Il Monastero - Il restauro - page 123

Chiesa che, negli anni ’80, ha asportato la lapide dedicata ad
Antonio Vannarelli e le ossa, ritrovate poi da noi in un sacco
nella sagrestia, da lui ritenute appartenere al vecchio Preposto.
Dalle visite pastorali Antonio Vannarelli risulta essere il pre-
posto di Valledacqua dal 1710 al 1736
2
.
La presenza nel riempimento di altre ossa sconnesse
relative ad almeno 4 scheletri e di frammenti di abiti, tra cui
una scarpa, non permette di mettere in relazione con sicurez-
za la lapide con la sepoltura, certamente però lascia ipotizzare
che, se anche così fosse, il Vannarelli sia stato sepolto in una
tomba già esistente, più volte riutilizzata.
La presenza di una tomba più antica potrebbe essere
confermata sia dal ritrovamento nel riempimento di 2 mone-
te che, da una prima analisi, sembrano databili ad un’epoca
più antica del ’700, sia dal fatto che la fossa di sepoltura inci-
de strati più antichi.
La tomba 6 invece è collocata in posizione centrale e ha
orientamento EW, la copertura è formata da tre lastre di calce
bianca quadrangolari, poggiate sopra la struttura tombale, for-
mata da muretti di mattoni legati da malta e da un cordolo ester-
no di scaglie di pietre. Al suo interno è presente la cassa lignea di
forma trapezoidale, sul cui coperchio sono disegnati e, ancora
ben distinguibili, i simboli della Confraternita della Buona
Morte. Al suo interno è stato individuato lo scheletro, ancora
munito di abito da prelato e corredato da calze e scarpe e, sotto
il capo, sono state rinvenute tracce di paglia che attestano la pre-
senza di un cuscino. La sepoltura è stata documentata e richiu-
sa. La tomba è da mettere in relazione con la lapide posta a
memoria di
Bernardinus De Angelis
, preposto dell’abbazia morto
nel 1835, rintracciata nella zona sovrastante la tomba.
La
III fase
rintracciata è caratterizzata da uno strato di
livellamento che si estende su tutta la navata, contraddistinto
da un’altissima presenza di ossa umane sconnesse, frammenti
di coppi, di ceramica tra cui invetriate, di frammenti di affre-
schi della stessa chiesa su cui sono stati effettuati vari interven-
ti tra cui la costruzione di quattro ossari e 10 sepolture a terra.
Paralleli al lato N della chiesa si sviluppano gli ossari 2 e
3 mentre lungo il lato S gli ossari 1 e 4. Tutti e quattro presen-
tano pianta rettangolare, con i muri perimetrali costruiti con-
tro terra e copertura a volta su cui si apre, nel centro, il coper-
chio. Le pareti delle camere, viste illuminando l’interno delle
strutture, sono costruite con conci di travertino ben squadrati
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La tomba 6 del preposto Bernardinus De Angelis
morto nel 1835
sotto
Concio affrescato inglobato nella struttura della volta
dell’ossario 4
pagine precedenti
L’interno della chiesa al termine dello scavo archeologico.
Rilievo grafico della tomba 6.
La tomba 2 nella zona dell’abside.
a sinistra
Rilievo d’inizio scavo, 2001
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