Itaca n. 8 - page 13

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VITE STRAORDINARIE
A cinquant’anni dalla scomparsa, l’avventura di un prete scomodo che non
smette di interrogarci.
Di Eraldo Affinati
S
ul priore di
Barbiana
ne abbiamo ascoltate tante in questi anni e altre di
sicuro ne verranno dette in futuro perché quelli come lui non scompaiono
facilmente andandosene via per sempre […]. È proprio questa la novità: il
prete spunta all’improvviso a
Sant’Andrea
, inviato quasi per punizione
dalla diocesi in quel desolato borgo montano dell’Appennino meno ridente, e inter-
rompe per pochi attimi i lavori delle famiglie impegnate a zappare la terra, racco-
gliere il grano, sistemare i covoni. La continua alacrità del villaggio non conosce
soste. Bisogna andare a prendere l’acqua alla fonte, sbucciare le castagne, cuoce-
re la polenta. Se avanza tempo, la sera i vecchi giocano a carte davanti al fuoco del
camino mentre le mamme rammendano i calzini. Tutt’al più qualcuno può leggere
ad alta voce
“L’Unità”
commentando le notizie del giorno. E i bambini? Giocano
con la fionda. Uccidono le bisce. Oppure vanno giù al fosso o a far dighe.
Don
Milani
compie una rivoluzione in questo piccolo mondo. Invece di stilare progetti,
si rimbocca le maniche e cerca di tamponare la ferita interiore che ha visto. È la sua
prima vera scoperta, quasi l’essenza del cristianesimo. Una voce sembra bisbiglia-
re nel nostro orecchio: non perdere altro tempo, muoviti con le risorse di cui dispo-
ni, lascia a terra il bagaglio, fatti avanti come sei, non come potresti essere.
[…] Oggi i ragazzi di Barbiana vengono dall’
Afghanistan
, dalla
Nigeria
, dal mondo
slavo. Hanno alle spalle detriti, macerie e relitti, eppure quando ridono sembrano
aver dimenticato tutto. L’esempio di Barbiana torna a imporsi in chiave multicultu-
rale per favorire una vera integrazione, che dovrebbe combattere anche la fragilità
degli adolescenti italiani spesso inebriati dai miti del successo, della bellezza e
della sanità.
Del resto la presenza dei giovani
migranti rende ancora più incandescente
la grande questione sollevata dal priore
con radicalità ben superiore alla semplice pro-
messa politica: l’uguaglianza delle
posizioni di partenza.
Soltanto se non smetteremo di sentire come una spina dolorosa questo problema
irrisolto potremo dire a noi stessi di non aver tradito lo spirito di Don Milani.
L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani
, Mondadori
Per gentile concessione dell’autore.
Don Lorenzo Milani:
alterità, educazione, incontro
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