Lavoro e diritti in Valle d'Aosta
lavoro delle aziende che avanzano richieste di licenziamento” 25 . Notizia positiva, in un quadro congiunturale sempre più cupo, fu l’approvazione da parte del Consiglio Regionale di uno stanziamento triennale di fondi per la costruzione del Traforo del Monte Bianco, che rappresentò dopo la costruzione della ferrovia il più importante intervento nelle infrastrutture viarie della Valle, unitamente a quello del Gran San Bernardo. Il 1948 si chiude con il rinnovo della Commissione Interna della Cogne, seguito dalla Camera del Lavoro con una certa apprensione sia per quanto accaduto pochi mesi prima nella FIOM che per la costituzione, con lettera al Presidente Consiglio Valle datata 30 agosto 1948 a firma Carlo Negro e Giovanni Marchese, dei “Liberi Sindacati della Valle d’Aosta” con sede provvisoria in via Xavier de Maistre 25 26 . Nonostante i timori, il risultato elettorale della CI fu estremamente positivo per la FIOM : su nove membri eletti da 4.250 operai ben sette erano FIOM, con alcuni nomi di eccellenza quali Comin Guido, Lillaz Luciano, Barrel Antonio e Graziola Sergio. Nel 1949 la Camera del Lavoro è impegnata a ricompattarsi dopo gli scossoni scissionisti nel suo gruppo dirigente, dove emerse il binomio Ciocchetti e Colombo rispettivamente Segretari della Camera del Lavoro e della FIOM , e nel consolidare la sua presenza nel settore industriale in quanto, anche in Valle, le componenti sindacali del pubblico impiego entrarono in buona parte nella Libera CGIL poi CISL oppure, vedi la scuola, nell’orbita del sindacalismo autonomo che negli anni ’50 diventerà una sorta di quarta componente del sindacalismo italiano. Nelle elezioni per il rinnovo, allora annuale, delle Commissioni Interne i rappresentanti della CGIL – spesso definiti tout court comunisti e socialisti contro i “ liberini” democristiani – sono ampiamente maggioritari all’Ilssa Viola di Pont-Saint-Martin, alla SAIFTA di Châtillon, alla Guinzio e Rossi di Verrès e nei cantieri edili della Valle. È in questo settore che, nel quadro delle forti e prolungate agitazioni per il rinnovo del contratto di lavoro , l’Impresa Girola licenzia un membro del Direttivo FILEA con conseguente, immediata dichiarazione di stato di agitazione. Fu il primo di una lunga serie di licenziamenti politici che punteggeranno pesantemente la storia della CGIL valdostana negli anni ’50, in particolare nella Nazionale Cogne. Indicativo del clima politico di quegli anni di guerra fredda è un articolo intitolato “Sindacati Liberi” comparso nel 1948 sull ’ Indipendente - Corriere della Valle , secondo cui : “ La CGIL sta dimostrandosi ogni giorno di più uno strumento di partito e - sostanzialmente - feudo di pochi gerarchi lanciati a manovrare ed a servirsi delle masse lavoratrici, c’è da rilevare un progressivo (questo sì!) sfaldamento di tale organismo” 27 . Contribuirono ad appesantire ulteriormente il clima sindacale le prime elezioni per il Consiglio Valle del 1949 dove il “Blocco Socialista Progressivo”, formato da PCI e PSI , si contrapponeva alla lista DC- UV . Non pochi sindacalisti e tutti di primo piano parteciparono alla competizione elettorale. Nel “Blocco Socialista Progressivo” troviamo: Ciocchetti, Colombo, Candido Vacher, Chabloz, Barrel e Soudaz Giovanni (segretario della Camera del Lavoro mandamentale di Pont-Saint-Martin), invece il neo segretario della Libera CGIL Carlo Negro si candidò nel “Raggruppamento Regionale” mentre l’esponente di punta della “Section Travailleurs” Pierre Fosson fu eletto nella lista vincitrice DC- UV , dove era anche candidato Giovanni Marchese firmatario con Negro dell’atto di scissione dalla Camera del Lavoro di Aosta. Il 1° Maggio ’49, nonostante la pioggia, fu particolarmente ricco di manifestazioni organizzate dalla Camera del Lavoro e dal PCI espressione di un forte attivismo volto a contrastare un incipiente isolamento della sinistra nel panorama politico regionale. Comizi e cortei si svolsero ad Aosta con Ciocchetti, a La Thuile tra i minatori col sindaco di Aosta Savioz e Luigina Perotti partigiana ed esponente dell’ UDI , Dolchi e Luigi Monami a Verrès, a Hône Bard Giuseppe Venier per la FIOM , Marcello Brunet della FILEA a Châtillon mentre a Pont-Saint-Martin il comizio fu tenuto dall’esponente del PCI Barone. Gli aderenti alla “Section des Travailleurs de la Cogne, de l’Union Valdôtaine” il primo Maggio si ritrovarono, invece, al Teatro Giacosa di Aosta per inaugurare la loro bandiera; è un ulteriore atto, oltre alla richiesta di una propria sede rivolta al Consiglio Valle, verso la scelta ormai irreversibile di distacco dalla CGIL . L’anno precedente Pierre Fosson aveva lanciato l’ipotesi “de la constitution d’une Chambre de Travail autonome pour la Vallée d’Aoste” 28 ma non attecchì in una 90 ] 25) “Ordine del giorno CdL”, Le Travail , n. 14, 24.6.48. 26) Archivio RAVA, Fondo ex Prefettura. 27) “Sindacati Liberi”, L’Indipendente n. 43, 9.11.48. 28) P. Fosson, “À propos de la scission syndacale”, Union Valdôtaine, 31.8.1948.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NTczNjg=