Cinquantesimo (1966-2016)

6  con la Prima Comunione di trenta bambini e la Cresima di quindici giovani, venne inaugurata in forma solenne, con la partecipazione di S.E. Morgante, una sala parrocchiale di 250 mq che provvisoriamente fungeva anche da edificio di culto. Il 7 maggio 1968 iniziarono i lavori per realizzare il complesso parrocchiale e il 27 luglio 1968, alla presenza del Vescovo Mons. Morgante e di tutti i Parroci della Vallata, delle Autorità Comunali e dei numerosi fedeli, fu posta la prima pietra della Chiesa parrocchiale di Stella di Monsampolo. All’interno della pietra fu sigillato un tubo di piombo contenente una pergamena con questa scritta: “A.D. 1968, addì 27 luglio, ore 17, sotto il Pontificato di Paolo VI, essendo presule della Diocesi di Ascoli Piceno S. Ecc. Mons. Marcello Morgante, Presidente della Repubblica On. Giuseppe Saragat, Prefetto di Ascoli Piceno Dott. Alberto De Marchi, Presidente della Provincia Dott. Giovanni Ramazzotti, Sindaco di Monsampolo Dott. Giuseppe Capriotti, Parroco don Bernardo Domizi, il Vescovo Diocesano, presenti le Autorità, il Parroco, i fedeli, benediceva questa prima pietra dell’erigendo tempio in onore di Maria Ss. Madre della Chiesa”. La nuova Chiesa parrocchiale, che si presentava come una grande stella (omaggio alla Madonna) a punte tronche, venne consacrata l’8 maggio 1971 con una solenne cerimonia officiata dal Vescovo Mons. Morgante e nel corso degli anni venne dotata, in parte grazie ai contributi dei fedeli, di quelle strutture e di quegli elementi ornamentali che mancavano per renderla più accogliente e completamente funzionale: - il fonte battesimale; - n. 54 banchi di m. 3 di lunghezza, realizzati dall’artigiano locale Albo Scipioni e offerti dalle famiglie per suffragare i propri defunti; - la statua di Maria Ss. Madre della Chiesa che sorregge con un braccio Gesù Bambino e con l’altro un progetto in miniatura della Chiesa parrocchiale, realizzata grazie alla generosità dei fedeli dallo scultore Giuseppe Stuffleser di Ortisei (Bolzano), benedetta ed esposta in Chiesa il 10 maggio 1975;

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