Osservazioni al Piano regionale per la salute e il benessere sociale SPI CGIL VdA – CGIL VdA pag. 6 E’ molto grave l’assenza nel documento del piano per la non autosufficienza, in quanto è ancora in corso l’approvazione da parte degli organi regionali competenti. Piano che dovrebbe rappresentare il pilastro portante delle politiche future per le persone con disabilità nei prossimi anni. Invecchiamento attivo Analogamente al piano della non autosufficienza non viene proposto alcun intervento legislativo sul tema. Ospedale Nella relazione iniziale del Piano per la salute e il benessere sociale riguardante la macroarea 3, si mette in evidenza che l’attuale presidio è strutturato su 3 sedi. La soluzione proposta è un intervento di ristrutturazione e ampliamento del Parini e la conversione del Beauregard per la riabilitazione e la lungodegenza. Gli ospedali per lungodegenza sono strutture riservate a quei pazienti che, conclusa la fase acuta del ricovero, necessitano di un prolungamento dell’intervento assistenziale ospedaliero considerato che presentano ancora una situazione funzionale compromessa e con un quadro clinico ancora instabile. Questo significa che al Beauregard, che andrà parzialmente ristrutturato con ulteriori oneri economici, dovranno essere assicurati i trattamenti sanitari medici, infermieristici e riabilitativi con sorveglianza 24 ore su 24 con la possibilità di fare accertamenti in loco (es.radiografie, visite specialistiche) se non si vorranno trasportare i pazienti al Parini . Di fatto si mantiene in piedi una seconda struttura ospedaliera non raggiungendo lo scopo di realizzare l’unificazione delle 3 sedi ospedaliere in un’unica sede. Questo comporterà maggior spreco di risorse sia economiche che organizzative. È fortemente discutibile la decisione di affidare ad una società partecipata (la SIV), in un quadro regionale in cui alcune società in house sembrano, per quanto ci riguarda, funzionalmente pleonastiche, l'intera gestione dei lavori sul Parini. Ribadiamo la posizione già precedentemente espressa dalla CGIL, che andrebbe cioè urgentemente affrontata un’analisi tecnica comparata di costi benefici, tra il progetto attuale di ristrutturazione del vecchio nosocomio e il progetto di un nuovo ospedale da individuare in sede diversa. Non vorremmo farci “Cassandre” su un percorso che a nostro parere, rischia di diventare eccessivamente oneroso e prolungato nel tempo, in raffronto ad uno completamente innovativo. Stranieri Non ci pare che nel piano si parli sul come accogliere e integrare le persone straniere sul territorio, in una logica di inclusione e coesione sociale, per sostenere percorsi di empowerment individuale e di sviluppo delle comunità, anche in un'ottica di recupero autonomo degli strumenti più lungimiranti precedenti al cosiddetto “decreto Salvini su immigrazione e sicurezza (vedere sistema degli Sprar e dell'accoglienza) Regionalizzazione personale e contratto collettivo di lavoro Per comodità produciamo lo stesso parere già esplicitato verso l'attuale legge di bilancio ed il DEFR: sugli Art 16 e 17 L'aumento delle risorse di cui ai commi e 2 diminuiscono nelle previsioni 2023 e 2024. Si ritiene debbano essere consolidate al 2022.Risorse di cui al comma 3 lettera a), insufficienti rispetto il rinnovo CCNL, già in previsione 2021. Si ritiene che esso possa attestarsi su un valore complessivo di 5,9 milioni di euro. Lettera d), oltre ai calcoli erronei usciti sui media, si ritiene che l'impegno sia fortemente a rischio di impugnativa dello stato e si richiede quindi di rivederne le risorse sull'aumento complessivo del CCNL. Riteniamo che l'attrattività sia percorribile attraverso lo sviluppo e l'investimento su dipartimenti innovativi e competitivi con altre ASL del Nord Italia, attraverso una riorganizzazione confacente dell'azienda, priva di ingerenze di interesse “corporativo”. Nel merito si ritiene utile l'attivazione di borse di studio e ricerca sulle medicine anche peculiari al nostro territorio (medicina della
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