Spazio al Lavoro n. 6 del 2013

| 10 spazi o lavoro a l prestazioni aggiuntive e consiglia- no agli stessi di non aderire. Da un lato, infatti, è scorretto e anomalo proporre una concilia- zione “di gruppo” dove vengono trattate allo stesso modo figure professionali diverse (aventi situa- zioni di crediti orari diversi gli uni dagli altri) che hanno reso presta- zioni aggiuntive non confrontabili tra loro per le quali occorre pro- cedere secondo l’approccio indi- viduale, caso per caso; dall’altro, risulta di dubbia e difficile com- prensione a quale titolo l’AUSL VdA proponga una transazione condizionata ad una archiviazio- ne sulla quale nessuno oggi può prevedere nulla e ad un’indagine che riguarda specificatamente la dirigenza medica. I sindacati, infine, diffidano – qua- lora le segnalazioni prevenute corrispondano a realtà – qualsiasi dirigente o personale con funzioni direttive dell’AUSL VdA a riferi- re falsità (“i sindacati sono d’ac- cordo…”) o a paventare possibili “liste nere” nelle quali collocare il personale che non aderisce alla proposta (imposta?) aziendale. $ L e segreterie di CGIL, CISL e UIL nell’incontro svolto con il ministro della Funzione Pub- blica hanno ribadito la indero- gabile necessità di discontinuità delle politiche governative nelle categorie del lavoro pubblico. In questo quadro hanno confermato la assoluta contrarietà al provve- dimento che proroga il blocco al 2014. Quattro anni di blocco del- la contrattazione, per i sindacati, “hanno determinato una pesante perdita del potere di acquisti delle retribuzioni e la totale negazione delle regole sindacali e della con- trattazione di secondo livello”. Per le Confederazioni “è necessario far ripartire la stagione contrat- tuale dando anche risposte eco- nomiche al lavoro pubblico. Per N elle scorse settimane si è svolta l’assemblea del per- sonale della Cogne Acciai Speciali oggetto della “cessione di ramo d’azienda” a seguito dell’improv- visa decisione di cedere comple- tamente alla ditta ‘Cappio’ le fun- zioni inerenti alla spedizione dei prodotti CAS (barre e vergella). “Nel confronto con i lavoratori – si legge in una nota diffusa dalla RSU della Cogne Acciai Specia- li e dalle segreterie regionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Savt-Met e Uilm-Uil – sono emerse le loro perplessità in merito alle cause che hanno portato la CAS ad una tale drastica decisone e, soprat- tutto, le preoccupazioni sulla loro prossima ricollocazione lavorati- va e sul mantenimento dei diritti, economici e normativi, acquisiti rendere concreta questa politica è necessario modificare quelle misure legislative che hanno ne- gato la contrattazione e reso so- stanzialmente nullo il sistema di relazioni sindacali. Parimenti ur- gente è, dopo la positiva proroga dei contratti a tempo determinato in essere, lavorare per una solu- zione urgente anche di carattere legislativo che produca il supera- mento definitivo del precariato”. Le organizzazioni sindacali hanno manifestato la necessità di affron- tare con urgenza le tematiche re- lative al lavoro pubblico derivanti dai processi aperti di riforma isti- tuzionale e dalle situazioni finan- ziarie di alcune amministrazioni pubbliche ad iniziare dagli enti locali. $ in CAS negli anni”. Le RSU e i sin- dacati di categoria, nel sottolinea- re “come questa scelta costituisca un’evidente e pesante accelera- zione rispetto alla riorganizza- zione interna avviata dalla CAS a partire da quest’anno”, hanno ri- badito il loro impegno “affinché le garanzie già previste dalla vigen- te legislazione in caso di trasferi- mento di ramo d’azienda a favore del personale siano ulteriormente rafforzate e migliorate. Questo perché il trasferimento azienda- le non sia un salto nel buio per nessuno!”. Il confronto con i due soggetti societari interessati (CAS e Cappio) ha lo scopo di “definire un accordo che dia al personale le necessarie chiarezze e certez- ze sulla loro futura ricollocazione aziendale”. $ N elle scorse settimane, l’azien- da USL ha iniziato a convo- care riunioni con personale del comparto (TRSM, ostetriche…) al fine di illustrare e sottoporre ai colleghi interessati una propria proposta di “risoluzione della con- troversia” in relazione alle presta- zioni aggiuntive corrisposte nel periodo 2007-2011. Nel corso di tali incontri sembrerebbe sia stato riferito che “i sindacati sono d’ac- cordo con la proposta aziendale” e che “sia conveniente e opportu- no aderire – cioè firmare – la pro- posta di conciliazione aziendale”. Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e SAvt- Santé dichiarano di essere state messe al corrente dall’Azienda di una proposta (risultata non esse- re nemmeno la versione definiti- va) che sarebbe stata presentata ai colleghi del comparto, ma non hanno mai espresso alcun parere positivo al riguardo, riservando- si di consultare i propri legali. Al termine delle consultazioni legali, le organizzazioni sindacali espri- mono parere negativo riguardo a quanto proposto dall’AUSL VdA ai propri dipendenti interessati dalle fP-cgil / fiom-cgil spazi o lav r a l LPA, parere negativo dei sindacati sulla proposta di ‘conciliazione’ dell’Usl Pubblica Amministrazione: sblocco dei contratti e superamento del precariato CAS: il trasferimento aziendale non sia un salto nel buio Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Savt-Santé esprimono “sconcerto e perplessità” di fronte alla decisione del- la Direzione Generale dimissionaria dell’USL VdA di ‘sospendere’ le relazioni sindacali fino all’insedia- mento della nuova dirigenza, atteso entro il mese di ottobre. “Non si comprende – denunciano i sindacati – come ad una sospensione delle relazioni sindacali (che riguardano 2.000 dipendenti) non corrisponda un’analoga sospensione di atti e fatti giuridici di una certa rilevanza, aventi riflessi pluriennali e pertan- to condizionanti pesantemente la futura Direzione Strategica e le politiche sanitarie della regione”. I sindacati si attendono in prospettiva “un deciso cam- bio di rotta da parte della futura Direzione Strate- gica dell’USL VdA, dichiarandosi fin d’ora disponi- bili a relazioni sindacali costruttive improntate alla correttezza reciproca. Atteggiamento indispensabile per poter affrontare nel migliore dei modi i temi che verranno inseriti nell’agenda autunnale e che coin- volgeranno anche l’assessorato regionale alla Sanità: la legge regionale sulle professioni sanitarie, il pro- blema dell’elevato precariato in USL (siamo al primo posto in Italia con circa il 17% sul totale dei dipen- denti assunti), la rivalutazione dei fondi del comparto sono solo alcuni degli argomenti che da troppo tempo attendono una risposta”. Sindacati: in Usl relazioni sindacali “sospese”

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