Il Monastero - Il restauro - page 151

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li affreschi ritrovati al di sotto di varie superfeta-
zioni, nel recente restauro dell’abbazia di San
Benedetto in Valledacqua, condotto dai restau-
ratori Elisabetta Vinciguerra e Simone Settembri, hanno per-
messo di riportare in luce la primitiva decorazione anche se
fortemente lacunosa. Si tratta perlopiù di affreschi ascrivibili
a diverse epoche e comunque comprese in un lasso di tempo
di tempo che va dall’epoca della fondazione (sec. XI) fino al
1500 circa. I più antichi decori ritrovati erano semplici corni-
ci e righe che definivano le architetture con colori quali bian-
co rosso nero e giallo. L’affresco più antico è riscontrabile sul
catino absidale e raffigura
San Benedetto
(cm 130 x 125).
Nella raffigurazione sono distinguibili due dipinti rea-
lizzati in epoche differenti; il più antico è riconducibile alla
fine del sec. XV e raffigura
San Benedetto
l’altro, dei primi
anni del sec. XVI, ritrae
San Bernardo di Chiaravalle
(?).
Il dipinto è realizzato su di un intonaco ruvido, abba-
stanza sottile, steso sulla superficie muraria in pietra di traver-
tino. È composto da grassello di calce e polvere di travertino
dello spessore di circa cm 1,5. Il disegno preparatorio potreb-
be essere realizzato direttamente a pennello sull’intonaco.
L’aureola è delineata da un’incisione diretta che serviva, pro-
babilmente, ad evitare che la missione utilizzata per applicare
una lamina metallica si spandesse creando un antiestetico
alone. Inoltre mostra i segni di una punzonatura che lasciano
pensare proprio ad una finitura con lamina di stagno poi
dorata come era di prassi alla fine del Quattrocento o, più
semplicemente, ad una doratura. Sull’aureola non sono state
trovate tracce di lamine metalliche né tantomeno di campitu-
re di colore.
San Benedetto
è raffigurato in abiti cistercensi, nell’atto
di impartire la benedizione con la mano destra, mentre con
l’altra regge un libro aperto sul quale è scritto: SANN/TO
BENE/NEDITO / ORA P(RO) / NO/BIS. Il Santo si staglia
sul fondo rosso di un’edicola architettonica realizzata in verde
e racchiusa da una cornice in rosa visibile solamente nel lato
a destra. L’intera superficie mostra i segni di una scalpellina-
tura praticata per far aderire un nuovo strato di intonaco sul
quale era realizzato un dipinto di cui rimane solamente parte
della figura di un Santo benedettino.
Sulla sinistra è dipinto
San Bernardo
anch’esso in abito
cistercense; questo affresco è il frammento di un’opera che
copriva anche la figura del San Benedetto poiché eseguito su
di un livello superiore. Mostra anch’esso la picchiettatura per
far aderire un ulteriore strato di intonaco.
Gli altri affreschi rinvenuti sono di chiara impronta
devozionale.
I
L RESTAURO PITTORICO
Elisabetta Vinciguerra
e
Simone Settembri
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