Bilancio Valle d′Aosta 2025/2027

Le stime dell’ISTAT mostrano che è in corso, in tutte le regioni italiane, una tendenza alla frammentazione dei nuclei familiari, con una crescita – da Nord a Sud – della percentuale di famiglie “monocomposte”. In Valle d’Aosta la famiglia unipersonale si sta affermando come il modello di residenza prevalente. Nel 2023 la nostra regione risulta essere, con il 41,2%, quella con l’incidenza di persone sole più alta subito dopo la Liguria (42,9%); valori assai più elevati della media Nord (35,6%) e Italia (34,4%). Fenomeno da mettere in relazione anche con la forte incidenza di popolazione molto anziana, più esposta al rischio di vedovanza. L’incidenza delle famiglie mononucleari in Valle d’Aosta è destinata a crescere sensibilmente nei prossimi venti anni (v. slide n. 12) All’opposto, l’incidenza delle famiglie numerose (con 5 o più componenti) è più bassa della media Nord (3,8 vs. 4,5%). Questo dato è almeno in parte spiegato dalla bassa frequenza delle famiglie «allargate», composte da nuclei aggregati (coppie con o senza figli che vivono sotto lo stesso tetto) o da un nucleo con aggregati altri membri (anziani, orfani, …). Queste forme di residenza, che rappresentano talvolta strategie per fronteggiare le difficoltà che le persone incontrano nel proprio corso di vita, in particolare in età avanzata (perdita dell’impiego, separazioni, peggioramento delle condizioni di salute …), costituiscono il 3% in Valle d’Aosta, un valore inferiore rispetto a tutte le altre regioni italiane, fatta eccezione per il Trentino Alto Adige. 9 Stili di vita: la frammentazione dei nuclei familiari

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