Spazio al Lavoro n. 7 del 2013

| 4 spazi o lavoro a l da agricola di Suvignano a Monte- roni d’Arbia in provincia di Siena. “Considerate le potenzialità delle aziende agricole come quella in cui ci troviamo oggi, crediamo ne- cessario - ha sottolineato - mettere in campo tutti gli strumenti, a par- tire dalla legge di iniziativa popo- lare, per rendere questi beni fonte di lavoro, di sviluppo, di valoriz- zazione del territorio e di diffu- sione di una cultura della legalità. Legalità che diventa così qualcosa di tangibile, come lo sono il lavoro e i prodotti che può dare la terra. Legalità che significa buona occu- pazione, che in un comparto come quello agricolo può rappresentare rilancio di intere aree del Paese. Suvignano può essere l’emblema di tutto ciò”. E sulla necessità di procedere in tempi brevissimi alla approvazio- ne della proposta di legge popola- re sulle aziende confiscate e sulla tutela dei lavoratori ‘Io riattivo il lavoro’ , è intervenuta il segre- tario nazionale della Cgil, Sere- na Sorrentino, “Non a caso - ha detto - abbiamo deciso di essere qui oggi, Suvignano è diventato il simbolo dell’urgenza di approvare quanto prima la proposta di legge popolare sulle aziende confiscate. Queste aziende sono un’occasione di sviluppo, lavoro e legalità, con- tro la crisi. Non può continuare a passare l’idea che le mafie riesco- no a garantire sicurezza sociale e lo Stato no. Per questo chiediamo che la proposta di legge non solo venga calendarizzata in Commis- sione ma approvata in Aula quan- to prima”. All’iniziativa è intervenuto il vi- ceministro dell’Interno, Bubbico, che ha ribadito il sostegno al pro- getto di riuso produttivo dell’a- zienda di Suvignano, al centro di recenti polemiche per la proposta di vendita all’asta da parte dell’A- genzia. La presidente della com- missione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, attraverso un testo di sostegno all’iniziativa, ha garantito che la commissione da lei presieduta metterà all’ordine del giorno dei lavori la proposta di legge n. 1138 sulle aziende confi- scate, forte del sostegno popolare delle 120mila firme presentate alla Camera il 3 giugno scorso. $ “I l riutilizzo delle aziende con- fiscate alla criminalità è una grande questione che coniuga insieme legalità e lavoro”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Flai Cgil, Stefania Crogi, nel corso di una iniziativa del sinda- cato che si è svolta presso l’azien- confederazione CGIL: una grande questione che coniuga insieme legalità e lavoro Mafia, subito legge su aziende confiscate Appello di associazioni e sindacati: i tagli stanno uccidendo il Ministero dell’Ambiente Basta penalizzare le politiche ‘green’ in Italia I l dibattito nel nostro Paese da tempo rincorre le emergenze istituzionali, economiche, sociali e ambientali che devono essere affrontate in questa situazione di crisi, quando sarebbe necessa- rio procedere sulla strada di un risanamento che abbia al centro l’obiettivo della ri-conversione ecologica della nostra economia. C’è bisogno di una decisa azione di Governo per realizzare il green deal, il cambiamento verde neces- sario e utile ad affrontare la crisi e a garantire un futuro al nostro Paese. Le scelte fatte negli ultimi anni sul piano istituzionale, insieme a quelle che si stanno profilando con la Manovra 2014, sembrano guardare più al passato che al fu- turo. Un esempio è la cura da ca- vallo che ha ridotto in questi anni in ginocchio il Ministero dell’am- biente e della tutela del territorio e del mare e rischia, a meno che non ci sia una chiara e lungimi- rante inversione di tendenza, di farlo morire. Se il Governo non ha intenzione di dare un chiaro se- gnale in tal senso, nel momento in cui si sta definendo il Bilancio di previsione 2014, diciamo provo- catoriamente che sarebbe meglio non prolungare ipocritamente l’agonia di questo dicastero. A 27 anni dalla sua nascita, il giovane Ministero, istituito nel 1986, ri- schia di scomparire a causa della progressiva erosione delle risorse che garantiscono l’efficacia e l’ef- ficienza del governo dell’ambiente per i cittadini e per le imprese. In questi anni il Ministero dell’am- biente è stato il più colpito da tagli della spending review e ridotto, nella sostanza ad un ministero senza portafoglio, di cui non viene garantita l’operatività e la neces- saria e rigorosa professionalità: nel 2009 il bilancio del ministero ammontava a 1,649 miliardi di euro, nel 2010 era di 1,265 mi- liardi di euro ed oggi, nel 2013, è sceso a 468 milioni di euro, 306 dei quali destinati alle spese cor- renti che garantiscono l’attività ordinaria del Ministero; nessun dipendente del Ministero è sinora stato assunto per concorso, il per- sonale è composto da funzionari trasferiti da altre amministrazioni e il rapporto (1:1) tra personale dipendente e precario è tra i più alti tra quelli dei dicasteri. L’ulteriore riduzione delle capaci- tà di prevenzione, d’intervento e di controllo del Ministero può ave- re conseguenze molto gravi per la nostra sicurezza, per la salute di noi tutti/e e per la tutela del- la natura, incidendo sulla nostra qualità della vita e sul nostro futu- ro. Riparare i danni ambientali ci costa molto più che prevenirli: il nostro Paese è tra quelli che col- leziona più multe ambientali per infrazioni delle normative e delle regole europee, mentre la magi- stratura deve intervenire sempre più spesso sui disastri ambientali. Nell’attuale situazione di crisi e di profonda trasformazione dell’I- talia, è assolutamente necessario che il nostro Paese abbia una go- vernance ambientale adeguata alla sfida ecologica ed economica necessaria a garantire il nostro comune futuro. Chiediamo al Governo di dare un segnale di speranza già con la prossima Manovra 2014. Sono necessarie scelte lungimiranti che spostino risorse sugli interventi necessari per la tutela del territo- rio, dell’ambiente, della salute. Bi- sogna rilanciare e non mortificare ancora il Ministero dell’Ambiente con ulteriori tagli di bilancio, ga- rantendo risorse adeguate per una efficace ed efficiente gover- nance ambientale dell’Italia, ca- pace di futuro. Appello promosso da: Accade- mia Kronos, associazione Am- biente e lavoro, CTS – centro tu- ristico studentesco, Fare Verde, FAI – fondo ambiente italiano, Federazione pro natura, FIAB – federazione italiana, amici della bicicletta, FIPSAS – fed. italiana pesca sportiva, INU – istituto nazionale di urbanistica, Italia nostra, LAC – lega per l’aboli- zione della caccia, Legambien- te, Lipu-lega italiana protezione uccelli, Mountain wilderness, Sigea – societa’ italiana di geo- logia ambientale, Touring club, WWF Italia. Aderiscono: ARCI, CGIL, CISL, Energia felice, Fo- rum ambientalista, Forum terzo settore, ISDE, Movimento difesa del cittadino, Legapesca, sbilan- ciamoci, SI alle rinnovabili no al nucleare, Slow food, UIL. $

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