Indagine Sistema Socio-Sanitario Luglio 2021

I FATTORI DI RISCHIO, E LE CONDIZIONI DI SALUTE Il Comitato deputato alla valutazione dei Livelli Essenziali di Assistenza nelle regioni italiane ha recentemente espresso un parere positivo circa l’evoluzione negli stili di vita e nelle condizioni fisiche della popolazione valdostana in relazione alla sedentarietà, al mass body index (che classifica le persone nelle tre categorie normo/sottopeso, sovrappeso, obeso), all’abitudine al fumo e al consumo di alcol. Secondo i dati più recenti pubblicati dall’ISTAT, gli stili di vita dei valdostani presentano in effetti minori fattori di rischio (si vedano Stewart et al. 2010 e Trevisan et al. 2011) per la salute rispetto alla media delle regioni italiane. Nel 2020 la popolazione residente in Valle d’Aosta infatti si distingueva, nel panorama italiano, per una minore propensione alla sedentarietà (25,8% rispetto a una percentuale nazionale del 33,8%) e al fumo (17,2% rispetto al 18,9%) e per una più bassa proporzione di persone in sovrappeso o obese (43,5% contro 45,5%). Tuttavia, si caratterizzava anche per una maggiore incidenza di «forti bevitori» di alcolici che eccedono nel consumo quotidiano o praticano il binge drinking . Tali comportamenti interessano il 23% dei residenti con almeno 14 anni, il tasso più alto in Italia dopo quello di Bolzano (25%). Quello medio nazionale è del 16,8%. 15 Le rilevazioni disponibili restituiscono il ritratto di una popolazione più in salute rispetto a quella dell’Italia nel suo complesso sebbene, dal confronto con alcune regioni del Nord – in particolare la Provincia Autonoma di Bolzano – , emerga anche la presenza di ampi margini di miglioramento sia dal lato della prevenzione delle malattie croniche sia dal lato del trattamento di queste problematiche e della tutela della qualità di vita di coloro che ne sono affetti. Nel 2019 la percentuale di individui che si dichiaravano in uno stato di buona salute era del 71,3%, uno dei valori più alti in Italia, superato soltanto da quelli di Bolzano, di Trento e della Campania, aree con un grado di invecchiamento della popolazione più contenuto rispetto alla Valle d’Aosta . Ampi scarti in negativo dalla provincia altoatesina si rilevano per l’incidenza delle malattie croniche (diabete, ipertensione, disturbi nervosi, bronchite cronica, artrosi/artrite, … ) nella popolazione: nella nostra regione il 42,7% degli abitanti è affetto da almeno una malattia cronica (il 30,4% a Bolzano) e il 20,5% da due o più (il 12,8% a Bolzano). Come nella maggior parte delle aree del Paese, anche in Valle d’Aosta il processo di senilizzazione si accompagna ad un incremento dell’incidenza di queste patologie (era del 39% nel 2010) e a una riduzione della quota di popolazione che percepisce di trovarsi in buona salute (73,1% nel 2010). Sfugge, in ogni caso, a queste tendenze la Provincia di Bolzano, dove nell’arco di 9 anni è diminuita di quasi due punti percentuali l’incidenza di patologie croniche ed è aumentata di oltre un punto la percentuale di popolazione che si percepisce in buona salute.

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