Spazio al Lavoro n. 1 del 2014 Speciale Congresso

| 3 speciale XvII congresso spazi o lavoro a l X Congresso della Funzione Pubblica Carmela Macheda confermata alla Segreteria: “Imparando dalle nostre radici ce la faremo” S i è svolto l’11 marzo, a Nus, alla presenza del Segretario Nazionale Fabrizio Fratini il X° congresso regionale della Funzio- ne Pubblica che ha visto la riconfer- ma a Segretario Generale di Carmela Macheda. “Questo congresso si svolge in un mo- mento di gravissima crisi economica e sociale - dice Carmela Macheda, aprendo i lavori del Congresso - che interessa il mondo intero e che impo- ne alla Cgil un impegno ancor più for- te ed incisivo per fronteggiare questa drammatica situazione. tutto ciò ren- de, il nostro impegno ancor più ne- cessario e forte! Senza il sindacato, e, quindi, senza di noi, la democrazia non esiste più”. Durante l’esposizione non è mancata un’analisi della situazione politica na- zionale con uno sguardo alla portata della crisi sui conti pubblici dove “nel 2013 il PIL è sceso dell’ 1,9%, i consu- mi del 2,6%, gli investimenti del 4,7%, la spesa delle famiglie per l’abbiglia- mento è diminuita del 5,2%, quella per la sanità del 5,7%, quella per gli alimenti del 3,1%, però è calato lo spread e questa notizia viene fornita come una vittoria importantissima, poco importa che nel frattempo il de- bito pubblico sia aumentato di un bel po’, passando dal 127% nel 2012 al 132,6% nel 2013. Dall’analisi di que- sti dati si deduce che se non si mette- ranno nelle tasche degli italiani risor- se, la ripresa dei consumi ritarderà. Le politiche restrittive e di bilancio sono state un errore e quelle neo li- beriste dei governi Berlusconi e Monti hanno fallito i loro obiettivi. Una si- tuazione nazionale quindi tutt’altro che rosea, dove “i dipendenti pubblici sono stati utilizzati come simbolo di un modello sociale costoso e cliente- lare, da ridurre o tagliare, e non come risorsa sociale e professionale”. Nel sistema pubblico lavorano 3.000.000 di addetti e la perdita sa- lariale pro - capite dal 2010 al 2014 è stata di circa 260 euro medi men- sili, con un totale di oltre 4.100 euro derivanti dal solo mancato adegua- mento delle retribuzioni al costo della vita. Sono stai inoltre dal 2007 ridotti 300.000 posti di lavoro corrisponden- te all’8% del loro numero iniziale, con un risparmio di spesa di quasi 6 mi- liardi di euro per le casse dello Stato cui si deve aggiungere il risparmio dovuto al congelamento della contrat- tazione collettiva nazionale. Per la Valle d’Aosta, il Segretario del- la Fp Regionale parte dall’analisi del welfare dove sottolinea come “la sa- nità regionale è rimasta fino ad oggi un fiore all’occhiello da tutti indica- to a titolo di esempio per qualità dei servizi resi. In questi ultimi anni la sanità della Valle d’Aosta ha subi- to dei tagli consistenti, pari a circa 27.000.000 di euro, corrispondenti al 9% del bilancio annuale. Si impone una seria riflessione in merito al li- vello qualitativo di sanità che possia- mo permetterci ed in merito a quale distribuzione debba avere sul terri- torio, rendendo strategica, la domi- ciliarità dell’assistenza, istituendo e promuovendo la figura dell’infermie- re di famiglia, valorizzando le pro- fessioni sanitarie, definendo la “mis- sion” dello stabilimento ospedaliero prima di procedere alla costruzione del nuovo ospedale, È necessario tendere ad una corretta, articolata e completa organizzazione sanitaria e di prevenzione alla salute”. Dalla sanità alla finanziaria regionale che è stata approvata “indicando so- lamente il totale complessivo dei tagli da apportare su ogni macrosettore non definendo in un disegno di rior- ganizzazione organico e complessivo le singole tipologie di intervento, ma demandando all’esclusiva competen- za della Giunta Regionale, meglio ai singoli assessori interessati, le moda- lità e le tipologie di tagli da operare”. In questo