Spazio al Lavoro n. 3 del 2015

| 8 spazi o lavoro a l confederazione (35° posto con 33.200 euro) e di Bolzano (21° posto con 36.900 euro). I risultati positivi circa il livello del PIL pro capite, tanto sul piano nazionale quanto nel confronto con le regioni europee, sono complementari ai dati altret- tanto buoni sul reddito disponibi- le pro capite. Nel confronto con le 271 regioni europee a parità di potere d’acquisto ordinate per va- lori decrescenti, nel 2011 la Valle d’Aosta si colloca al 28° posto con 19.800 euro, secondo territorio italiano dopo la provincia autono- ma di Bolzano (al 12° posto con 20.600 euro). Come nelle altre aree del Paese anche in Valle d’Aosta si osser- va una diminuzione dei consumi delle famiglie, sia pure in misura inferiore (-2,9%) rispetto a quanto calcolato per l’area presa a riferi- mento (-3,7%). Nel 2012 i consu- matori hanno ridotto del 3,4% le spese per gli acquisti di beni non durevoli e del 2,0% per quelli di beni durevoli. I servizi acquistati hanno invece segnato una dimi- nuzione del 2,7%. Le riduzioni tendenziali maggiori hanno inte- ressato le spese per l’istruzione (-10,1%), la sanità (-10,0%) e il ve- stiario e calzature (-7,5%). L’unica voce a segnare un andamento po- sitivo è quella relativa alle spese per mobili, elettrodomestici e ma- nutenzione della casa (2,1%), in controtendenza rispetto a quanto rilevato nelle altre aree. La pru- denza nelle decisioni di spesa può essere spiegata dall’incertezza che ancora grava sulle prospettive economiche nazionali e locali. A questo proposito è interessante ri- levare come da un’indagine ISTAT il 54% delle persone intervistate in Valle d’Aosta nel 2013, si di- chiarava soddisfatto della propria condizione economica durante i dodici mesi precedenti; nel 2014 questa percentuale è scesa al 50,4%, elemento che ci deve por- tare ad una riflessione sulle tanto sbandierate riprese economiche. La spesa per consumi finali oltre ad essere prevalentemente lega- ta all’andamento del mercato del lavoro, continua a risentire della restrizione dell’offerta di credito a livello regionale. Il Lavoro e gli Ammortizzatori Sociali Malgrado la congiuntura recessi- va, la partecipazione al mercato del lavoro in Valle d’Aosta si man- tiene su livelli significativi. Il tasso di attività è aumentato soprattutto tra il genere maschile; nel 2014 il tasso di attività complessivo è au- mentato di circa l’1,0% portando- si così al 72,2%. Si tratta dell’au- mento più consistente rilevato fra le aree del Nord Italia (70,2%), mentre la percentuale complessi- va viene superata soltanto dalla Provincia di Bolzano (73,8%). Il dato nazionale si ferma al 63,7%. Anche il tasso di occupazione è aumentato nello stesso periodo nella misura dello 0,6%. L’au- mento ha interessato soprattutto la componente maschile (0,9%) e meno quella femminile (0,3%). La percentuale complessiva degli occupati per il 2014 sale quindi al 66,2%. Si tratta di nuovo della seconda percentuale più elevata tra quelle qui considerate dopo quella bolzanina (70,8%). Il dato è migliore quello nord-occidentale (63,8%), settentrionale (64,3%) e nazionale (55,7%). L’aumento dell’occupazione non è stato accompagnato da una pa- rallela diminuzione della disoc- cupazione e la causa è da indi- viduare nel perdurante contesto recessivo. Nel 2014 il tasso di disoccupazione regionale è stato pari all’8,9% e di poco inferiore a quello prevalente nel Nord-ovest (9,3%). Rispetto a cinque anni pri- ma l’aumento è stato pari al 4,4%, mentre nel 2013 l’aumento è stato dello 0,6%. In termini assoluti, si è trattato di un aumento di 476 unità che ha così portato il numero com-

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