Conclusioni Il DEFR 2025 – 2027 regionale non affronta concretamente i problemi che affliggono popolazione e territorio della Valle d’Aosta. Problemi che riguardano non solo l'incertezza legata al possibile aggravarsi delle tensioni internazionali, ma – soprattutto – le conseguenze derivanti dai cambiamenti demografici, dal progressivo ridimensionamento dell’apparato produttivo industriale e dalla forte precarizzazione dell’occupazione. Le previsioni demografiche formulate dall'Istat per la Valle d'Aosta prospettano per il prossimo ventennio una diminuzione della popolazione più intensa rispetto alla media italiana, tale da mettere a rischio gli equilibri nel ricambio generazionale e relativamente al reperimento di lavoratori. Negli ultimi anni, infatti, Il tasso di natalità in regione è diminuito in misura più marcata rispetto al Nord e al livello nazionale, mentre quello di mortalità è più alto rispetto alle aree di confronto. Si è inoltre ridotta la capacità regionale di attrarre popolazione dalle altre regioni italiane e l’aumento dei flussi migratori dall’estero non ha compensato la decrescita, tenuto conto che ad oggi la quota di stranieri sulla popolazione straniera (7% al 1° gennaio 2024) è più bassa di quella rilevata a livello Nord Ovest (11,4%) e Nord Est (11,2%). Allo stesso tempo la Valle d’Aosta è tra le regioni che registrano migrazioni verso l’estero più consistenti, e secondo le analisi di Banca d’Italia negli ultimi anni circa il 30% di questi flussi ha riguardato persone in possesso della laurea. 46
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