Spazio al Lavoro n. 1 del 2021

| 2 SPAZI O LAVORO a l LAVORO FILCTEM. Albert Jean Noel: “Il mio augurio è che si ritorni presto alla normalità” L a mia nomina da segreta- rio generale è arrivata in un periodo molto particolare. Con votazione unanime del Diretti- vo sono stato eletto Segretario il 2 marzo 2020. Il 4 marzo 2020 con il primo DPCM mi sono ri- trovato catapultato in una realtà che mai avrei pensato di vivere. Con il supporto di tutta la segre- teria Filctem, che mai smetterò di ringraziare per il sostegno in questo mio inizio, abbiamo intra- preso un percorso tortuoso ed in- sidioso. Sono così iniziate lunghe call con i membri della segreteria regionale Valle d’Aosta e con la segreteria Filctem nazionale per capire come gestire la crisi, i pri- mi protocolli per la sicurezza dei lavoratori ed i primi contatti con le aziende. Molte le richieste di CIGO e molte le perplessità e le domande dei lavoratori in cerca di chiarimenti e rassicurazioni. Fortunatamente per la mia cate- goria le parti datoriali di Elteck e Itw si sono adeguate abbastanza rapidamente ai protocolli sanitari e dopo circa due/quattro settima- ne di cassa integrazione tutte le attività produttive hanno gradual- mente ripreso i normali regimi di lavoro. Con l’arrivo dell’estate la situazione si è assestata e tutto è tornato quasi alla normalità fino al sopraggiungere della seconda ondata che non ha comunque creato gran scompiglio. Cva e Deval, due realtà importanti nel tessuto produttivo regionale, han- no avuto una condotta esemplare nell’affrontare la criticità del mo- mento. Grazie anche a una fattiva collaborazione tra datori di la- voro e Organizzazioni Sindacali, tutte le misure per la sicurezza dei lavoratori sono state adottate L a Valle d’Aosta e l’intero no- stro Paese, nei prossimi anni dovranno sempre più scommet- tere su una crescita economica basata su maggiore giustizia so- ciale, maggiore qualità ed inno- vazione, valorizzando il lavoro e uno sviluppo delle imprese, sano e sostenibile. Il settore dell’edilizia, come ci dicono tutti i principali Centri Studi, commentatori ed esperti, può e deve dare un grande con- tributo in questa direzione, co- gliendo fino in fondo le occasioni offerte da una politica economica espansiva e da una sensibilità ambientale mai così forte, in Ita- lia ed in Europa (si veda anche il Next Generation Fund). Occorre investire sempre di più sul green building, la rigenera- zione e qualificazione del costru- ito, su una concezione più avan- zata in materia di infrastrutture e mobilità. A tal proposito, come abbiamo avuto occasione più volte di dire, per la nostra Regione lo sviluppo green deve avvenire in maniera ancora più massiccia. Gli investimenti contro il disse- sto idrogeologico, a 20 anni dalla tragica alluvione, devono essere sottoposti ad uno screening, per capire dove si sta nuovamente per verificare un fenomeno, agi- re nel modo da evitare danni, che producono spese enormi, e danni sociali irreparabili. La Valle d’Aosta ha estremo bi- sogno di un sistema ferroviario all’altezza degli anni in cui vivia- mo, investimenti in tale materia non sono più prorogabili, l’opera di elettrificazione e sistemazione del percorso della ferrovia, con la rinnovata apertura della linea Aosta Pré-Saint Didier, favoren- do l’ampliamento fino a Courma- yeur, sono le principali infrastrut- ture, alle quali non possiamo più rinunciare. Il consumo del suolo deve essere sempre più limita- to. I Comuni sappiamo bene at- tingono dalle concessioni edili- zie importanti risorse, che però vanno a danno di tutti i cittadini, abbiamo intere zone che devono essere riqualificate, agiamo su queste situazioni, con un serio programma di rigenerazione ur- bana, dove intersechiamo anche un programma di edilizia che tenga conto di un programma sociale dell’abitare, creare delle zone dove l’anziano e il giovane possano vivere