15 I dati sul mercato del lavoro, pur mostrando un più alto tasso di occupazione della nostra regione rispetto alla media nazionale, confermano la presenza di alcune criticità strutturali: • l’elevata quota di contratti precari all’interno di un volume occupazionale complessivo risalito dopo la crisi pandemica. Gli occupati con contratto a termine da almeno 5 anni sono pari al 21,5% nel 2023 (a livello Nord è il 13,7%), il valore più alto in assoluto tra le regioni del Centro – Nord. E’ in particolare tra gli uomini che il valore del tasso di precarietà fa registrare valori preoccupanti, pari al 24,6% (in crescita di 4,4 punti percentuali rispetto al 2019), il terzo valore più alto in Italia, dopo Sicilia (31,5%) e Calabria (25,4%). Significa che un occupato ogni quattro, tra quelli con contratto a termine, si trova in questa situazione da almeno cinque anni. • una quota di occupati irregolari abbastanza elevata (9,2% nel 2021, a livello Nord è pari all’8,9%), anche se in riduzione al confronto con gli anni precedenti. • un livello della retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti (19.509 € nel 2022 in Valle d’Aosta) sensibilmente inferiore a quello rilevato per il Nord (22.808 €). Il gap con il Nord cresce considerando la sola componente femminile dei lavoratori (15.433 a fronte di 20.310 €). Bassi livelli di retribuzione che vanno messi in relazione anche con la bassa presenza, in Valle d’Aosta, di occupati nei settori industriali. A questo proposito, le criticità dell’apparato produttivo valdostano riguardano anche i seguenti aspetti: • la polarizzazione dell’occupazione su aggregati di impresa di piccole e piccolissime dimensioni a fronte di grandi gruppi di impresa; • la frammentazione dei processi di sviluppo produttivo fra imprese ad alta capacità di innovazione tecnologica e organizzativa e settori e comparti connotati da una domanda di lavoro scarsamente qualificata. Il mercato del lavoro
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