Spazio al Lavoro n. 1 del 2019

| 4 SPECIALE FIOM-CGIL SPAZI O LAVORO a l www.cgil.vda.it Mensile di Informazione della CGIL VALLE D’AOSTA Anno XLV - N.2 - Giugno 2019 SPAZI O LAVORO a l Iscrizione: Tribunale di Aosta n. 3 del 14.09.1973 Direttore responsabile: Adelchi Puozzo Editore: CGIL Valle d’Aosta Redazione e amministrazione: Via Binel 24, 11100 Aosta Tel.: 0165 27 16 11 info@cgil.vda.it - www.cgil.vda.it Impaginazione e stampa: Tipografia Valdostana, Aosta www.tipografiavaldostana.com N. 2 - 2019 VERSO LO SCIOPERO, VENTURI AD AOSTA: “ Il Governo batta un colpo. Servono strategie politiche per rilanciare l’industria nel nostro Paese” “U na fase importante per i lavoratori metalmeccani- ci, dove all’orizzonte c’è il rin- novo del contratto nazionale e dove ci si troverà a misurarsi con le scelte economiche -politiche del Governo”. A parlare è Gian- ni Venturi, segreteria naziona- le Fiom, in Valle d’Aosta per le assemblee che si sono svolte con i lavoratori della Cogne Acciai Speciali venerdì 31 maggio. Segretario Venturi, che impres- sione ha avuto da queste as- semblee? “Un’assemblea importante e par- tecipata. Lo sciopero del 14 giu- gno mi sembra che venga vissuta dai lavoratori dell’Acciaieria Co- gne esattamente per quello che è, cioè una scelta importante in una fase molto delicata per i lavora- tori metalmeccanici del nostro Paese”. Fusione Renault – FCA cosa comporta questo per le aziende dell’automotive? “Siamo di fronte a un’operazione i cui contorni non sono ancora del tutto definiti, ma che comun- que riguarda la prospettiva stra- tegica del settore dell’automotive nel nostro Paese. È evidente che in quella fusione, se non doves- se entrare Nissan, che è l’unica tra i tre marchi che detiene la tipologia dell’ibrido e dell’elettri- co, diventerebbe una fusione tra due debolezze e probabilmente ci sarebbero delle sovrapposi- zioni che potrebbero mettere in discussione anche l’occupazione e la produzione di Mirafiori e Po- migliano d’Arco. È una vicenda questa dove il Governo deve bat- tere un colpo e fare esattamen- te come sta facendo il Governo francese, cioè provare a determi- nare l’orientamento delle scelte politiche per l’industria”. 14 giugno, sciopero generale unitario dei metalmeccanici, un appuntamento importante. Viene da chiedersi qual è il fu- turo dell’industria in Italia? “Al centro dello sciopero del 14 giugno c’è proprio questo. Il futu- ro dell’industria manifatturiera del nostro Paese. In particolare dell’industria metalmeccanica. Noi veniamo da anni, in cui in particolare l’industria manifat- turiera (e quella metalmeccanica più di altre) ha sofferto della crisi durissima che si è aperta negli anni 2008-2009. Abbiamo perso il 25% della capacità produttiva e oltre 350 mila posti di lavoro. Oggi anche se non in maniera del tutto omogenea, c’è una ripresa significativa in alcuni settori. Al- tri sentono ancora il morso del- la crisi e la difficoltà di costruire una prospettiva strategica. L’au- tomotive su tutti è un settore in grande difficoltà. È necessaria una strategia industriale per il nostro Paese”. $ SCIOPERO GENERALE METALMECCANICI 14 GIUGNO “SVUOTIAMO GLI STABILIMENTI E SCENDIAMO IN PIAZZA” I l 14 giugno è stato indetto da Fim, Fiom e Uilm lo sciopero generale unitario di tutte le me- talmeccaniche e i metalmeccani- ci. Tutti, nessuno escluso. Prima della crisi (2007) sono 1 milione 750 mila gli addetti al settore metalmeccanico. Nel 2017 siamo a 1 milione 450 mila. Nonostante siano stati persi 300 mila posti di lavoro, dal 2017 le aziende hanno rico- minciato a produrre ricchezza. Il valore aggiunto, quindi, è leg- germente aumentato ed è stato riportato ai valori anti-crisi. Con una nota non positiva: questa ricchezza non è stata ridistribu- ita fra i lavoratori. Inoltre, tra i provvedimenti del Governo ci sono stati dei tagli ai fondi Inail. Questo è un segnale allarmante perché non si possono fare spot annunciando misure che vadano nella direzione di tutelare i lavo- ratori, quando poi nei fatti ciò non accade. Il 14 giugno non è solo indispen- sabile svuotare gli stabilimen- ti per dare un segnale chiaro alle imprese che nel frattempo hanno raggiunto i loro risultati finanziari, ma scendere in piaz- za per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e del Go- verno la condizione di tutti i me- talmeccanici e le loro proposte. In vista dello sciopero dei me- talmeccanici sia Vilma Gaillard, segretario generale regionale Cgil che Fabrizio Graziola, se- gretario Fiom Valle d’Aosta lan- ciano un monito contestualizza- to alla situazione della regione e in particolare ai giovani: “Se si vuole investire veramente sul futuro dei giovani valdostani bi- sogna necessariamente fornire loro scuole, che permettano di trovare un futuro lavorativo. Le scuole parcheggio non sono più accettabili. Bisogna capire le ne- cessità delle aziende e program- mare corsi di studio adatti a tali necessità”. Il 14 giugno è necessario scio- perare e manifestare a Milano, Firenze e Napoli un primo passo unitario per costruire una ver- tenza nazionale. $ Qui sopra, dall’alto in basso: Segreteria Regionale Fiom Cgil; Daniela Satta, Rsu-Rls I.n.v.a; Caterina Pellicanò e Antonio Fedele Rsu A.b.c. Company

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