Spazio al Lavoro n. 1 del 2014
| 9 spazi o lavoro a l congresso dove tutti dobbiamo fare la nostra parte e bisogna farlo partendo dal problema più piccolo per arrivare alle questioni più grandi. Dobbia- mo riattivare il nostro spirito cri- tico perchè nella società moderna è troppo facile essere manipolati. Mauro Tamborin “Questo sindacato è da rotta- mare?” Credo proprio di no, è piuttosto da rilanciare, in questi momenti di crisi dobbiamo te- nere più alta l’attenzione perchè rischiamo che vengano attaccati i diritti e le conquiste costate fatica nel tempo. Penso che sia corretto introdurre la tassazione sulle ren- dite finanziarie e aiutate le impre- se che investono in ricerca, in la- voro enell’ambiente.Sulla scuola posso citare due dati, il primo è che i punteggi rilevati dall’inda- gine della Pisa Ocse per la Valle d’Aosta sono ragguardevoli, ma l’Istat parla di un 21,6% di alunni che abbandonano la scuola, una volta lo si faceva per trovare la- voro, oggi questi ragazzi vengono persi. La Valle d’Aosta potreb- be intervenire sulla formazione professionale, visto che ha una potestà legislativa mai utilizzata. E ssere ancora presenti come Or- ganizzazioni Sindacali a Verrès quest’anno, ha un significato an- cora più profondo degli anni scor- si: settant’anni or sono le vie e le piazze di questo paese furono occupate, a titolo dimostrativo per poche ore, dalle truppe di li- berazione che conbattevano con- tro il nazifascismo per affermare la voglia di libertà e democrazia che ispirava la lotta partigiana. Pochi anni dopo la lotta contro il totalitarismo si concretizzava con la nascita della Repubblica Italia- na e il riconoscimento dello Sta- tuto Speciale d’Autonomia per la nostra Regione. Le parole chiave nazionali, più lavoro, più Europa, più solida- rietà concretizzano pienamen- te il nostro pensiero e l’azione che il Sindacato sviluppa quo- tidianamente per garantire la democrazia dei diritti del lavoro, la salvaguardia dei posti di lavoro e lo sviluppo di nuova occupazio- ne per i giovani e per i lavorato- ri espulsi dal mercato del lavoro, per la difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni e delle pensio- ni, per la salvaguardia del nostro Invece di investire grandi somme nella ristrutturazione della Testa- fochi, bisognerebbe prima vedere dove ci sono le vere necessità e intervenire. Claudio Carnevaletti Su 150 delegati vedo che sotto i 37 anni ce ne sono solo 2, credo che qualche problema a partire da questo dato ci sia. Sono finiti i tempi delle vacche grasse. Con la crisi sono arrivati due picco- li ministri in cerca di gloria che hanno messo in discussione dirit- ti del lavoro acquisiti da tempo. Il mondo corre, vola, credo che bisogna mettere mano alla Cgil, da qui dobbiamo ripartire, a livel- lo nazionale siamo un’apparato elefantiaco. Dobbiamo iniziare a fare un’opera di dimagrimento, non possiamo più permetterci di avere centinaia di contratti diver- si, con diritti e stipendi diversi. Le categorie vanno ripensate e va ripensata la confederalità. Un’al- tra cosa da adeguare è la classe dirigente del nostro paese. Penso alla concertazione e qua parlo di salario di risultato, senza che ci sia un vero risultato. Quando si va a negoziare bisogna sì dare welfare in generale. Il sindacato unitario vuole lavoro, sviluppo e tutela dei redditi, una ammini- strazione, una sanità e una scuo- la pubblica funzionanti, una lotta efficace agli sprechi , all’evasione , alla corruzione e alla delinquen- za organizzata. Tutto questo si può fare con un’ Europa unita e forte, un’ Europa dei popoli che la compongono, rispettando le nostre culture, lingue e tradizioni, contro un’Europa della burocra- zia. Un’ Europa solidale capace di contrastare la crescente dispa- rità tra ricchi e poveri, tra chi ha accesso ai saperi e chi no, tra chi ha un lavoro e chi no. I nuovi poveri sono oggi nel ceto medio e la crescente disugua- glianza è il problema principale della nostra crisi. Un’economia che non crea lavoro porta i la- voratori alla disperazione, alla sfiducia e alimenta le spinte po- puliste e xenofobe. Produce ran- core contro un’Unione Europea che non è specchio dei popoli e delle comunità, ma delle multina- zionali e dei loro interessi finan- ziari e economici e degli interes- si nazionali del paese più forte. obbiettivi, ma