Spazio al Lavoro n. 7 del 2013

| 6 spazi o lavoro a l l’evasione, la corruzione e i pri- vilegi. Moralizzare il nostro Paese significa dare pari opportunità a tutti i cittadini e trovare le risorse necessarie per avviare la crescita. Un paese civile non può scarica- re il peso della crisi sempre sui cittadini più vulnerabili che ogni giorno si arrabattano per il vivere quotidiano. molti italiani che in questi ultimi anni si sono ritrovati in uno stato di povertà e di vera indigenza. Certamente non possiamo parlare di un sistema equo ed equilibrato. Se il peso del bilancio dello Stato grava sulle famiglie, sui lavoratori e sui pensionati. Il Sindacato dei pensionati è im- pegnato nella battaglia contro G aetano M aiorana S egretario generale SPI-C gil V d A L’ evasione è un problema che riguarda tutti i paesi europei, ma per quanto riguarda il nostro Paese, specie in un momento di grave crisi economica, possiamo affermare che questo fenomeno ha raggiunto dei limiti insoppor- tabili. I cittadini italiani più ricchi riescono ad occultare cifre che sfiorano i 200 miliardi all’anno pari al 18-20% del totale dell’eva- sione europea. Un numero consistente di cittadini facoltosi invece di fare il loro do- vere fiscale (contribuire alla spe- sa pubblica in ragione della loro capacità contributiva art. 53 del- la Costituzione), esportano i loro guadagni dove non vengono tas- sati nei cosiddetti paradisi fiscali. Questo comportamento è gravis- simo perché incide negativamen- te sul debito pubblico del nostro Paese e scarica sui cittadini meno abbienti l’onere delle risorse che servono a mantenere non solo il nostro sistema sociale, (sanità, scuola , assistenza), ma il costo totale dello Stato. Così come stanno le cose il nostro è un sistema Paese che non può sta- re in piedi, non è possibile che la crisi e l’illegalità favoriscano l’ar- ricchimento di pochi ai danni dei spi-cgil pensionati I pensionati sono indignati e non possono più tollerare queste in- giustizie e chiedono un fisco giu- sto ed una vera ridistribuzione della ricchezza. Gli stipendi d’oro dei super buro- crati non sono stati toccati, nessun prelievo sarà praticato sulle pen- sioni d’oro, gli unici che devono salvare lo Stato sono i pensionati. Il blocco delle pensioni è una ver- gogna a cui porre riparo. È stata una operazione iniqua ed immo- rale sfilare dalle tasche dei pen- sionati che prendono sui 1.200 euro netti al mese dai 40 ai 60 euro al mese. Questa è una vera e propria patrimoniale che grava sui pensionati. Lo SPI chiede al Governo lo sbloc- co delle pensioni. I pensionati in questi anni, e anche prima, han- no pagato in modo sensibile per salvare l’Italia. Lo SPI e la CGIL si batteranno perché il Governo Let- ta cambi la sua politica economica e punti sulla crescita e sul lavoro. Le risorse ci sono o si possono tro- vare basta affrontare seriamente il problema dei privilegi, degli sprechi, delle illegalità e della ini- quità fiscale. Bisogna lottare con impegno e determinazione per sconfiggere le sacche di parassi- tismo sociale ed economico che sono la zavorra del nostro Paese. Il 15 novembre, lo SPI-Cgil so- sterrà lo sciopero di 4 ore indetto dalle organizzazioni sindacali per richiamare l’attenzione del Gover- no sulle difficili condizioni di vita della popolazione anziana nel no- stro Paese. $ Tanta evasione e poca equità L’11 novembre manifestazione SPI-Cgil a Roma: più attenzione per gli anziani “In questa legge di stabilità non vedo segni di equità perché ancora una volta vengono penalizzati i redditi da lavoro e da pensione. Quanto previsto sulla rivalu- tazione delle pensioni è assolutamente insufficiente in quanto si peggiora la legge esistente che avevamo con fatica conquistato”. Così il Segretario generale dello Spi-Cgil Carla Cantone sulla legge di stabilità. “Si continuano a colpire i pubblici dipendenti e lo stato sociale in tutti i suoi aspetti – ha continuato Canto- ne - provocando continui disagi alle famiglie e ai più deboli con un ulteriore indebolimento dei diritti di cit- tadinanza previsti dalla Costituzione. Continueremo a mobilitarci per far sì che il Parlamento modifichi le iniquità”. Finanziaria insufficiente su rivalutazione delle pensioni Legge di stabilità: sciopero di 4 ore Scioperi contro la legge, con iniziative territoriali nel mese di novembre. S cioperi di 4 ore contro la legge di stabilità, con iniziative ar- ticolate e a livello territoriale, nel mese di novembre. Lo hanno an- nunciato Cgil, Cisl e Uil in confe- renza stampa congiunta dopo un incontro tra i segretari, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Lu- igi Angeletti. Susanna Camusso ha ribadito le critiche alla legge. “Non determina il cambiamento e quindi il paese rischia di perdere nuovamente”, ha detto, la legge “deve cambiare segno. Il nostro problema è come far vincere il paese”. All’interno del provvedi- mento, a suo avviso, “ci devono essere le risorse per gli esodati e la cassa integrazione”. In partico- lare, sulla cig “il problema è come chiudere il 2013, altrimenti c’è un immediato dramma”. Camusso ha quindi aggiunto: “Bisogna sposta- re risorse per ridurre il peso fisca- le su lavoratori e pensionati. E si può fare anche a saldi invariati”. L’obiettivo è “indire scioperi che con manifestazioni a livello ter- ritoriale nel prossimo mese rie- scano a influenzare il dibattito parlamentare”, ha spiegato Ange- letti. “A metà novembre facciamo il punto con i consigli generali e speriamo che la campagna sarà servita e abbia prodotto risulta- ti. Coerentemente con questo nei prossimi giorni chiederemo con- fronti con i capigruppo di Camera e Senato”. $ Secondo incontro con il dott. Nicola Martedì 5 novembre alle ore 16.00 il Dottor Andrea Nicola ed i suoi collabora- tori terranno un incontro presso la sede della CGIL in via Binel n. 24 sul tema: “come vivere al meglio la stagione invernale”. Vi aspettiamo numerosi!

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