ultimo periodo il sindacato sta tenendo i fari puntati sulla situa- zione della Casa di Riposo J.B. Fe- staz, l’amministrazione regionale ha chiesto di porre in essere per il pre- sente anno un’importante risparmio e la Casa di Riposo in una settimana ha abolito il servizio infermieristico notturno, fatta eccezione per la RSA, con il risultato di aumentare i costi del servizio sanitario del 118, al qua- le si rivolge costantemente per sop- perire all’abrogato servizio interno. Le Segreterie Regionali di categoria, unitariamente ai sindacati dei pensio- nati di tutte le confederazioni, si sono opposte fermamente a questa insana scelta datoriale, per il che confronto, a volte estremamente acceso, è anco- ra in corso. Tema caldo anche quello del turnover all’Ivat, che ha chiesto la sottoscrizione di un contratto di prossimità che prevede la possibilità di assumere il 100% del personale dell’area commerciale con contratto di somministrazione, in violazione del limite massimo previsto dal con- tratto collettivo di riferimento si è poi affrontato il tema sull’Associazioni- smo dei Comuni, Carmela Macheda ha evidenziato come “la Cgil guarda da tempo con interesse l’associazio- nismo dei comuni. È un passo neces- sario per gestire in forma efficace i servizi e per dare rappresentanza ai territori oggi divisi in miriadi di pic- cole entità amministrative. È giusto ridurre il numero dei comuni diffe- renziando tra comuni montani e gli altri al fine di evitare lo spopolamen- to dei siti montani. “Io credo che - conclude il Segretario Regionale della Fp - se impariamo dalle nostre radici, vale a dire dal ri- conoscimento del lavoro quale diritto e quale fondamento edificante della persona umana, come dice mia figlia “Ce la facciamo a farcela!, anche que- sta volta”. Dopo la relazione del Segre- tario generale si è aperto il dibattito che ha visto la partecipazione dei tanti delegati. Hanno partecipato al dibat- tito, portando interessanti spunti per il documento politico che segna la via della categoria per i prossimi anni, An- tonella Barellà, consigliera di parità, Giancarlo Rosso, Carlo Finessi, Anna Castiglion, Walter Malazzale, Ale- xandre Glarey, che, insieme a Miche- lina Cottone, ha sostenuto il secondo documento congressuale presentato da Cremachi e Claudia Bionaz. Dopo l’intervento del Segretario Re- gionale della Cgil Domenico Falco- matà , ha concluso il dibattito il Se- gretario Nazionale Fabrizio Fratini. “Nel pubblico impiego ci hanno tolto tutto, eccetto le Rsu, oggi tutti i con- tratti che vengono firmati o no vengo- no discussi con i lavoratori e votati. certifichiamo gli iscritti e la nostra rappresentanza questo perché siamo un’organizzazione seria che fonda la propria azione per i lavoratori. Dal governo ci aspettavamo di più per cercare di risollevare l’economia del paese. Mi ha molto colpito il taglio che la vostra regione ha applicato al set- tore sanitario, nel nostro paese invece di creare rete, si è creta concorrenza nei territori portando una struttura contro l’altra creando difficoltà nella gestione e nella resa del servizio ai cittadini. La crisi e la gestione econo- mica dei governi passati ha portato ad una situazione di vera difficoltà molte famiglia italiane, e molti lavorato- ri, anche del nostro comparto, basta pensare che uno stipendio di 960 euro al mese per l’Unione Europea è soglia di povertà. La politica deve cambiare, deve dare risposte immediate ai lavo- ratori, bisogna pensare al ruolo pub- blico dell’economia che pensi ad una vera distribuzione del reddito” $ «Abbiamo sempre cercato di parlare ai lavoratori come a degli uomini, di parlare al loro cervello e al loro cuore, alla loro coscienza. In questo modo il sindacato è diventato scuola di giustizia, ma anche di democrazia, di libertà, ha contribuito a elevare le virtù civili dei lavoratori e del popolo.» L. L ama

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