Spazio al Lavoro n. 6 del 2013
| 6 spazi o lavoro a l soggiornanti di lungo periodo”, ovvero un titolo di soggiorno a tempo indeterminato. Oltre a fare risparmiare ingenti somme di de- naro alle famiglie, la carta di sog- giorno rappresenta anche un pri- mo importante step che decreta il successo del progetto migratorio di una persona. Perché il partire dal proprio paese è una fatica che prevede un progetto iniziale che può avere obiettivi molto diversi tra loro e che possono variare dal trovare un lavoro per mantenere per un certo periodo la famiglia per poi fare rientro a casa, al co- struirsi una vita nel paese di desti- nazione, ricongiungendo tutta la famiglia (a volte anche i genitori), per prendere poi, dopo molti anni, la cittadinanza italiana. Dunque la carta di soggiorno è un primo importante passo verso la stabilizzazione del percorso mi- gratorio. Per poter ottenere questo impor- tante documento vengono richie- sti alcuni imprescindibili requisiti. Il primo è quello di possedere da almeno 5 anni un permesso di soggiorno. Su questo requisito si fa spesso confusione, pensando che siano necessari 5 anni di residen- za, oppure presentando domanda quando si è entrati nel quinto anno di possesso del titolo di soggiorno. La residenza è necessaria al mo- mento della richiesta della carta, ma non deve essere posseduta da un tempo determinato, mentre i 5 anni devono essere già compiuti al padre, madre e due figli maggio- renni, spende quasi 700 euro per avere un titolo di soggiorno che spesso non supera l’anno di du- rata e che comunque non va mai oltre i due. Dunque molti cominciano ad in- terrogarsi su quali siano i requisiti per poter ottenere quella che una volta si chiamava semplicemente “carta di soggiorno”, mentre oggi è “permesso di soggiorno CE per D iego B aiocco Q uando arriva il momento di rinnovare il permesso di soggiorno spesso le persone si do- mandano quando avrà fine que- sta consuetudine che, da un paio di anni a questa parte, svuota le tasche delle famiglie migranti, so- prattutto se numerose e con figli maggiori di 18 anni. Un nucleo di quattro persone composto da confederazione momento della presentazione del- la domanda. Altro importante requisito è quel- lo relativo al reddito che deve rientrare nei parametri previsti dalla legge, ovvero 5750 euro per il richiedente, più la metà di 5750 euro per ogni persona a carico. Si deve poi possedere un contratto di affitto che sia regolarmente re- gistrato e l’alloggio deve rientra- re nei parametri minimi previsti dalla legge. Naturalmente, come per il permesso di soggiorno , è necessario che il richiedente ab- bia un lavoro e che questo non sia in prossimità di scadenza del contratto. La Questura farà poi dei controlli per verificare che il cit- tadino non abbia commesso reati ostativi al rilascio. Con il DM 04/06/2010 si chiede poi allo straniero di dimostrare la conoscenza della lingua italiana o attraverso il superamento di un test organizzato mensilmente dal- lo Sportello Unico Immigrazione, oppure dimostrando con oppor- tuni certificati di avere sostenuto l’esame di licenza media o altri corsi che certificassero perlomeno il livello linguistico A2. Naturalmente anche questo tito- lo di soggiorno ha un costo: ben 273,5 euro a persona. Certo un prezzo salatissimo che può essere d’ostacolo alla richiesta anche per chi già possiede tutti i requisiti, ma che perlomeno dà la soddisfa- zione di vedere scritto: scadenza ILLIMITATA. $ Permesso di soggiorno: istruzioni per l’uso Requisiti, documenti necessari e spese per ottenere la “carta”che consente la permanenza dei cittadini extra-comunitari in Italia informaconsumatori Sconto del 30% sulle multe: fate attenzione ai centesimi ! “A ttenzione ai centesimi: l’errore nel versamento può costare caro!” È questa la sostanza del messaggio contenuto nella re- cente circolare del Ministero degli Interni che specifica la novità, in materia di multe, introdotta con il decreto “del Fare”. Come noto, grazie a una nuova norma appena introdotta nel codice della strada, coloro che pagheranno le contravvenzioni entro 5 giorni dal ricevimento delle stesse potranno usufruire di uno sconto pari al 30% , sempre a condizione che l’infrazione non comporti la confisca del veicolo o la sospensione della patente. La circolare del Ministero dell’Interno da i primi chiarimenti sulla nuova procedura. La questione di maggiore impatto riguarda il calcolo dei centesimi da pagare. Infatti, se la regola generale per le sanzioni amministrative (in particolare, per gli importi che scaturiscono dall’aggiornamento biennale in base ai dati Istat sull’inflazione) è quella dell’arrotonda- mento all’euro (il che significa che quando i centesimi da pagare sono meno di 50, si può arrotondare per difetto; quando i centesimi sono più di 50 si deve arrotondare per eccesso), ciò non vale più quando si deve calcolare lo sconto del 30%. Insomma, l’importo scontato deve includere i centesimi. I verbali, quindi, riporteranno anche i centesimi e chi non li verserà riceverà poi una cartella esattoriale pesante. Infatti, in tal caso, il versamento scontato non sarà considerato valido e, salvo ripeterlo correttamente entro 60 giorni, ciò farà perdere il diritto al pagamento in misura ri- dotta (cioè a versare solo il minimo della sanzione “ordinaria”, quella senza lo sconto 30%). Ciò significa un raddoppio della sanzione, più spese di procedura e interessi. La multa per la Rc auto Il Codice della strada prevede da sempre uno sconto del 75% a chi viene colto senza assicurazione Rc auto e si mette in regola entro 15 giorni da quando è scaduto il periodo di tolleranza per il rinnovo (che è di altri 15 giorni, quindi si arriva a 30 giorni dalla scadenza della polizza). La circolare stabilisce che in questi casi chi paga entro cin- que giorni ha l’ulteriore sconto del 30%, da calcolare su quello già ridotto del 75 per cento. IN PRATICA Per come è stato formulato il decreto “del Fare”, lo sconto del 30% non rientra nella regola generale introdotta nel Codice della Strada dal 1° gennaio 2004, secondo cui gli importi delle sanzioni vanno ar- rotondati all’euro inferiore se la parte decimale è fino a 49 centesimi e all’euro superiore se è dai 50 centesimi in su. I verbali devono ripor- tare l’importo esatto da versare e quindi – salvo errori – saranno com- pleti degli eventuali centesimi. Il cittadino dovrà solo stare attento a pagare la cifra riportata, senza applicare arrotondamenti di sua ini- ziativa. Chi dovesse sbagliare la misura del versamento, perderà non solo il diritto allo sconto del 30%, ma anche quello al pagamento in misura ridotta (cioè a cavarsela con la sanzione ordinaria minore, che si applica ai versamenti effettuati entro 60 giorni dalla notifica). Ciò significa che la somma dovuta raddoppia rispetto a quella ordinaria e che l’importo mancante sarà richiesto con una cartella esattoriale, gravata di spese e interessi. di B runo A lbertinelli
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