Timoteo Sceverti - La collezione Smeraldo - page 8

8
I pannelli, a volte singoli a volte accostati tra loro tanto in verticale quanto in
orizzontale, costituiscono la struttura portante di un progetto formale che non
ha soluzione di continuità. Sono collegati tra loro in base alla possibilità di as-
sicurare a ciascuno un legame organico con tutti gli altri attraverso rimandi di
linee o di colore steso a grandi campiture e poi raggrumato in segmenti filiformi
dove si condensa a formare la linea dell’onda o il confine piatto dell’orizzonte.
Non ci sono sfondi, anzi tutti gli elementi crescono fino a formare una trama
di segni autonomi e distinti eppure sempre correlati tra loro attraverso l’indi-
viduazione di linee di forza che si rincorrono, si spezzano e si ricongiungono a
distanza.
La superficie del pannello è lo spazio che permette all’immagine di galleggiare
sulle vaste campiture degli azzurri che scolorano nella lingua di sabbia bian-
chissima a stento affiorante dalla superficie del mare, oppure di fluttuare ap-
pena sopra la linea d’acqua o di surfare a cavallo del dorso curvo dell’onda
che si inarca, si spezza ed infine si infrange. La pigmentazione trasparente dei
colori, capace di suggerire uno spazio subacqueo, si raggruma intorno a vet-
tori filiformi variamente orchestrati sui toni dei magenta, dei verdi, dei viola.
Alghe, relitti, pesci: elenco di ininfluente sostegno descrittivo per figurazioni che
non ambiscono a sfoghi narrativi, ma agiscono per sintesi emotiva. Si rivelano
affermazioni funzionali alla genesi delle forme attraverso nervature in cui il
colore si rapprende e cambia sostanza, si solidifica negli smalti e si intensifica
nei toni. Quella stessa accelerazione materica e tonale sostiene un
pointinisme
che destruttura il fitto e coeso tessuto pittorico e lo predispone a una stesura
sgocciolata e frantumata.
Litorale,
45 x 135 cm
1,2,3,4,5,6,7 9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,...90
Powered by FlippingBook