Il Monastero - Il restauro - page 132

La
seconda fase
è caratterizzata da alcune strutture mura-
rie costituite da grosse pietre e ciottoli di fiume intervallati da
scaglie di pietra legati da una malta grigiastra non molto tena-
ce. Le pietre più squadrate sono disposte esternamente.
I muri incidono un livello di sepolture, così come è visi-
bile dai resti di ossa frantumate ancora
in situ
sul fondo.
La
terza fase
rintracciata è caratterizzata da due strati di
ossa sconvolte, riferibili ad una fase di deposizione esterna
completamente alterata dagli interventi successivi di ristruttu-
razione della chiesa e di costruzione degli edifici.
La
quarta fase
riguarda una fase di utilizzo dell’area
come cantiere da mettere in relazione con la costruzione
dell’Abbazia.
Si tratta di una grossa buca circolare del diametro di
circa m. 2,60 per una profondità di m. 1,80 riferibile ad un
impianto per la produzione della calce. La fossa non incide
strati di sepolture lì deposte in seguito allo sviluppo del com-
plesso monastico, quindi la calcara potrebbe essere messa in
relazione con la fase di costruzione della chiesa più antica.
Lo scavo nell’area esterna a sud-est
della Chiesa saggio E
A circa 50 metri dall’abside, nella parte SE dell’area, a ridosso
della scarpata sinistra del fosso di Luco, che passa a E del com-
plesso monastico, è stata rintracciata una grossa fornace in
gran parte intaccata dall’erosione della sponda e dalla profila-
tura del terreno che ha preceduto la realizzazione delle gab-
bionate di protezione della collina.
La struttura ha forma circolare con il diametro esterno di
circa m. 4,10/4.20, quello del fondo di circa m. 2,20 per una
profondità massima, dal piano rintracciato di circa m. 2,50.
La struttura sembra aver sfruttato nella sua parte supe-
riore, rintracciata solo in parte, una cavità naturale del terre-
no. Dal punto di vista geologico la zona è formata da banchi
di argilla sabbiosa molto compatta, carbonato di calcio e ban-
chi di travertino caratterizzata da cavità che l’uomo ha utiliz-
zato a suo piacimento.
Le pareti della fornace sono costituite da concotto nella
Area di sepolture e fondamenta dell’ala sud ampliata tra la fine
del XVII e gli inizi del XVIII secolo
sotto
Calcara utilizzata nella costruzione dell’antica Abbazia,
area sud, individuata nella IV fase degli scavi della sagrestia
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