dare delle tempi- stiche, bisogna essere capaci di dire no a quel dirigente che non opera bene. Non ci può essere un dirigente con 20 incarichi, diven- tando solo una questione di sol- di e potere, così deve essere per i professori delle scuole e delle università, stessa cosa vale per le aziende, togliendo lavoro agli al- tri. Una riflessione va fatta anche sulla nostra futura gestione, la segreteria non necessariamente deve essere composta dai segre- tari di categoria, in questo ultimo periodo il segretario regionale si è troppo occupato di questioni in- terne alla Cgil, preoccupandosi di salvaguardare la sua immagine e la sua segreteria. Giancarlo Rosso Una delle sfide nella quale mi tro- vo continuamente a dover affron- tare è l’attacco sistematico alla giustizia e alla coesione sociale che questo sistema economico sta portando. Noi dobbiamo perse- guire un’economia di uguaglian- za, i beni comuni devono essere messi a disposizione di tutti e non solo ad una minoranza, e questi beni vanno fatti gestire da per- Notre vision de l’Europe, la poli- tique que nous voulons : • La relance de l’emploi en prio- rité. L’arrêt immédiat des politi- ques d’austérité. • La garantie que les libertés éco- nomiques ne peuvent avoir la priorité sur les droits sociaux fondamentaux. • Le respect et la promotion des négociations collectives et de l’autonomie des partenaires so- ciaux. Un travail précaire com- battu. • L’Egalité, la solidarité • Une cohésion et une justice so- ciale rétablies. • Une lutte à tous les niveaux contre les discriminations per- sistantes. • Des services publics et d’intérêt général de qualité accessibles à tous. • La sécurité sociale est un droit humain fondamental. • Une politique fiscale plus juste In particolare per la nostra re- gione è necessario un piano spe- ciale per il lavoro, con l’obiettivo di ridurre le problematiche socia- li ed economiche che interessano parti sempre più ampie e sempre più rilevanti della popolazione regionale; per fare questo le Or- ganizzazioni sindacali confederali CGIL,CISL,SAVT UIL valdostane ritengono prioritario: sone competenti in grado di pre- servarli. Per fare questo ci vuole una politica di giustizia che lotti la corruzione e le diseguaglian- ze. Bisogna recuperare risorse da una vera lotta all’evasione fiscale, abbandonando progetti faraonici come le grandi opere e per la Valle d’Aosta sarebbe op- portuno rivedere gli investimenti previsti sull’aeroporto e la nuova università. Per quanto riguarda l’Ausl è stato imposto in maniera preventiva un deficit di 20 milio- ni di euro. Un taglio nel quale ci giochiamo i riferimenti culturali e costituzionali, come si legge ad esempio nell’art.33 della Costitu- zione. Occorre mettersi attorno ad un tavolo e vedere quali sono stati gli sprechi, le diseconomie ed intervenire di conseguenza. Per quanto riguarda l’Arpa ci sono due valutazioni da fare, il primo riguarda la questione della remunerazione per prestazione d’opera, per il quale l’Arpa ha di fatto violato l’art. 36 della Costitu- zione, chiedendo la prestazione a titolo gratuito, colmo dei colmi, il ruolo da ricoprire era di fare del found raising, trovare cioè fondi per l’agenzia. $ • La ridefinizione delle politiche attive e servizi per il lavoro an- che alla luce della legge delega approvata dal parlamento ita- liano e dalle esigenze territoria- li espresse; • L’elaborazione di una strategia e di un sistema regionale delle politiche attive e della forma- zione professionale; • Rendere funzionali alla proget- tualità individuata le risorse destinate alle politiche attive e quelle che si renderanno di- sponibili sulla programmazione Fse 2014 - 2020. Quest’anno il 1° maggio a Verrès cadono anche i 70 anni della li- berazione partigiana che sarà ricordata con l’ANPI Valle d’A- osta. $ Il Programma: Ore 10:00 ritrovo dei partecipanti in piazza dell’ospedale. Ore 10:30 corteo e deposizione della corona al momumento dei caduti. Ore 10:45 in piazza René de Challand, il ricordo di uno dei partigiani della 176^ Brigata Garibaldi sui giorni della liberazione di Verrès di cui ricorre il 70°. Ore 11:00 discorsi ufficiali in Piazza E. Chanoux. Ore 11:30 vin d’honneur. 1° maggio e i 70 anni della liberazione Più lavoro, più Europa, più solidarietà
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