Indagine Sistema Socio-Sanitario Luglio 2021
LE CAUSE DI MORTE NELLA FASE EMERGENZIALE • L’ISTAT ha stimato che durante i mesi di marzo e aprile 2020, in Valle d’Aosta siano decedute 412 persone, 159 in più rispetto alla media degli anni 2015-2019 e 145 in più rispetto a quelli «attesi» (nell’ipotesi che la popolazione venisse sottoposta agli stessi livelli di mortalità osservati negli anni 2015-2019 e tenendo conto della mutata struttura demografica). • L’analisi ha consentito di legare la mortalità in eccesso alle cause di morte rilevate dai certificati di decesso compilati dai medici. Ben 124 decessi «in eccesso» sono attribuibili al Covid-19 (identificato nella maggior parte dei casi con test molecolare e, in una minoranza, soltanto attraverso l’analisi della sintomatologia). Vi è stato poi un incremento sostanziale (+13 in Valle d’Aosta, +4.917 a livello nazionale) dei decessi dovuti a polmoniti, che porta a ipotizzare che in questa prima fase della pandemia le difficoltà di diagnosi abbiano prodotto una sottostima dei decessi effettivamente dovuti alla nuova patologia. • Per le cause di morte aventi origine cardio-circolatoria (malattie cardiache ipertensive, ischemiche e cerebro-vascolari) o da patologie croniche delle basse vie respiratorie, l’aumento dei decessi suggerisce invece un ruolo indiretto del Covid-19 sull’aumento di mortalità, attraverso l’accelerazione di processi morbosi già in atto o per gli effetti del sovraccarico delle strutture del Sistema Sanitario Nazionale che hanno determinato in molti casi un funzionamento non adeguato dei servizi territoriali legati alle terapie, alla diagnostica e agli interventi di emergenza. E’ possibile in ogni caso che una certa quota di decessi sia dovuta anche in questi casi a una sotto-diagnosi del Covid- 19 (ISTAT, 2020). A livello nazionale si osserva un significativo incremento anche dei decessi attribuiti alle demenze e al diabete mellito (+2.736 e +1.554), stabili invece nei piccoli numeri della Valle d’Aosta . • La riduzione dei decessi per cause di morte «esterne» (-3 a livello regionale, -161 a livello nazionale) va attribuita principalmente agli effetti indiretti del Lockdown che, come mostrano i dati di livello nazionale, ha indotto una significativa battuta d’arresto delle morti causate da incidenti di trasporto. In calo anche suicidi, omicidi e altre morti causate da aggressioni. Le cadute accidentali hanno provocato un minor numero di morti nelle persone con meno di 65 anni (presumibilmente a causa della ridotta frequentazione dei luoghi di lavoro) ma più morti negli anziani. E’ presumibile che in questa seconda fascia di età il numero di cadute, che avvengono principalmente in casa, non sia diminuito e che, anzi, possa essere cresciuto a causa dell’isolamento, e che la ridotta capacità di presa in carico del servizio sanitario abbia aumentato la fatalità degli incidenti. 27
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