Congresso XIX documento 1

di accesso agli esami di stato. Inoltre occorre ricondurre i tirocini extracurriculari alla propria attività formativa e riducendone campo di utilizzo. 2) Ricostruzione delle filiere dei diritti fondamentali, della solidarietà e della legalità. Appalti e processo di reinternalizzazione; estensione ai settori privati delle tutele/garanzie/clausole sociali previste negli appalti pubblici. Occorre rivendicare il principio “stesso lavoro, stessi diritti, stesso salario” attraverso la pratica contrattuale, contrastando la competizione al ribasso dei salari e dei diritti e affermando il principio del Ccnl di riferimento e di miglior favore in termini salariali e normativi. Per rafforzare l’obiettivo di contrastare la frammentazione del lavoro è prima di tutto necessario dare rappresentanza piena alle diverse forme di lavoro e di appalti presenti nei siti. Va attuato subito quanto definito dall’Assemblea di organizzazione sui coordinamenti di delegati eletti dai lavoratori di sito e di filiera, vanno eletti gli RLS o RLST e vanno introdotti nel Contratti nazionali strumenti che riconoscano e sostengano questo percorso, a partire dai diritti sindacali e di informazione che sono la base su cui costruire piattaforme con obiettivi condivisi. Affinché i processi di esternalizzazione non rappresentino lo strumento per esercitare una competitività basata sulla contrazione dei costi e dei diritti, occorre affermare il valore del lavoro in tutta la filiera degli appalti e sostenere processi di reinternalizzazione. Le misure a tutela del lavoro, della sicurezza del contrasto al lavoro irregolare, l’obbligo della clausola sociale nei cambi di appalto per garantire i livelli occupazionali, l’obbligo di applicazione dei Ccnl in relazione alle attività dell’appalto svolte in modo prevalente, la parità del trattamento economico e normativa tra lavoratori in appalto e subappalto, il principio della congruità, difesi e ottenuti nel codice dei contratti pubblici vanno estesi a tutti i settori, anche nel privato. Legalità come precondizione della dignità del lavoro e dello sviluppo (caporalato e sfruttamento lavoro nero e grigio, false cooperative, contrasto alle mafie) Il contrasto alla precarietà e ad ogni forma di sfruttamento in ambito lavorativo rappresenta una battaglia per l’affermazione della legalità e contribuisce ad arginare il potere criminale che rappresenta il principale freno allo sviluppo. Pertanto occorre:  favorire il confronto sistematico tra istituzioni e organizzazioni sindacali per il controllo legale della spesa relativa agli investimenti pubblici;  costruire/rafforzare sul territorio la rete di alleanze sociali che, collaborando con le forze istituzionali di controllo e repressione della criminalità organizzata, rafforzi il presidio legale, trasparente e democratico;  rafforzare la nostra azione di tutela sindacale e giudiziaria, anche attraverso la costituzione parte civile, in tutte le occasioni in cui i diritti sociali sono negati e la vita democratica è compromessa dalla presenza mafiosa;  aprire tavoli, dal livello nazionale a quelli territoriali, per contrasto a lavoro sommerso, caporalato sfruttamento, infiltrazioni malavita nella economia;  Proporre norme legislative a contrasto della falsa cooperazione e introdurre selettività degli incentivi pubblici;  Generalizzare il Durc di Congruità in tutti i settori privati, contro ogni forma di lavoro nero e grigio. Salute e sicurezza Oltre a rafforzare la contrattazione di sito e di filiera a partire dai temi della salute e sicurezza, eleggere gli RLS di sito – individuando e negoziando le specifiche agibilità- ed estendere gli RLST, condizionare gli investimenti - soprattutto quelli pubblici – a interventi per la sicurezza, bisogna 18

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