Spazio al Lavoro n. 1 del 2021

| 6 SPAZI O LAVORO a l re, ma una risposta è stata data a tutti. Quasi psicologi, noi colleghi di filiale, abbiamo ascoltato tutte le storie. Rassicurare chi, senza lavoro, aveva paura di non ar- rivare a fine mese. Aiutare chi aveva urgenza di sospendere la rata del mutuo o del prestito che non poteva più pagare. Ascoltare chi aveva perso una persona cara e chiedeva cosa fare. Lo stress di lavorare con l’ansia del contagio per noi lavoratori a contatto con il pubblico è stato molto più pe- L a nostra categoria si occupa del settore bancario e assicu- rativo. In questo difficile anno di pandemia le banche sono rimaste aperte. Sono state considerate un servizio essenziale. Le agenzie di assicurazione hanno spesso mes- so in cassa integrazione i loro di- pendenti, mettendo in difficoltà le famiglie. Dietro alle porte delle fi- liali c’erano lavoratori al servizio dei clienti preoccupati. Magari c’era bisogno di un appuntamen- to per entrare, tempo da aspetta- FISAC / FILCAMS / SLC FISAC CGIL: “Il nostro lavoro ai tempi del coronavirus” L’EMERGENZA SANITARIA ha messo in ginocchio il Paese e la nostra regione IsabelleBuillet ( FILCAMS ): “L’industria turisticaha subitoun forte contraccolpo” L a Filcams CGIL è la Federa- zione Italiana dei lavoratori del Commercio, Alberghi, Men- se e Servizi. Organizza e rap- presenta tutte le lavoratrici e i la- voratori dipendenti suoi iscritti , occupati nei seguenti settori: ter- ziario (Agenti Immobiliari, Agen- ti e Rappresentanti, Agenzie di Lavoro Interinale, Grande Distri- buzione, Coop Consumo, Terzia- rio Avanzato) , t urismo (Alberghi, Mense, Ristorazione Collettiva, Imprese di Viaggi e Turismo, Pub- blici Esercizi, Stabilimenti Bal- neari) , s ervizi (Acconciatura ed Estetica, Amministratori di Con- dominio, Dipendenti da Istituti per il sostentamento del Clero, Lavoro Domestico, Farmacie, Im- prese di Pulizia, Portieri, Studi Professionali, Terme, Vigilanza Privata). La Filcams CGIL svolge un’atti- vità di tutela dei lavoratori a li- vello sindacale mediante stipula dei contratti nazionali di lavoro, assemblee sindacali, contratta- zione territoriale e aziendale, gestione dei fondi previdenziali e iniziative varie. Inoltre offre ai lavoratori supporto per altri tipi di servizi: informazioni contrat- tuali e legislative, controllo dei prospetti paga, impugnazione del licenziamento, vertenza di lavo- ro, ecc.. Nell’anno della pande- mia (2020), inoltre, siamo stati costantemente impegnati a far fronte alle domande di ammor- tizzatore sociali (cassa e fis), alla costruzione di protocolli di sicu- rezza negli ambienti di lavoro, al rinnovo dei CCNL, ormai fermi da anni, a effettuare costantemen- te assemblee e incontri con le aziende in modalità remota, così come i cambi appalto. Il 2021 non si prospetta, ahimè, diverso, ma resistiamo, lo affrontiamo e guardiamo in prospettiva rico- struttiva. L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio il Paese e la nostra regione, non solo dal punto di vista sanitario e sociale, ma anche economico. La nostra regione però paga un prezzo mol- to alto , essendo a vocazione turi- stica praticamente tutto l’anno, con un indotto (pulizie, trasporti e vigilanza solo per fare qualche esempio, ma lo stesso commer- cio è strettamente legato al flusso turistico), che gravita quasi esclu- sivamente su questo volano. Il terziario è tra i settori più colpi- ti, sebbene con alcune eccezioni, come nel comparto del commer- cio alimentare, che ricordo non ha mai chiuso, e dell’elettronica di consumo (acquisti per didattica a distanza e smart working). L’ in- dustria turistica invece è ferma e, dopo una timida