Lavoro e diritti in Valle d'Aosta
Ad ottobre si svolse il III Congresso Regionale dove fu eletto Segretario Giuseppe Ravina, dirigente sindacale di Torino, e prima ancora ad aprile si costituì dopo una lunga incubazione il SAVT , fino ad allora “ Section des Travailleurs de l’ U.V .” all’interno della FIOM . Ci soffermiamo su quest’ultimo avvenimento perché, nonostante fosse da tempo annunciato, rappresentò a livello regionale il vero strappo sindacale a distanza di qualche anno dalle scissioni nazionali del 1948. Infatti, la nascita della CISL in Valle ebbe allora limitate ripercussioni sulla CGIL data la sua esigua rappresentanza, radicata per lo più nel settore impiegatizio della Cogne; addirittura la UIL in Valle fu costituita nel 1966, quasi vent’anni dopo la scelta nazionale. Invece, la costituzione della componente unionista della CGIL in sindacato autonomo ebbe la sua rilevanza, vista oltretutto la delicata fase in cui questa decisione si collocò. Si stava, infatti, profilando lo scontro più duro con le controparti datoriali, in primis la Cogne, e quello che accadde in termini di differenziazioni politiche, concorrenzialità sul piano organizzativo ed in materia di accordi separati provocò ferite non indifferenti nel movimento operaio valdostano. Senza entrare nel merito delle motivazioni che portarono alla costituzione del SAVT occorre, tuttavia, rilevare che tale opzione rispose prevalentemente a precise pulsioni politiche: segno indiscutibile e, forse, inevitabile di quei tempi. Nell’assemblea costitutiva del SAVT si levò, ancora una volta, la voce dissenziente di Claudio Manganoni “ pour mettre en garde l’auditoire sur le danger d’une division des forces ouvrières” ed all’approvazione del suo Statuto si ebbero due voti contrari, “ sauf deux voix contraires des communistes” 62 . Si trattava di Manganoni e di Delfino Vièrin, il partigiano Tarzan della Brigata Lexert, componente della CI Cogne della “Section des Travailleurs”, poi confermato nello stesso ruolo dalla FIOM . Finisce così con la costituzione del SAVT quella trasversalità politica che aveva caratterizzato la prima fase di vita dell’Union Valdôtaine e di cui Manganoni era l’ultimo, coraggioso esponente. Quest’ultima scissione comportò per la CGIL della Valle d’Aosta la perdita di un migliaio d’iscritti, dato riscontrabile nell’annuale rinnovo della CI Cogne dove il SAVT nel 1952 si presentò per la prima volta con una propria lista. La CGIL ottenne tra gli operai 2.845 voti e sei rappresentanti, confermati: Comin Guido, Graziola Sergio, Michon Michele e Ourlaz Giulio, nuovi eletti furono Delfino Vièrin e Rosotti Orlando. La CISL ebbe 379 voti ed un eletto mentre il SAVT con 919 preferenze ottenne due rappresentanti. La CGIL primeggia ancora tra gli impiegati con uno scarto però molto minore rispetto agli altri sindacati: due eletti per la CGIL (Ghignone Pierino e Moreschini Dino) mentre CISL e SAVT ebbero un rappresentante a testa. Domenica 5 ottobre ’52 si svolse il III Congresso della Camera del Lavoro di Aosta e Valle. Dai pochi elementi a disposizione, si possono riscontrare sia nella relazione introduttiva del Segretario Ciocchetti che nelle conclusioni del dibattito Congressuale una forte preoccupazione per le crescenti difficoltà nel settore industriale non solo siderurgico ma anche tessile e chimico e per il peggioramento delle condizioni salariali e lavorative degli operai. Elemento caratterizzante di tutto il dibattito congressuale fu un deciso richiamo all’integrale applicazione dello Statuto Speciale di Autonomia. Nel suo documento finale la CGIL ribadì la necessità, già esplicitata nella Conferenza di Produzione di Morgex, di una rivalorizzazione del patrimonio minerario di Cogne, La Thuile e Ollomont; sono riprese le proposte dell’ ing. Torrione per un più organico sfruttamento delle risorse idroelettriche della Valle e facendo propria la proposta dei lavoratori della Brambilla di Verrès, avanzata al Congresso Regionale dei Chimici (FILC CGIL ), si chiede la “cessione del fabbisogno dei concimi chimici ai contadini della Valle a prezzi di costo” 63 . L’attenzione del III Congresso nei confronti del mondo contadino non si limitò a promuovere l’uso dei concimi chimici, che in tempi di agricoltura biologica farà inorridire molti, ma toccò altri aspetti come “Amplificazione dei lavori pubblici nella Valle (strade, canali d’irrigazione, locali per la conservazione dei prodotti locali)” e la “ Pronta emanazione da parte dell’amministrazione Regionale della Legge per il pensionamento dei lavoratori, specie agricoli, che non fruiscono di pensione”. A proposito delle competenze statutarie la CGIL sottolinea due priorità nel quadro della “ Lotta per 98 ] 62) Union Valdôtaine n. 140, 4.5.52. 63) Le Travail , n. 14, 2.10.52.
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