Spazio al Lavoro n. 1 del 2014 Speciale Congresso

| 2 spazi o lavoro a l “Dobbiamo difendere l’art. 32 della Costituzione. Bisogna avanzare un progetto di riforma della sanità pub- blica in grado di dare risposte alla domanda di tutela. Occorre definire i veri obiettivi di salute, attraverso la partecipazione dei cittadini interes- sati, per sviluppare il concetto mo- derno di salute: benessere sociale e individuale. Il tema della non autosufficienza è di vitale importanza per la condizione di molti anziani e delle loro famiglie e rappresenta un punto di impegno prioritario per lo Spi. La politica deve definire una legge nazionale di contrasto alla non autosufficienza e prevedere finanziamenti adeguati e meccanismi certi. La legge deve sta- bilire i livelli essenziali di assistenza da garantire a tutti e creare le con- dizioni per offrire ai cittadini pari opportunità superando così le attuali insostenibili disparità.” Il Segretario Generale passa poi alla Valle d’Aosta. “La crisi economica che ha colpito il nostro Paese ha avuto un impatto for- temente negativo anche in Valle d’Ao- sta; particolarmente colpiti risultano il sistema industriale, l’artigianato ed il commercio. Il bilancio regiona- le ha subito in questi ultimi anni dei consistenti tagli ed oggi emergono gravi problemi di sostenibilità econo- mica per il welfare regionale. Sicura- mente avremo finanziamenti ridotti che porteranno a ridimensionare o riorganizzare tutti i servizi sociali ri- volti ai bambini, alle famiglie e agli anziani. Certamente, le difficoltà che oggi ci sono in parte sono dovute alla crisi, in parte sono la conseguenza di scelte sbagliate da parte del Governo regionale (Aeroporto, Area megaliti- ca di S. Martin, Ospedale, ecc..). Oggi appare indispensabile ridurre i costi, ma non si possono accettare soluzioni che prevedano ridimensio- namenti dei servizi, minore qualità, aumento delle quote di contribuzione da parte degli utenti. È necessario istituire un tavolo di confronto tra le OO.SS. dei pensionati e l’Assessorato alla Sanità e alle Politiche Sociali per discutere delle varie problematiche in tempo utile e per avanzare propo- ste. Non è accettabile che gli incontri scaturiscano da nostre richieste e che si concludano con una presa d’atto di decisioni già prese”. “Un ringraziamento particolare ai nostri iscritti e ai volontari - conclude Maiorana - i quali non sono semplici nomi, ma donne e uomini che hanno condiviso le nostre idee e ci hanno permesso di svolgere la nostra attivi- tà. Ringraziamo il Comitato Direttivo e i collaboratori che ci hanno soste- nuto in questi anni. Grazie alla Cgil Regionale che ha condiviso con noi idee e progetti e alla Segreteria Na- zionale che ci ha sempre sostenuto. Siamo convinti che, come diceva Di Vittorio, “Solo uniti si vince”. $ strumentalmente, sta promuovendo nel nostro Paese un odioso dibattito, volto ad alimentare il conflitto tra le generazioni. Gli anziani vengono so- stanzialmente accusati di rubare il futuro ai giovani. Gli anziani di oggi sono i giovani di ieri che hanno lotta- to per vivere in un Paese democratico e con il loro impegno hanno contribu- ito allo sviluppo economico e sociale dell’Italia. Non sono sicuramente dei parassiti. Si parla di diritti acquisiti da smantellare, di presunti privilegi da abolire, di un paese bloccato per colpa dei “vecchi”. La realtà è diver- sa. Gli anziani si stanno facendo ca- rico della crisi in termini di sacrifici e di rinunce e stanno svolgendo, ormai da anni, il ruolo di ammortizzatore sociale aiutando figli e nipoti travolti dalla crisi”. La relazione ha poi proseguito con un’attenta analisi sulle scelte politi- che portate avanti fino ad oggi, dalla contrattazione sociale all’ambiente, per arrivare al diritto ad essere curati e alla non autosufficienza. speciale XvII congresso IX Congresso regionale dello Spi Maiorana: “Gli anziani si stanno facendo carico della crisi economica” “V iviamo in un mondo in cui le privazioni, la mise- ria e l’aggressione sono grandi. Povertà, violazioni dei diritti, disprezzo e violenze verso le donne, sfruttamento nel lavoro. Molte di queste privazioni non sono più solo nei paesi poveri, ma anche in quelli ricchi” è con questa citazione di Ar- mantya Sen che si è aperta la relazio- ne del Segretario Generale dello Spi della Valle d’Aosta Gaetano Maio- rana al IX° Congresso Regionale del Sindacato dei pensionati della Cgil, che si è svolto il 21 marzo a Fenis. Non è certo una situazione rosea quella che stanno vivendo i pensio- nati nel nostro paese, nel corso degli anni si sono visti diminuire il potere di acquisto, la pensione minima è diventata insufficiente a garantire le soglie della sopravvivenza, senza par- lare del fatto che sono diventati veri ammortizzatori sociali aiutando eco- nomicamente la famiglia. “La crisi che dal 2008 ha coinvolto molti paesi del mondo, per l’Italia è stata particolarmente grave perché le politiche economiche adottate dai Governi che si sono succeduti “Ber- lusconi, Monti, Letta” hanno mirato al contenimento del debito pubblico e non hanno sostenuto i consumi ridu- cendo le tasse sul lavoro e sulle pen- sioni - ha detto il Segretario Generale dello Spi della Valle d’Aosta - bisogna redistribuire la ricchezza e creare occupazione, dando attuazione alle proposte contenute nel Piano per il lavoro della Cgil sia con politiche industriali sia investendo in welfare quale motore di sviluppo e crescita”. Una crisi quindi non solo economica ma di sistema che ha alimentato col tempo il distacco sempre più crescen- te fra cittadini, istituzioni e politica danneggiando così la funzione sociale di rappresentanza e di rappresentati- vità del sindacato. “Dalla crisi si può uscire - continua Maiorana - ma è indispensabile la de- mocratizzazione del sistema politico e un suo profondo risanamento mora- le. Bisogna rompere il gioco perverso dei privilegi e delle logiche “di casta” che hanno prodotto una rottura verti- cale nel rapporto di fiducia tra citta- dini e istituzioni” Non manca uno sguardo ai giovani che “devono essere la forza del nostro presente e del nostro futuro, un futu- ro che è condizionato dalle scelte pre- senti e dipenderà dalla costruzione di pari opportunità per tutto il Paese: dobbiamo offrire ai giovani opportu- nità e trasmettere motivi concreti per sperare, e questa speranza si chiama lavoro, lotta alla disoccupazione, si chiama sviluppo e crescita e quindi democrazia e libertà autentica. Solo così possiamo rafforzare il legame che unisce giovani ed anziani. Ai gio- vani spetta il compito, a loro volta, di trasmettere la memoria alle future generazioni. Raccontare il passato per continuare a lottare in difesa dei valori delle conquiste ottenute nelle lotte democratiche, sociali e civili della nostra generazione, dando così continuità alla alleanza fra giovani e anziani” Una nota sentita è stata dedicata all’alimentazione dello scontro ge- nerazionale portato avanti negli ul- timi tempi “da tempo ormai c’è chi, Gli anziani si stanno facendo carico della crisi in termini di sacrifici e di rinunce e stanno svolgendo, ormai da anni, il ruolo di ammortizzatore sociale aiutando figli e nipoti travolti dalla crisi”.

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