Il Monastero - Il restauro - page 153

Sul lato destro dell’ingresso della sacrestia si trova una
Madonna con Bambino e la committente
(cm 135 x 105) ed è
il dipinto meglio conservato presente in chiesa. L’affresco è
eseguito su di un intonaco sottile e liscio.
La vergine è seduta su di un trono monumentale costi-
tuito da una panca ed uno schienale ad edicola, i braccioli sono
formati da due delfini. Il Bambino abbraccia teneramente la
Madre, entrambi sono assorti in un sentimento di profonda
intimità. In basso a sinistra è inginocchiata la committente la
cui superficie è ricoperta di scalpellinature. Probabilmente su
di questa era stata dipinta una nuova figura a cui fa riferimen-
to una data molto sbiadita nel lato destro: 1500 . L’intera opera
è contornata da una serie di righe rosse nel cui interno è realiz-
zato un motivo a stencil riproducente delle foglie nere. In
basso doveva esserci un’iscrizione ora illeggibile.
Nella navata, sul lato destro, si trova una
Pietà
(cm 177
x 127) ed è il più interessante frammento conservato nell’ab-
bazia. Purtroppo i rifacimenti, le alterazioni e le diffuse cadu-
te d’intonaco ne compromettono la leggibilità; le poche por-
zioni dipinte conservate denunciano un’elevata qualità esecu-
tiva. I lineamenti della figura, le ciocche dei biondi capelli con
andamento sinuoso, il vestito annodato alla vita da una cinto-
la bianca, richiamano alla memoria le opere di Carlo Crivelli.
La Vergine Addolorata
ha le braccia aperte e sembra accogliere
sulle ginocchia il corpo esanime del Figlio di cui si ravvisano
pochissime tracce d’incarnato.
Gli interventi di restauro, che hanno interessato tutti i
dipinti, e le diverse fasi d’intervento sono state approvate e
dirette dalla Soprintendenza per i Beni Artistici, Storici e
Demoetnoatropologici delle Marche di Urbino in fase di con-
ferenza di servizi e seguite dal funzionario storico dell’arte
dott. Alessandro Marchi della medesima Soprintendenza.
Il primo intervento necessario è stato quello di liberare
i frammenti visibili di dipinto dai numerosi residui d’intona-
co presenti sulla superficie.
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San Bernardo e San Benedetto
, affresco nel catino absidale
prima del restauro
sotto
San Bernardo
, particolare prima del restauro
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