Lavoro e diritti in Valle d'Aosta

dal medico sociale e dal “visitatore”, ma, anche in caso di denuncia di irregolarità da parte di un qualsiasi socio, veniva aperta una inchiesta. Controlli severi, il rispetto di rigidi regolamenti, verifiche rigorose garantirono generalmente non solo la sopravvivenza, ma la prosperità delle SOMS . A mettere in crisi l’equilibrio finanziario di molti sodalizi non fu certo la disonestà dei soci, ma piuttosto la prima guerra mondiale che per troppi anni privò le casse sociali delle quote dei soci richiamati. I termini “operaio”, e “classe operaia”, normalmente impiegati per designare i soci effettivi e l’insieme dei componenti la base delle SOMS , non aveva il significato odierno di proletariato di fabbrica, ma indicava in modo generico tutti coloro che, come recita un articolo dello Statuto de La Fratellanza Operaia Società per Mutuo Soccorso ed Istruzione di Donnas, “traevano i mezzi di esistenza dal proprio lavoro giornaliero nelle officine e nei campi, da un’arte o mestiere”. In realtà, se si intende con il termine “operaio” indicare il lavoratore dell’industria, la denominazione è pertinente se ci si riferisce agli aderenti ai sodalizi della Bassa Valle, dove nell’ultimo ventennio dell’Ottocento l’attività industriale godeva di notevole vitalità. A Pont-Saint-Martin nel 1882 le Ferriere Mongenet occupavano circa 400 operai per lo più iscritti alla Società Operaia di cui Gaspare Mongenet fu l’illuminato sostenitore. La Fratellanza Operaia di Donnas fu fondata da Augusto e Federico Selve. I fratelli Selve, proprietari in Germania di stabilimenti per la laminazione del rame, acquistarono nel 1873 un complesso metallurgico in disuso a Donnas e impiantarono un’attività che si protrasse per 35 anni: la fabbrica giunse ad occupare, nel 1907, 450 addetti. I Selve, dopo aver dato ampie dimostrazioni della loro vocazione filantropica in Germania, si impegnarono anche a Donnas in una serie di realizzazioni in campo sociale - scuole, asili modello ecc. - e, tra il resto, diedero vita alla locale Società operaia e all’annesso magazzino di consumo e previdenza a cui era affiliata la totalità degli operai degli stabilimenti. Diversa era la composizione sociale delle associazioni mutue in Alta Valle. La Société ouvrière di Aosta nell’anno della sua fondazione, 1873, aveva 202 membri effettivi di cui 147 erano artigiani ( ben 44 erano i mestieri esercitati dagli artigiani iscritti!). In quegli anni, del resto, la città di Aosta non fu interessata da alcuna attività propriamente industriale, vi si trovavano tutt’al più dei piccoli laboratori artigianali. Faceva inoltre parte del sodalizio di Aosta un buon numero di bottegai, di commercianti e di liberi professionisti. I contadini, lontani fisicamente e culturalmente dalla realtà cittadina, erano quasi inesistenti nelle liste dei soci. Anche le Sociétés di Sarre e di Saint-Pierre contavano tra i loro affiliati soprattutto artigiani e negozianti. Sono invece operai i soci della Società di Mutuo Soccorso fra operai Società Piemontese Carburo e Affini di Saint- Marcel, un sodalizio che, come lo stabilimento che l’aveva generato, nacque e scomparve nel giro di due anni (1900-1902). Nelle SOMS erano previste due tipi di affiliazione: quella ordinaria di chi versava i contributi e riceveva in cambio i servizi e quella d’onore dei filantropi e benefattori i quali, pur versando un contributo, non godevano di nessun vantaggio economico. Per diventare socio effettivo bisognava fornire un certificato medico di buona salute e pagare una quota di ammissione che variava a seconda dell’età. Solo dopo aver ininterrottamente pagato la sua quota per un certo periodo, l’aspirante diventava socio e aveva diritto in caso di malattia all’assistenza sanitaria gratuita e all’indennità giornaliera. Generalmente gli organi amministrativi delle SOMS erano due: l’assemblea generale e il consiglio di amministrazione. Il consiglio di amministrazione, composto dal presidente, dal vice-presidente e dai consiglieri, deliberava sull’ammissione dei soci, nominava il comitato di vigilanza per i sussidi, i medici, il segretario, [ 35 Luciana Pramotton, insegnante e ricercatrice, studiosa del movimento mutualistico in Valle d’Aosta.

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