Spazio al Lavoro n. 3 del 2018

| 4 spazi o lavoro a l speciale flc-cgil l Mensile di Informazione della CGIL Valle d’Aosta Anno XLIV - N.3 - Dicembre 2018 Direttore responsabile: Adelchi Puozzo Ufficio stampa: Sonia Marchese Iscrizione: Tribunale di Aosta n. 3 del 14.09.1973 spazi o lavoro a l L a Valle d’Aosta sta attraver- sando una difficile transizione. Il sistema economico e sociale dell’ultimo quarantennio vede ero- dersi i suoi pilastri (un bilancio regio- nale imponente; un sistema produt- tivo concentrato su metalmeccanica ed edilizia; un comparto turistico di piccole e piccolissime imprese). Un’erosione accelerata dalla lun- ga depressione seguita alla crisi del 2007/08. Una crisi dalla quale l’Italia non è ancora pienamente uscita (in un contesto mondiale ancora segnato da profondi disequilibri, aspre com- petizioni e conflittualità accentuate), che ha determinato anche una lunga stagione di incertezza politica ed isti- tuzionale del paese. Instabilità che, non casualmente, attraversa ancora la nostra Regione. Questa crisi mette in discussione il sistema di istruzione pubblico e uni- versale, sviluppato nel nostro Paese dopo gli anni sessanta. Da una parte la società è sempre più dominata dal- la conoscenza (globalizzazione cultu- rale e informativa; digitalizzazione della vita quotidiana e produttiva). Dall’altra è sempre più segnata dal- la disuguaglianza, ed in particolare da una disuguaglianza nell’accesso e nella gestione delle conoscenze (non a caso alcune recenti ricerche segna- lano che la scuola italiana riduce le disuguaglianze sociali nel ciclo pri- mario, per poi moltiplicarle in quel- li successivi). Dal 2007, per di più, il sistema formativo ha subito una significativa contrazione della spe- sa, riforme previdenziali che hanno invecchiato il personale, il blocco di stipendi e assunzioni, l’affermazione di modelli che ne mettono in discus- sione l’universalità e la subordinano alle esigenze sistema produttivo (le cosiddette “riforme” Moratti, Gelmini e Giannini-Renzi). Il nuovo governo Lega-5Stelle non sta facendo uscire il sistema formativo del nostro Paese da questa condizione critica. Anzi, per molti versi rischia di approfon- dirne ed aggravarne l’involuzione. È vero che in questi mesi si è iniziato a smontare alcuni dei peggiori elemen- ti della Legge 107 (dalla chiamata di- retta all’alternanza scuola lavoro). È il risultato soprattutto del senso co- mune prodotto dal movimento con- tro la Buonascuola e dalle successive mobilitazioni, oltre che dell’azione sindacale di questi anni. È un risul- tato però ancora insufficiente, come è evidente per l’alternanza scuola lavoro, non essendo intervenuti sulle sue finalità (formazione e non occu- pabilità) e sulla sua completa gestio- ne da parte della scuola (tempi, du- rata e modalità di svolgimento). Nel contempo, è profondamente messo in discussione il modello inclusivo che ha caratterizzato la scuola italia- na negli ultimi decenni e che sinora sembrava risparmiato dalle controri- forme in corso. Le politiche rilancia- te dai partiti di governo infatti non stanno solo respingendo profughi e migranti (chiudendo entrambi gli occhi sui naufragi e i campi di con- centramento in Libia), non stanno solo diffondendo pregiudizi e razzi- smo che infettano le relazioni sociali anche dentro le scuole, ma stanno anche attivando politiche discrimi- natorie in campo educativo (il caso di Monfalcone rischia purtroppo di esser solo un primo esempio). Non a caso si appoggiano e rilanciano autonomie rafforzate che tendono a disgregare il sistema formativo na- zionale, differenziando finanziamen- ti, programmi e organici. La nota di accompagnamento al DEF infatti rischia di regionalizzare i diritti tra- mite la regionalizzazione delle fun- zioni, dei concorsi e dei contratti. Nel contempo, lo stesso DEF prosegue il blocco degli investimenti e della spesa per l’istruzione, da una par- te introducendo nuovi piccoli tagli, dall’altro non prevedendo nessuna risorsa per il rinnovo dei contratti nazionali. In questo drammatico contesto, il sistema scolastico valdostano è messo in discussione dei suoi as- setti storici. La