senza che nessu- no venga discriminato per la sua situazione sociale (deambulativa, sociale, famiglie con figli ecc.), ri- generare, significa ristrutturare, creando da zone abbandonate si- tuazioni di vivibilità nuove dove ci sono servizi e accessibilità utili a tutti e per tutti. Rigenerazione significa anche to- gliere alla malavita zone degra- date, facendole diventare punti di eccellenza per la cittadinanza. Rigenerare, significa anche dare la possibilità alle persone che in- tendono tornare a popolare zone alpine, di avere delle agevolazio- ni sia dalla parte delle tassazioni, sia avere la possibilità di mutui agevolati volti alla riqualificazio- ne di borghi in chiave green. Rigenerare, significa anche per gli anziani di poter decidere di passare la loro vecchiaia nella loro casa, invogliandoli a creare quelle modifiche necessarie per il loro soggiorno con agevolazio- ni fiscali e mutui a tasso agevola- to, creando anche quella rete di assistenza sanitaria domiciliare, utile a permettere loro di effet- tuare questa scelta. Rigenerare, significa anche un investimento serio sulla riquali- ficazione degli stabili pubblici e delle scuole, su tutto il nostro ter- ritorio, riqualificazione energeti- ca, abbattimento delle barriere architettoniche, messa in sicu- rezza sotto l’aspetto strutturale e lavorativo, bonificare dall’a- mianto, purtroppo ancora troppo presente, soprattutto negli stabili delle scuole, tutte costruite nel periodo d’oro dell’amianto. Rigenerazione, significa anche rigenerare il personale operaio e impiegatizio del settore, con cor- si di formazione su come si do- vrà lavorare, nei prossimi anni a venire. Il cantiere e le lavora- zioni avranno ed hanno subito un cambiamento radicale, per tanto il percorso appena intra- preso per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro, avrà come obbiettivo maggiore, creare un contratto che assuma come pri- mario proposito la rigenerazio- ne-riqualificazione della vita nel dopo la pandemia. Come lavoratori dobbiamo fare, quindi, la nostra parte per la mes- sa in sicurezza del territorio, del patrimonio pubblico, delle nostre città e per dotare l’Italia di quelle infrastrutture e opere pubbliche (grandi e piccole) necessarie alla competitività del sistema e alla coesione sociale. Per questo riteniamo che serva un rinnovo del Contratto Colletti- vo Nazionale di Lavoro al “servi- zio” dell’innovazione, della qua- lità, dell’aumento dei diritti, della valorizzazione professionale e sociale dei lavoratori, favorendo anche un’immagine del settore all’altezza delle sfide. “Più formazione, più sicurezza, più benessere, più qualificazione professionale, più trasparenza e legalità, giusto salario”: sono queste per Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil le parole d’ordine per un CCNL e per un sistema di rela- zioni industriali che, se nel passa- to ha dimostrato di saper reggere durante gli anni della crisi, deve ora essere in grado di agganciare al meglio la ripresa ed il rilancio, per il bene dei lavoratori, delle imprese e del Paese. $ FILLEA CGIL. Un CCNL al servizio dell’innovazione, della qualità, dell’aumento dei diritti e della valorizzazione dei lavoratori in tempi brevissimi al fine di ga- rantire il servizio elettrico. Pur- troppo, ahimè, esistono realtà, come la Lavanderia Industriale di Pollein, che hanno pagato più di altre aziende la crisi dovuta al Co- vid19 con un importante calo di lavoro, che ha portato alla cassa integrazione a rotazione dei di- pendenti a tempo indeterminato e alla mancata assunzione dei lavoratori stagionali. Nella spe- ranza che si ritorni presto alla normalità, a nome mio e di tutta la segreteria regionale, auguro un buon lavoro a tutti i compagni e a tutte le compagne. Un abbraccio virtuale. $ Albert Jean Noel, Segretario generale Filctem Valle d’Aosta

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