Lavoro e diritti in Valle d'Aosta
Il centenario della fondazione della Camera del Lavoro in Valle d’Aosta, avvenuta il 1° gennaio 1905, ha offerto l’opportunità per la realizzazione, in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta, di questo volume che non si limita ad un mero atto celebrativo, ma coglie lo spunto per affrontare un interessante percorso attraverso lo sviluppo del mondo del lavoro nella nostra regione, raggiungendo l’obiettivo di colmare una lacuna nel panorama storiografico valdostano. Mancava infatti fino ad ora una ricerca che attraverso la storia del movimento sindacale fosse in grado di restituire una sistematica ricostruzione della storia del lavoro, intesa in senso moderno e quindi con un richiamo forte al processo di industrializzazione e agli aspetti sociali che da esso furono generati, collocando in un contesto regionale l’analisi dei rapporti tra il territorio urbano di Aosta e il territorio montano, tra gli operai e i contadini, tra il settore primario, quello secondario e, soprattutto dopo l’istituzione della Regione Autonoma Valle d’Aosta, quello terziario. L’arco di tempo che il volume prende in considerazione è stato sicuramente denso di eventi e trasformazioni importanti: in un’economia in cui agricoltura e allevamento costituivano da sempre gli elementi forti, agli inizi del 900 furono gettate le basi strutturali per lo sviluppo turistico e, in particolare con l’introduzione dell’energia idroelettrica e l’interessamento dell’Ansaldo, per lo sviluppo industriale. Questi mutamenti, ai quali si aggiunsero estesi fenomeni di immigrazione di lavoratori da altre regioni italiane e di emigrazione di lavoratori valdostani per lo più verso la Francia, costituirono le premesse per un profondo rinnovamento della società locale, nella quale l’attività della Camera del Lavoro prima e della CGIL poi ebbe un ruolo di primo piano. Un peso che accrebbe ancora nel secondo dopoguerra, quando la crisi industriale che dalla fine degli anni ‘60 attraversò l’Italia portò significativi riflessi sulla rappresentanza sindacale; e ancora dal 1981, con la regionalizzazione della CGIL e la ridefinizione degli assetti della sua rappresentatività determinati dal passaggio economicamente e socialmente rilevante dal settore manifatturiero a quello dei servizi e del pubblico impiego. Il profilo biografico di Mario Colombo, di Carlo Polliotti e di Sergio Graziola, che tanto rappresentarono per il mondo sindacale e, in particolare, per la CGIL, concludono in modo significativo questo percorso, ricordandoci che la storia è sempre fatta dagli uomini, dalle loro scelte e dal loro impegno, dalla loro capacità di incidere sulla vita di un popolo. 8 ] EGO PERRON Presidente del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NTczNjg=