Spazio al Lavoro n. 3 del 2015
| 7 spazi o lavoro a l L’ ombra della crisi economica continua imperterrita a colpi- re l’economia e il mondo del lavo- ro della nostra Regione. Da una disoccupazione, soprat- tutto giovanile, in aumento ad una diminuzione della spesa per le famiglie, fino ad arrivare al settore turistico che ha registra- to dati negativi. In sintesi questo il resoconto che ha presentato la Segreteria della Cgil Valle d’Aosta grazie all’analisi congiunturale realizzata dall’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali Ires Morosi- ni di Torino. L’analisi non presenta delle so- stanziali novità rispetto a quello che ci si poteva aspettare, conse- gnandoci una situazione di una Valle d’Aosta in chiaro scuro, che continua a soffrire sia sui livelli occupazionali che sull’andamento delle imprese. Un PIL regionale che continua a diminuire La Valle d’Aosta nel 2013 ha se- gnato un calo del livello di attività generale pari allo 0,5%, in analo- gia con la Provincia autonoma di Bolzano e comunque meno nega- tivo rispetto al dato riscontrabile nel nord-ovest del Paese (-0,7%). Il quadro contestuale riflette gli effetti della recessione accompa- gnata da un’incipiente deflazione. Circa le ragioni di questa perdu- rante stagnazione non vi sono novità rilevanti. La domanda ri- mane debole, soprattutto nelle sue componenti interne, quali le incertezze sulle politiche fiscali del Governo e le ridotte capacità di consumo di lavoratori e pensio- nati ecc. Nel caso della Valle d’Aosta a queste considerazioni d’ordine generale occorre includere alcuni elementi particolari. Tra questi, come evidenziato dalla Banca d’I- talia nella sua relazione annuale, il permanere di un rapporto di dipendenza dell’economia locale alla spesa pubblica regionale. Ciò ha comportato storicamente delle conseguenze positive ma, a parti- re dal 2012, le sensibili riduzio- ni nella spesa per consumi delle pubbliche amministrazioni nella nostra Regione, hanno registrato una variazione negativa più consi- stente (-7,9%) rispetto ad una con- trazione per il nord-ovest pari al -5,0%. Si registra un fatto positivo dato dall’inversione di tendenza alla fine del 2014 dell’esporta- zione, con un aumento del 6,1% rispetto alla flessione (-3,8%) dell’anno precedente. E’ prematu- ro parlare di un’inversione di ten- denza dell’andamento economico della Valle d’Aosta sia per la pro- fondità della crisi del settore indu- striale, nel senso ampio del termi- ne, che per dipendenza in essere dalla spesa pubblica Regionale. Le Famiglie Nel 2012 la Valle d’Aosta poteva vantare il secondo più elevato PIL per abitante a livello nazionale dopo quello della provincia di Bol- zano, pari a 30.843 euro pro ca- pite a fronte dei 32.284 euro per Bolzano; mentre nel nord-ovest si ferma ai 27.687 euro. Secondo i dati Eurostat, nel 2011 il PIL pro capite valdostano, valu- tato a parità di potere di acquisto, si colloca al 36° posto tra le 306 regioni europee ordinate per valo- ri decrescenti. Il livello della Valle d’Aosta (33 mila euro) è immediatamente preceduto da quello lombardo confederazione L’Analisi Congiunturale della Valle d’Aosta Ancora una ripresa difficoltosa 4 Il PIL regionale continua a diminuire in termini reali Variazioni percentuali tendenziali 2013 2012 Valle d’Aosta – Vallée d’Aoste -0,5 -2,9 Provincia autonoma di Bolzano - Bozen -0,5 -1,0 Nord-Ovest -0,7 -3,5 Piemonte -2,1 -4,3 Lombardia -0,1 -3,1 Liguria -1,4 -3,8 Nord-Est -1,6 -3,4 Italia -1,8 -3,6 I valori nominali sono stati deflazionati usando gli indici dei prezzi NIC di ciascuna area ( base 2010=100 ). Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, Conti economici regionali (ottobre 2014).
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