Il Monastero - Il restauro - page 65

N
el territorio di Acquasanta Terme, lungo la via
Salaria, la vallata a monte del Castello di Luco, in
località Valledacqua, fa da scenario ad un interes-
sante complesso monumentale dedicato a San Benedetto.
La chiesa, ad unica navata con abside semicircolare, per
la varietà della tessitura muraria e l'articolazione dello spazio
architettonico, testimonia le trasformazioni e gli ampliamen-
ti avvenuti nel corso dei secoli. Le mura più antiche del com-
plesso monastico sono realizzate con conci di travertino, ben
squadrati e di piccolo formato, e presentano porte caratteriz-
zate da architravi e archi a tutto sesto, con triangolo di scari-
co interno. Monofore strombate con arco a tutto sesto sono
presenti sulla facciata principale e sulla parete absidale della
chiesa e sull’ala nord del monastero. Sulla facciata principale
a capanna, rivolta ad ovest, al di sopra del portale, s’innalza
un piccolo campanile a vela con un’unica campana e ai lati
s’innestano, a nord, le mura più antiche del monastero, e a
sud, le parti più recenti.
A nord i resti dell’antico monastero sono inglobati in
un’unica struttura longitudinale che si sviluppa su quattro
piani, suddivisa in tre settori da due muri trasversali sui quali
poggiano i solai lignei degli impalcati. Solo il settore più a nord
presenta al primo livello due locali coperti da volte a botte.
A sud il fabbricato costituito da due corpi affiancati,
costruiti in successione, adiacenti e paralleli alla navata della
chiesa, si sviluppa su due piani con solai lignei. Quello con-
tiguo alla chiesa è stato addossato alla sacrestia coperta da
una volta a botte.
L’intero complesso monastico, realizzato in muratura a
sacco, presenta i paramenti a vista costituiti da conci squa-
drati di travertino nelle parti più antiche e conci irregolari
nelle parti più recenti, legati da malte poco tenaci.
Internamente tutte le murature risultano intonacate e
imbiancate.
I solai di piano con orditura di travi e tavole in casta-
gno presentano al di sopra del massetto una pavimentazione
in cotto.
La copertura della chiesa è a capriate con arcarecci e
tavole. Nell’ala nord l’orditura è costituita da travi con travi-
celli e tavolato in legno di castagno, nell’ala sud è in travi di
legno di castagno disposte ortogonalmente ai muri longitu-
dinali con schema statico spingente.
Il sito, frequentato in epoca antica, aveva già restituito
alla fine dell’Ottocento un vaso di bronzo di particolare pre-
gio con la raffigurazione di una pantera che divora una galli-
na
1
. Lo scavo archeologico dell’intero complesso monastico,
preliminare ai lavori di consolidamento delle fondazioni, ha
permesso di individuare, all’interno della chiesa, elementi che
rimandano ad una frequentazione protostorica
2
.
L
E VICENDE ARCHITETTONICHE
Lidia Decherchi
65
1...,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64 66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,...180
Powered by FlippingBook