Regione Autonoma Valle d’Aosta ha sviluppato dal do- poguerra significativi spazi di auto- nomia: in particolare gli articoli 2 e 3 dello Statuto (legge costituzionale 4/1948) dispongono potestà legislati- va primaria in materia di “istruzione tecnico-professionale” e concorrente in materia di “istruzione materna, elementare e media”; gli articoli 39 e 40 dispongono la parità d’insegna- mento italiano/francese e permet- tono adattamenti nei programmi di insegnamento; il DPR 861/1975 as- segna alla Regione Autonoma la ge- stione degli organici delle scuole pri- marie, secondarie ed artistiche, con stato giuridico e trattamento econo- mico corrispondenti ai ruoli statali; ed infine il DLgs 44/2016 e la con- seguente Legge Regionale 18/2016 (e successive modifiche) dispongono le vigenti norme di attuazione e adat- tamento dell’ordinamento scolastico. Questa autonomia ha permesso di tenere in considerazione nei pro- grammi e nell’organizzazione scola- stica, nel corso degli ultimi decenni, non solo le particolarità linguistiche della Regione, ma anche quelle ter- ritoriali, sviluppando un modello che ha consentito anche di riconsiderare alcuni significativi elementi dei re- centi riordini nazionali, che poteva- no metterne in discussione il profilo (dal “maestro unico o prevalente” alla “chiamata diretta”). I processi di crisi ed i nuovi compiti che abbiamo prima richiamato si intrecciano con cambiamenti sociali e demografici che mettono in discussione questa realtà (ad esempio la diffusione della scuola dell’infanzia sul territorio e la sostenibilità del suo modello orga- nizzativo). Si pone quindi con sempre mag- gior urgenza la necessità di ri- pensare organicamente model- li, programmi e cicli formativi. Un’urgenza mai colta negli scorsi anni, nonostante la sua drammati- ca evidenza, da un mondo politico valdostano senza visione e pro- spettive, aggrappato al suo recente passato, congelato da meccanismi di costruzione del consenso e pra- tiche clientelari. Le recenti vicende che hanno interessato la vita sco- lastica e la cronaca della Valle d’A- osta (dalla Adaptations ai tassi di abbandono, dal rischio di chiusura di alcuni plessi alle discussioni sulle scuole polmone) si collocano infatti in questo quadro. La nuova Giunta uscita dalle recenti elezioni regio- nali, parzialmente omogena al go- verno nazionale, incerta nei numeri e fragile negli assetti, non segna un cambio di marcia. Da una parte ap- pare caratterizzata da un vuoto di prospettiva e di intervento. Il mondo dell’istruzione regionale ha infatti registrato in questi mesi una sostan- ziale continuità di gestione e di poli- tiche (dalle adaptations alle strutture scolastiche). Dall’altra, questa nuova giunta si sta caratterizzando per un sostanziale vuoto di confronto con le parti sociali, ed in particolare con le forze sindacali. Da luglio abbiamo infatti chiesto come FLC un incontro con l’assessore, sottoponendogli un documento di riflessione e proposte, a cui ancora oggi attendiamo rispo- sta, mentre non ci ha mai incon- trato direttamente. Il IV congresso regionale della FLC , consapevole di questo difficile quadro, conferma allora in primo luogo l’impegno del- la nostra organizzazione a difendere una società inclusiva e democratica, la funzione primaria di ogni sistema d’istruzione nel ridurre con la pro- pria azione le disuguaglianze, un sistema formativo pubblico in cui le autonomie scolastiche e territoriali non possano mettere in discussione l’esigibilità dei diritti civili e socia- li su tutto il territorio nazionale. In questo quadro ci proponiamo nei prossimi anni di difendere il lavoro nei settori della conoscenza, come elemento di difesa dei servizi pub- blici universali, oltre che dei diritti e delle condizioni di vita di lavora- tori e lavoratrici. $ Redazione e amministrazione Via Binel 24, 11100 Aosta Tel.: 0165 27 16 11 info@cgil.vda.it www.cgil.vda.it Editore: CGIL Valle d’Aosta Impaginazione e stampa Tipografia Valdostana, Aosta www.tipografiavaldostana.com Il DOCUMENTO POLITICO DEL CONGRESSO REGIONALE FLC VALLE D’AOSTA 2018 1 2 3

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