Spazio al Lavoro n. 3 del 2015

| 9 spazi o lavoro a l confederazione plessivo di persone disoccupa- te in Regione a 5.397 individui: 3.086 maschi e 2.312 femmine. L’aumento del tasso di disoccupa- zione ha interessato soprattutto il genere maschile per il quale è stato dell’1,0% mentre per quello femminile l’aumento si è fermato allo 0,3%. La Provincia di Bolzano è l’area con il tasso di disoccupazione più basso in Italia, ed anche regioni come l’ Emilia-Romagna (8,3%), la Lombardia (8,2%), il Friuli- Venezia Giulia (8,0%) e il Veneto (7,5%) mostrano tassi di disoccu- pazione più bassi dei nostri. In effetti, il 2014 è stato finora l’an- no peggiore per la Valle d’Aosta per quanto riguarda la disoccu- pazione. Per quanto riguarda l’utilizzo de- gli ammortizzatori sociali, nelle loro componenti , il trend negli ultimi 3 anni è stato consistente, sintomo, per quanto riguarda il settore produttivo in senso stretto e delle costruzioni, di una criticità tutt’altro che risolta. La Disoccupazione Giovanile Nel 2014 quasi la metà dei di- soccupati in regione (46,4%) si è concentrata tra gli individui di età compresa tra i 15 ed i 34 anni, mentre più di un terzo dei disoc- cupati (34,9%) si è rilevata nella fascia tra i 15 ed i 24 anni. La percentuale valdostana per que- sta fascia più giovane non è molto lontana da quella nord-occidenta- le (35,5%) ed è comunque supe- riore a quella rilevabile al setten- trione (32,7%). Rispetto al 2013 si è inoltre calcolato un aumento del 3,9%. Dal 2012 la disoccu- pazione tra questi giovani colpi- sce più i maschi che le femmine, ancora nel 2014 infatti il 36,0% dei maschi tra i 15 ed i 24 anni si dichiara disoccupato contro il 33,3% delle femmine. Dal 2004 l’aumento del tasso complessivo è stato pari al 26,4%. Il tasso di disoccupazione rilevato tra gli in- dividui di età compresa tra i 25 ed i 34 anni (11,5%) è invece di poco superiore a quello rilevato nel nord Italia (11,4%) ma inferiore a quello nord-occidentale (12,2%). Rispetto al 2013 si calcola per questa fascia un aumento dello 0,4% con percentuali più elevate tra i maschi (12,2%) rispetto alle femmine (10,7%) nel 2014. Dal 2004 l’aumento del tasso com- plessivo è stato pari al 7,5%. Fra i tratti che caratterizzano questo lungo periodo recessivo, bisogna sicuramente considerare la nuova tipologia di soggetti che non studiano e non lavorano. In Valle d’Aosta nel 2014 il 16,9% degli individui tra i 15 ed i 24 anni dichiarava di trovarsi in questa condizione e la percentuale sale al 19,3% se si amplia la classe fino a comprendere i 34enni. La quota degli individui inattivi arri- va poi al 22,9% nella classe tra i 18 ed i 29 anni. La percentuale valdostana di inattivi nella clas- se d’età più giovane è superiore a quella delle altre aree di con- fronto: Nord-ovest pari la 16,7%, Liguria 16,2% e Lombardia 16,1%. Per la classe 15-34 anni solo il dato lombardo (18,1%) è migliore di quello valdostano nel- la ripartizione nord-occidentale. Dobbiamo rilevare con preoccu- pazione che nella classe di età tra i 15 ed i 34 anni si registra la percentuale più elevata di disoc- cupati scoraggiati pari al 7,4% ed in aumento dell’1,9% rispetto al 2013. La condizione di rinuncia alla ricerca riguarda soprattutto le donne (8,7%) rispetto agli uo- mini (6,3%). Il numero di perso- ne disponibili a lavorare ma non in cerca di occupazione nel 2014 sale quindi a 3 mila unità. Lo sco- ramento riguarda più la compo- nente femminile per la quale si rileva un 6,1% di persone che si dichiarano in questa condizione contro un 3,8% fra gli individui di genere maschile. $

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