DOTTSSA. GABRIELA OSORIO VILLASEÑOR WWW.PSICOTERAPIACATOLICA.COM 1 Salute mentale “in caduta libera” La salute mentale è uno dei temi più in auge del momento, sempre più centrale nel dibattito pubblico ed oggetto di crescente attenzione anche da parte del decisore politico. Considerato in passato un aspetto secondario e marginale (almeno in Europa), spesso sottovalutato, fonte di grandi pregiudizi e stigma sociale, oggi invece è diventato un punto cardine nei diversi programmi mondiali di salute. Il perché è presto detto: difficoltà psicologiche e disturbi psichiatrici sono letteralmente esplosi. E le cause di ciò sono ben note: negli ultimi anni la popolazione mondiale è stata continuamente esposta a crisi economiche ed instabilità sociali e politiche, a guerre e minacce di future guerre, a pandemie e calamità naturali, senza parlare poi dell’emergenza climatica che oramai monopolizza tutti i tg… insomma, un costante "terrorismo psicologico" da parte dei mass media, al quale si affianca una progressiva ed inesorabile perdita di valori di una società dove dominano oramai la disillusione, il nichilismo, l'edonismo e l'individualismo. La mondializzazione e le migrazioni di massa causate dalle guerre e dalla povertà diffusa, ha anche sradicato molte persone dal proprio ambiente naturale, allontanandole dalla propria famiglia e dalla propria cultura. Molti così abbandonano la vita reale, anestetizzandosi e rifugiandosi nell’ingannevole mondo del virtuale, problema che riguarda come ben noto, soprattutto le nuove generazioni. L’avvento dei social nel 1997 e l’uso incontrollato dei dispositivi elettronici, ha prodotto un drastico aumento delle patologie mentali, quali ansia, depressione, disturbi alimentari, difficoltà di concentrazione, abbandono scolastico e sportivo ecc... Il tasso di suicidi nei giovani, più o meno costante nel corso della storia, è aumentato esponenzialmente nell’era digitale, come è possibile ben vedere nel documentario di Netflix “The Social Dilemma”. Noi psicologi dobbiamo sempre più confrontarci con problematiche nuove relazionate alla “nomofobia” ed alla social-media dipendenza, come ad esempio l’Hikikomori. In particolare, l’evento scatenante che ha devastato la psiche già traballante dell’umanità intera è stata l’emergenza sanitaria del 2020, evento assolutamente traumatico e profondamente divisivo a livello globale, a seguito del quale c’è stato un preoccupante aumento delle malattie mentali nelle persone di tutte l’età, dai bambini intorno ai 4 anni fino agli anziani ultra ottantenni. Particolarmente colpiti sono stati gli adolescenti, i quali hanno pagato le conseguenze maggiori pur costituendo paradossalmente la categoria meno (anzi per nulla) soggetta al rischio della malattia: è stato loro imposto l'isolamento, il confinamento e la didattica a distanza, sono stati privati dello sport e delle relazioni sociali, in un clima di odio e “caccia alle streghe” che li ha fatti anche sentire responsabili della vita e della morte dei loro nonni. E così hanno trascorso mesi in depressione dai quali molti non si sono più ripresi, chiusi in quattro mura davanti ad uno schermo desktop o un piccolo display a cristalli liquidi. Nessun evento per quanto grave possa esser stato nella storia dell’umanità, nessuna guerra, carestia o calamità naturale, ha spaccato in due la società, la comunità, lo stato ed addirittura la famiglia stessa come il Covid perché la propaganda ha imposto una radicale polarizzazione del pensiero facendo leva sulle paure più recondite dell’individuo. Gabriela Osorio V. - www.psicoterapiacatolica.com
RkJQdWJsaXNoZXIy NTczNjg=