ripresa estiva, con la stagione invernale chiusa, ha subito un altro forte contrac- colpo. I pubblici esercizi sono allo stremo, come agenzie di viaggi, aziende termali, abbigliamento, musei e servizi culturali. Inoltre il largo utilizzo dello smart working ha lasciato un “vuoto” di fattura- to per tutti i piccoli commercianti (bar, ristoranti e negozi di pros- simità), che si vedono mancare anche questa parte consistente di clientela. Questa modalità riduce anche il lavoro delle imprese di pulizie negli uffici, delle mense scolastiche, delle badanti e delle baby sitter. In quanto le famiglie si autogestiscono nelle incomben- ze di cura dei bambini e degli an- ziani e non consumano più pasti fuori casa. Gli ammortizzatori so- ciali e il blocco dei licenziamenti stanno arginando una situazione esplosiva, dove da marzo mi- gliaia di lavoratrici e lavoratori rischiano di rimanere senza la- voro e senza reddito. Le priorità dell’agenda di chi ci governa, sia dal punto di vista nazionale che regionale, devono pensare alle persone e al lavoro, non ai tatti- cismi politici. C’è bisogno di una proposta concreta di investimenti e sviluppo a cui la Filcams CGIL sta già lavorando per dare il suo contributo, che verrà integrato al documento che la CGIL ha pre- sentato al Governo. $ SLC VDA: “I servizi postali non si sono fermati neanche nel pieno della prima ondata di pandemia” sante e non è ancora finita. E le pressioni commerciali per ven- dere prodotti da parte delle ban- che sui colleghi non sono dimi- nuite neanche in questo tragico periodo!Il nostro sindacato mette al centro il valore del lavoro e di chi lo svolge! Noi crediamo nella qualità del servizio delle perso- na , che ti danno una consulenza, seduti magari a una scrivania in una filiale, anziché un bancomat che ti dà solo i soldi o di un’ap- plicazione su un telefono o un computer, o un numero di tele- fono da chiamare. Per questo di- fendiamo i loro posti di lavoro. In Valle d’Aosta quest’anno ci sono state troppe chiusure di sportelli e servizi di cassa. Chiediamo più assunzioni al posto di chi smette di lavorare per andare in pensio- ne o in esodo. Le ristrutturazioni aziendali non possono giustifica- re tutti i tagli di personale e di costi del lavoro. Continueremo nel nostro piccolo a lottare dalla parte dei lavoratori! $ N onostante sia stato un anno di paura e di incertezze Po- ste Italiane ha continuato ad essere una delle poche azien- de, che ha continuato a portare avanti gli accordi sulle politiche attive. In Valle d’Aosta i servizi postali - formati da una squadra di lavoratori volenterosi – non si sono fermati neanche nel pieno della prima ondata di pandemia. I portalettere e lo staff hanno continuato a lavorare in prima linea, andando a consegnare la posta a casa delle persone, no- nostante la consapevolezza di trovarsi davanti al virus tanto te- muto. Anche nell’altra divisione, quella di Mercato privato degli sportellisti, tutti i lavoratori sono stati sempre coraggiosamen- te in prima linea ogni mattina, impiegati ad affrontare la gente comune, con estrema paura da entrambe le parti. Anche Poste si è dovuta organizzare e dopo un primo ritardo nella fornitura dei DPI tutti i lavoratori sono stati messi in sicurezza. Ora però in Valle ci troviamo ad affrontare nuove sfide professionali, da una parte l’impegno dell’Azienda ad aprire entro l’anno in corso un nuovo centro di recapito, dove saranno riuniti tutti i portalette- re della Bassa Valle e dall’altra la chiusura a tre giorni di 13 uffici postali sparsi in tutta la regione. La chiusura a giorni alterni era stata dettata da una razionaliz-

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