Formazione e informazione Giugno 2012

3 n. 2 bollettino FILLEA - 11 giugno 2012 associazionismo, sindacato nazionale ed europeo, am- ministratori locali, mentre domani si svolgera’ l’assem- blea plenaria dei quadri e delegati, nel corso della quale verranno illustrati gli obiettivi e le proposte per la nuova stagione contrattuale, con l’intervento del segretario ge- nerale della Cgil, Susanna Camusso. Tra gli ospiti, oltre a Camusso e al segretario generale del- la Fillea, Walter Schiavella, Guglielmo Epifani, presidente Fondazione Bruno Trentin, SamHagglund, segretario ge- nerale Fetbb, alcuni sindacie rappresentanti di istituzioni locali, Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente, Emanuele Burgin, presidente coordinamento Agende 21 locali italiane, i segretari confederali della Cgil Fabri- zio Solari ed Elena Lattuada, Salvo Leonardi, ricercatore dell’Ires Cgil, e i segretari generali della Fisac, Agostino Megale e della Filctem, Alberto Morselli. Dal 2008, anno di inizio della crisi, al 2012 il settore delle costruzioni ha ridotto gli investimenti di oltre 24 punti percentuali, tornando ai livelli di quindici anni fa. Cio’ ha gia’ comportato una forte diminuzione del numero del- le imprese iscritte alle Casse Edili: -7,6% nel 2009, -6,6% nel 2010, -5,8% nei primi nove mesi del 2011 (in totale circa il 20% di aziende in meno). E una forte flessione dei lavoratori (-10% nel 2009, -8% nel 2010 e -7% nei pri- mi nove mesi del 2011) e anche delle ore effettivamente lavorate che, nel corso del triennio, sono calate di circa il 25%. Complessivamente, considerando anche i settori collegati, i posti di lavoro persi nel corso della crisi sono quasi 400.000. E’ il quadro di ‘’preoccupante stagnazione, se non addirittura recessione’’ del settore delle costruzio- ni che emerge dai dati elaborati dall’Ires e diffusi oggi, a Genova, in occasione della due giorni organizzata dalla Fillea, il sindacato degli edili della Cgil. In calo le produzioni in tutti i singoli comparti delle co- struzioni: -3,3% il cemento, -2% calce e gesso, -6,3% cal- cestruzzo per l’edilizia, -6,4% prodotti di carpenteria in legno e falegnameria per l’edilizia, -11,5% mattoni, tegole e altri prodotti per l’edilizia, -10,8% porte e finestre in me- tallo. Nonostante cio’, e nonostante la crisi, si sottolinea, il set- tore rappresenta a tutt’oggi il 10% del Pil e, soprattutto, e’ in grado di fungere da volano per l’intero sistema eco- nomico: nel suo complesso, il comparto delle costruzioni effettua acquisti di beni e servizi dall’80% dell’insieme dei settori economici. ‘’Un’accelerazione dei livelli di attivi- ta’ nel settore delle costruzioni -si avverte- e’ percio’ in grado di imprimere una considerevole spinta espansiva al sistema economico’’.Dare nuove priorita’ di sviluppo per il paese, attuare un Piano per il Sud, sostenere la riquali- ficazione energetica degli edifici ma anche le imprese e le filiere produttive. Sono questi i quattro obiettivi strategici che per la Fillea Cgil - che ha promosso a Genova una due giorni sul tema della sostenibilita’ e dello sviluppo - possono rilanciare il settore dell’edilizia all’insegna del rispetto dei diritti e della legalita’. Per il sindacato degli edili della Cgil, infatti, ‘’in un set- tore fortemente segnato da illegalita’, irregolarita’ e lavo- ro nero, l’affermazione di un nuovo modello di sviluppo improntato alla sostenibilita’ passa per l’affermazione dei principi di legalita’ su tutto il territorio nazionale e in par- ticolare nel Meridione, per un deciso contrasto alla crimi- nalita’ organizzata sia sul piano strettamente repressivo, sia su quello della certezza delle regole per il mercato, per le imprese e per il lavoro, sia su quello del rafforzamento della coesione sociale’’. E proprio la crisi puo’ divenire un’opportunita’ di cam- biamento.Da qui le proposte che il sindacato lancia, alla luce delle questioni strategiche individuate dal suo ‘Os- servatorio Territorio e Aree urbane’, nella direzione di un diverso e piu’ sostenibile uso del territorio, della ri- generazione urbana, della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, prospettando un insieme articolato di misure che possano rappresentare nell’immediato una risposta alla crisi, riattivando la domanda e intervenendo sulle principali criticita’ del sistema Paese. Primo obiettivo e’ dunque quello di dare nuove priorita’ di sviluppo al paese, abbandonando il modello del consu- mo indiscriminato di risorse, e di suolo in particolare, e puntando a ‘’costruire altro e diversamente’’: non saranno piu’ il nuovo residenziale e le infrastrutture stradali a trai- nare l’economia del settore, ma il recupero e la riqualifica- zione urbana ed edilizia e le modalita’ di trasporto soste- nibile. Si propone cosi’ un Piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio, che intervenga a partire dalle aree piu’ critiche per prevenire atastrofi e valorizzare le risorse naturali, e un Progetto strategico per la riqualificazione delle citta’, con un intervento sistematico di efficienta- mento energetico del patrimonio edilizio. Secondo obiettivo indicato dalla Fillea e’ quello di fa- vorire lo sviluppo armonico del Mezzogiorno mediante l’attuazione di un Piano per il Sud, finalizzato all’adegua- mento infrastrutturale: ‘’Una selezione di piccole e gran- di opere da completare o realizzare in tempi certi e sulle quali concentrare i finanziamenti disponibili, mediante un raccordo e una sinergia interistituzionale. Cio’ richie- de la rottura del patto di stabilita’ per i Comuni virtuosi. Vi sono, peraltro, ancora importanti risorse europee da investire e altre possono venirne da un patto interistitu- zionale per lo sviluppo’’. Terzo obiettivo e’ il sostegno al mercato della riqualifi- cazione energetica degli edifici. Le proposte operative sono diverse, e vanno dall’incentivo 55% Plus (incentivo fiscale piu’ eco-prestito modulato in funzione ell’efficacia energetica della riqualificazione) al miglioramento del sistema di certificazione nergetico-ambientale di edifici e materiali per l’edilizia, dalla creazione di condizioni di certezza e giusta convenienza nell’investimento in ener- gie rinnovabili all’orientamento del sistema degli appal-

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