Lavoro e diritti in Valle d'Aosta

Nei trentacinque anni successivi alla conclusione della seconda guerra mondiale la Valle d’Aosta subisce la più profonda e rapida trasformazione della sua storia. Cresce la popolazione e si modifica la sua composizione; cambia l’economia; migliorano le condizioni di vita; si modifica l’uso del territorio; nasce una nuova importante realtà istituzionale; si riattiva la partecipazione democratica e la lotta politica. Il presente saggio intende fornire alcuni dati e cenni sui fenomeni più significativi di tale trasformazione, in modo da inquadrare l’attività della CGIL nel secondo dopoguerra nel contesto generale della società in cui il sindacato si trova ad operare ed agire. L A P OPOLAZIONE Nel corso degli anni Quaranta, nonostante le vittime e gli sconvolgimenti provocati dalla guerra, la popolazione residente in Valle d’Aosta aumenta notevolmente. Il Censimento della popolazione del 1936 aveva registrato 83.455 residenti, che diventano 94.140 nel Censimento del 1951. Un incremento medio annuo notevole che prosegue poi nei decenni successivi. Il Censimento del 1961 registra 100.959 residenti. Per la prima volta nella storia la popolazione valdostana supera le centomila persone. Il Censimento del 1971 evidenzia un ulteriore sensibile incremento. I residenti sono saliti a 109.150. Negli anni Cinquanta e Sessanta l’incremento è elevatissimo, circa l’8% in entrambi i decenni. Infine il Censimento del 1981 rileva un ulteriore incremento demografico. I residenti sono saliti a 112.353. L’espansione demografica non ha più tuttavia la spinta dei due decenni precedenti . Fra il 1971 ed il 1981 l’incremento si assesta infatti intorno al 3%. I dati sulla popolazione presente sono poi ancora superiori a quelli relativi ai residenti. Nel 1951 la popolazione effettivamente presente in Valle d’Aosta è di 95.924 unità; nel 1981 i presenti arrivano a 112.483 unità. L’incremento della popolazione valdostana è dovuto solo in minima parte ad una eccedenza della natalità sulla mortalità; molto più incisivi sono gli effetti di un forte fenomeno immigratorio. Nel dopoguerra si assiste, infatti, alla cessazione del fenomeno dell’emigrazione valdostana che si era sviluppato in modo massiccio per quasi un secolo, mentre si consolida l’immigrazione in Valle di lavoratori, e famiglie, provenienti da varie regioni italiane. La componente prevalente dell’immigrazione italiana in Valle d’Aosta è costituita fino all’inizio degli anni Cinquanta da quella proveniente dalle regioni del Nord Italia, e in particolare dal Piemonte e dal Veneto, ma già si sta rafforzando l’immigrazione proveniente dal Sud Italia ed in particolare dalla Calabria che rimane intensa anche negli anni Sessanta e Settanta. Il Censimento del 1951 aveva registrato che circa un quarto dei residenti era nato fuori dalla Valle d’Aosta. Nel Censimento del 1981 tale dato sale fino ad arrivare al 30% della popolazione residente. Accanto all’incremento della popolazione ed alla modificazione della sua composizione c’è da segnalare anche un rilevante cambiamento nella distribuzione territoriale. La popolazione si concentra sempre più nell’asse lungo la Dora Baltea che va da Courmayeur a Pont-Saint-Martin. Su tale asse all’inizio del secolo viveva circa la metà della popolazione valdostana. Mentre già nel 1961 si evidenzia una concentrazione di ben i tre quarti degli abitanti della regione. L’incremento maggiore della popolazione si registra: nel polo industriale di Aosta, comprendente anche alcuni Comuni della cintura, quali Charvensod, Gressan, Pollein, Sarre e Saint-Christophe; nel polo industriale di Pont- Saint-Martin, con incrementi notevoli della popolazione anche a Donnas ed Hône; infine nelle località turistiche di Sain-Vincent e Courmayeur. L’aumento della popolazione ad Aosta è impressionante. Nel 1861, con 8.231 abitanti, Aosta ospitava un decimo della popolazione valdostana. Nel 1911 la popolazione della città era scesa a 7.008 abitanti. [ 75 LA VALLE D’AOSTA DEL SECONDO DOPOGUERRA C ENNI SULL ’ EVOLUZIONE DEMOGRAFICA , ECONOMICA , ISTITUZIONALE E POLITICA Elio Riccarand Elio Riccarand, storico, già ricercatore presso l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta, Consigliere regionale dal 1978.

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