Il Monastero - Il restauro - page 133

parte superiore e da argilla vetrificata in tutta la zona inferio-
re. L’argilla vetrificata ha assunto dei colori che vanno dal
verde al viola.
Al suo interno vi è nel fondo un’ulteriore buca più stretta
contornata da un piano vetrificato di circa cm. 60/70. La forna-
ce, in base ai materiali rinvenuti, sembra essere stata utilizzata
per la costruzione dei coppi e, la si può mettere in relazione con
uno dei momenti di ristrutturazione del tetto della chiesa. I
frammenti di ceramica rinascimentali rinvenuti in uno dei riem-
pimenti rappresentano il termine
post quem
del suo utilizzo.
Lo scavo nell’area esterna a nord
della Chiesa
Nell’area esterna a N della chiesa durante la pulizia e lo scavo
per le sottofondazioni del muro perimetrale N della chiesa è
stata individuata una situazione di strutture riferibili ad inter-
venti tardi, realizzati dopo il rilievo del Catasto Gregoriano,
riferibili ad un pollaio ed una stalla
6
. Sono state documenta-
te tutte le strutture e si è scavato solo a ridosso dei muri peri-
metrali della chiesa e del monastero.
Lo scavo nell’area esterna a W
della Chiesa
Durante i lavori di sottofondazione dei muri perimetrali è
stata pulita l’area antistante l’ingresso della chiesa. È stata rin-
tracciata una pavimentazione costituita da ciottoli e pietre
disposte a conchiglia, leggermente a scivolo, che si sviluppa
lungo tutto il muro perimetrale W. In mezzo al pavimento,
davanti alla porta ci sono due cordoli paralleli con orienta-
mento EW.
La pavimentazione risale al 1851 così come si evince da
una visita pastorale
7
.
Scavando una trincea di circa m.1, nella zona a W del
pavimento, per la posa dei tubi, a circa cm. 60 di profondità
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Consolidamento della scarpata a sud-est con gabbionate
a gradoni e rinvenimento di fornace
sotto
La fornace per la produzione di materiali fittili
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