Spazio al Lavoro n. 1 del 2015

| 7 speciale fLc-cgil spazi o lavoro a l Elezioni RSU 2015 (3-5 marzo) – la Cgil della Valle d’Aosta a Torino con Susanna Camusso Camusso: “Rappresentanza, democrazia e partecipazione sono i punti per un processo di cambiamento” “S iamo alla vigilia di un’im- portantissima elezione ed è solo grazie al Vostro contributo che sarà possibile riaffer- mare ancora una volta e a dispetto di chi invece pensa il contrario, la nostra grande capacità di rappre- sentare il mondo del lavoro pubbli- co e della conoscenza. Anche nella nostra realtà, la Valle d’Aosta, dove si voterà nel comparto pubblico sta- tale, la sanità e l’AFAM, abbiamo la possibilità di riaffermare il nostro ruolo nel tutelare e difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori in un momento in cui le conseguenze della grave crisi economica, che da noi si sta manifestando con sempre più forza, si fanno via via più im- pattanti” così il Segretario Generale della Cgil Valle d’Aosta Domenico Falcomatà, nel suo intervento mar- tedì 25 febbraio scorso a Torino, in occasione della Campagna per le elezioni delle Rsu 2015 che si sono tenute dal 3 al 5 marzo. All’incontro, oltre al segretario re- gionale della Cgil, era presente il se- gretario generale della Flc Cgil della Valle d’Aosta Katya Foletto e il se- gretario generale della Fp Cgil Valle d’Aosta Carmela Macheda , oltre ad alcuni candidati RSU e delegati della nostra regione. “Candidarsi nelle liste della Cgil - continua il Segretario Regionale - si- gnifica riconoscersi nei valori della Cgil, un sindacato che ha l’ambizio- ne di rappresentare tutti i lavoratori e non solo i propri iscritti; significa premiare la coerenza che abbiamo mantenuto in tutti questi anni. Noi non abbiamo mai accettato di abdi- care ai nostri principi pur di essere ammessi al tavolo delle trattative e, quando ci siamo opposti ai vari provvedimenti, lo abbiamo fatto per- ché erano in serio pericolo i diritti dei lavoratori e la qualità del siste- ma pubblico e della conoscenza”. Durante la riunione sono stati ri- baditi: • l’importanza di rinnovare le RSU; • la considerazione che le elezio- ni RSU rappresentino il punto di cambiamento per tornare a ren- dere trasparente e partecipata la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione e della Scuola che devono realizzarsi attraverso la contrattazione e il confronto de- mocratico; • la partecipazione attiva di tutte le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici e della conoscenza; • l’importanza di andare a votare per essere parte attiva del cambia- mento. “La funzione di un sindacato - ha detto nel suo intervento il Segreta- rio Generale della Cgil Susanna Ca- musso - è quella di provare a dare risposte ai bisogni dei lavoratori, di rappresentare e tutelare i loro di- ritti attraverso lo strumento della contrattazione; quella delle RSU è di essere parte fondamentale di un processo di formazione delle decisio- ni che noi vogliamo torni ad essere in capo alle lavoratrici e ai lavora- tori, iscritti e non. L’essenza del voto per le Rsu, quindi, sta proprio in questa idea di partecipazione e con- trattazione, di esercizio democratico della rappresentanza che dobbiamo e vogliamo difendere: votare, que- sta volta, significa dichiarare che la rappresentanza, la democrazia e la partecipazione attiva sono punti irrinunciabili per qualsivoglia credi- bile processo di cambiamento”. RSU vuol dire Rappresentanza Sindacale Unitaria . È un organi- smo sindacale che esiste in ogni luogo di lavoro pubblico e privato ed è costituito da non meno di tre persone elette da tutti i lavorato- ri iscritti e non iscritti al sindacato. Per la Valle d’Aosta è solo il Con- servatorio che ha partecipato al voto per il settore della conoscenza, men- tre la Funzione Pubblica ha coinvolto il settore dei ministeri, le dogane, la sanità, l’inail, l’inps e l’inpdap, per un totale di 3.500 lavoratori chia- mati ad eleggere la rappresentan- za sindacale unitaria. “Votare Cgil - ha concluso Camus- so - significa affermare la giustezza delle nostre tante battaglie: la prima su tutte quella che ci vede fieri oppo- sitori di una idea di uscita dalla crisi che passa solo attraverso la destrut- turazione del lavoro e dei diritti”. $ Stabilizzazione: presidio il 25 marzo a Montecitorio N el quadro delle mobilitazioni unitarie proclamate da FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams con- tro il DDL sulla scuola emanato dal governo Renzi, il tema del precariato rappresenta un punto cruciale. La ri- duzione del numero di stabilizzazioni annunciata nelle linee guida su La Buona Scuola, consolida il numero de- gli esclusi che a vario titolo (presenza nelle GAE, nella seconda fascia di isti- tuto, nelle graduatorie del concorso...) avrebbero potuto vantarne il diritto. I sindacati più volte hanno chiesto un tavolo di confronto ma non sono stati ascoltati ed oggi il decreto è ac- colto dalla disperazione di migliaia di docenti che rischiano di non lavorare più: espulsi dal lavoro dopo anni di in- segnamento, magari con una età che non consente più una ricollocazione. Le Organizzazioni sindacali scendono in piazza e richiedono a gran voce: 1. un piano di stabilizzazione per tutti i precari esclusi, ma che vantano il diritto, anche alla luce della sentenza europea; 2. la sospensione del bando del con- corso per permettere l’attuazione del piano di assunzione, in consi- derazione del turnover favorevo- le fino al 2018; 3. la cancellazione della la norma sul divieto di assunzione a tem- po determinato dopo 36 mesi di supplenza, perché illegittima; 4. il diritto all’abilitazione per le terze fasce delle Graduatorie d’i- stituto, con l’indizione di un TFA speciale. Il lavoro deve tornare ad essere il merito dell’agire della politica. Una scuola spolpata in questi anni delle sue risorse umane e materiali di quel lavoro ha bisogno, perché rappre- senta competenza, conoscenza, con- tinuità didattica. CGIL, CISL, UIL, SNALS Confsal e Gilda Unams chiedono al governo una inversione di tendenza: chi è precario nella scuola ha subito la sua precarietà, non l’ha cercata. Tutti a Montecitorio il 25 marzo dalle ore 15 per gridare che il lavoro è un diritto. $ Per il Conservatorio, Giovanni Miszczyszyn

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