Il mercato del lavoro in Valle d'Aosta

! Il mercato del lavoro in Valle d’Aosta: la recente evoluzione I dati provenienti da diverse fonti sul mercato del lavoro della Valle d’Aosta ci restituiscono l’immagine di un mercato del lavoro locale che stenta ancora a riprendersi dagli effetti della crisi economica, che ha colpito duramente una regione che per molti anni si è caratterizzata come isola felice nel contesto dell’economia italiana. Similmente a quanto avvenuto per il resto d’Italia, anche l’economia della Valle d’Aosta a partire dal 2008 ha subito gli effetti di un double dip , una recessione in due fasi che ha visto susseguirsi due crisi, intervallate da una breve ripresa nel 2011. Oltre alle dinamiche della crisi osservate comunemente su base nazionale, bisogna tenere conto delle specifiche condizioni del tessuto produttivo valdostano su cui la recessione si è innestata, che hanno generato effetti e prospettive specifiche che cercheremo di evidenziare nel corso di questo report. Ai fini di analizzare le dinamiche recenti del mercato del lavoro valdostano faremo riferimento a differenti fonti di dati: i dati ISTAT dell’Indagine sulle Forze di Lavoro, che permettono di misurare l’andamento dello stock di occupati; i dati delle comunicazioni obbligatorie (CO) e quelli dell’osservatorio del precariato INPS, che permettono (sia pur misurando aggregati non del tutto coincidenti), di analizzare l’andamento dei flussi dei rapporti di lavoro attivati, cessati e trasformati. 1. Uno sguardo sui dati del mercato del lavoro: una ripresa che stenta a decollare 1.1. I dati di stock: l’Indagine sulle Forze di Lavoro dell’Istat I dati provenienti dall ’Indagine sulle Forze di Lavoro dell’ISTAT mostrano come, pur a fronte di una ripresa del PIL regionale prevista dalle analisi di Prometia, l’occupazione regionale sia tornata a diminuire. Infatti, dopo la crescita del numero di occupati dello 0,8 per cento nel 2014 (il primo segno positivo dopo 3 anni consecutivi di calo), nel 2015 il loro numero si è ridotto dello 0,5 per cento. Il totale degli occupati si ferma così a 54.828, dopo aver toccato quota 55.129 nel 2014. Il dato risulta ancora più preoccupante se paragonato all’andamento delle regioni del Nord Ovest (+0,8 per cento), a quello nazionale (+0,8 per cento) e a quello delle Province autonome di Trento e Bolzano ( +0,2 e +0,4 rispettivamente). Va inoltre sottolineato che la crescita occupazionale del 2014 era risultata invece in media leggermente superiore a quella italiana e delle regioni del Nord-Ovest, così come a quella della provincia di Bolzano, e inferiore alla sola provincia di Trento. Anche la partecipazione al mercato del lavoro si è ridotta, passando dalle 60.526 unità del 2014 alle 60.171 del 2015. Il calo contemporaneo della partecipazione e dell’occupazione ha fatto sì che il tasso di disoccupazione sia rimasto invariato rispetto all’anno precedente: si attesta all’8,9 per cento, un valore quasi triplo rispetto ai livelli pre-crisi (questo indicatore era fermo al 3,2 per cento nel 2007). Preoccupa ancora una volta il confronto con le altre regioni: se il raffronto con il dato nazionale (11,9 per cento) è a favore della Valle d’Aosta, non è così per quello con il Nord Ovest (che presenta un dato dell’8,6 per cento, in diminuzione in rispetto all’anno precedente) e con le Province di Trento e Bolzano (rispettivamente al 6,8 e al 3,8 per cento). Complessivamente sono 5.343 le persone in cerca di occupazione nell’anno 2015. Come segnala anche un rapporto pubblicato dalla Regione Valle d’Aosta , l’analisi delle diverse tipologie di 1 disoccupati (disoccupati ex-occupati, disoccupati ex-inattivi, disoccupati senza esperienza di lavoro) mostra come l’incremento delle persone in cerca di occupazione sia stato originato dalla debolezza della domanda di lavoro. Infatti, se nel 2007 le persone in cerca di lavoro dopo aver perso la propria precedente occupazione costituivano 3 Regione Autonoma Valle d’Aosta (2015), Discontinuità e continuità nel mercato del lavoro regionale . 1

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