Il Monastero - Il restauro - page 17

L’origine della chiesa e Farfa
L’origine e il primo sviluppo della prepositura di San
Benedetto di Villa Valle d'Acqua sono ancora avvolti nelle
tenebre, mancando la carta di fondazione e testimonianze
documentarie e letterarie attendibili.
Gli scrittori di cose ascolane (Luzi, Capponi, ecc,)
hanno accolto acriticamente questa notizia sull’origine della
chiesa proposta dal Marcucci: ‘Il Vescovo [di Ascoli] fabricar
fece nella Sommatina verso gli Appennini in contrada di para-
sole (oggi Val d'Acqua) il Monastero colla Chiesa di S.
Benedetto, già diruto, dotandolo con varj Beni aggiacenti al
fiume Quieto (ora Fluvione)’.
20
Certamente lo storico ascola-
no ha desunto la notizia dal doc. n. 1269 del
Regesto di Farfa
:
‘Adamo vescovo fonda un monastero in territorio ascolano nel
luogo detto
Sumati
e concede ad esso molti beni’.
21
Va subito
precisato che il documento farfense attribuisce al vescovo di
Ascoli Adam
22
l’edificazione di un monastero vicino alla chie-
sa già esistente di San Benedetto, la quale era situata 'in terri-
torio esculano loco qui vocatur Sumati'
23
.
Letto lontano da Ascoli, questo documento del
Regesto
ha suggerito una conclusione del tutto diversa: ‘Fu intorno al
990-996 che il vescovo di Ascoli [Adam] fondò l'importante
Monastero di San Benedetto di Villa San Benedetto del
comune di Amatrice’
24
.
A questo punto si pone l’ovvia domanda: ‘Il monastero
fondato dal vescovo Adam sorgeva a Valle d'Acqua oppure nel
territorio di Amatrice?’.
Per rispondere all'interrogativo e collocare
Sumati
nel
territorio di Valle d'Acqua, alcuni studiosi hanno tirato in
ballo il documento n. 740 dello stesso
Regesto
: ‘Anno 1039:
Trasmondo d’Ilperino e sua moglie Biliarda donano al mona-
stero di Farfa beni situati nel territorio di Ascoli’
25
.
Dalla lettura dell’atto emerge chiaramente che quasi
tutti i beni donati dai due coniugi al monastero sabino erano
situati a Valle d’Acqua o nelle contrade limitrofe. Nel docu-
mento, infatti, si parla di Torre Santa Lucia, Arli, Arola, Ripa
con la chiesa di Santa Giusta, ecc. Allorché donano una pro-
prietà su cui insisteva la chiesa ‘ormai diruta’ di San Giorgio,
Trasmondo e la moglie tengono a precisare di averla ricevuta
‘in concambium aecclesiae sancti Silvestri aedificata in
Summati
', chiesa che sorgeva ‘in alio loco infra ipsum comi-
tatum’ di Ascoli
26
.
Questo testo non autorizza nel modo più assoluto ad
affermare che a Valle d’Acqua esisteva una contrada
Summati
, dove il vescovo Adam fondò un monastero bene-
dettino. Anzi sembra dar ragione a quelli che, come
Fatteschi
27
, Amatore
28
, Schuster
29
, Alessio
30
, Di Flavio
31
,
non hanno alcun dubbio nel collocare il
Summati
dei docu-
17
pagina a sinistra
Castel di Luco. Sullo sfondo si vede il monastero
di San Benedetto di Valledacqua
sotto
Ignazio Danti,
Carta geografica del Piceno
, part.,
sec. XVI, Galleria delle carte geografiche, Vaticano
1...,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16 18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,...180
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