giornalista
        
        
          
            Teresa Valiani
          
        
        
          .
        
        
          “La scrittura serve a dare un senso
        
        
          all’esperienza, a fare in modo che
        
        
          non sembri vana. Quanto al lettore,
        
        
          può ritrovare nei traumi e nelle soffe-
        
        
          renza patite dal personaggi presenti
        
        
          nel libro qualcosa di se stesso”.
        
        
          Dall’intervento di Eraldo Affinati
        
        
          “Ci sono libri che per noi sono espe-
        
        
          rienze editoriali che ci arricchisco-
        
        
          no di quella bellezza che quando
        
        
          la incontri la riconosci come es-
        
        
          senziale. 
Per questo, con pudore e
        
        
          speranza, affidiamo ai lettori questo
        
        
          prezioso testo di Francesco Cicchi e
        
        
          la storia di Ama Aquilone, che nelle
        
        
          biografie di vita raccontate, scopri-
        
        
          rete”.
        
        
          Elvira Zaccagnino, edizioni la meridiana
        
        
          “Un libro che nasce da un’esperienza
        
        
          pluridecennale di aiuto alla fragilità,
        
        
          in prima linea con senza tetto, bam-
        
        
          bini abbandonati e tossicodipenden-
        
        
          ti. Una raccolta di storie, non solo
        
        
          sfortunate, ma anche di riscatto e di
        
        
          forza, da cui nascono emozioni forti,
        
        
          riflessioni sulla vita e sul senso pro-
        
        
          fondo dell’avventura umana”.
        
        
          Marina Palumbo, “La Stampa” 
        
        
          UNI . VERSI
        
        
          Pietra.
        
        
          L’anima e l’infinito da abitare