Analisi Economica della Valle d'Aosta Ottobre 2019
Al 17 luglio 2019 un milione e 400mila italiani e stranieri avevano presentato la domanda per accedere ad una delle due misure principali introdotte dalla manovra di bilancio del Governo Conte, il Reddito di Cittadinanza (RdC) che, come i precedenti REI e SIA, ha l’obiettivo, nelle intenzioni del legislatore, di contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale svolgendo anche le funzioni delle politiche attive per il lavoro (attraverso i Patti per il Lavoro e i Patti per l’Inclusione Sociale, sulla cui attuazione pesano ancora consistenti ritardi). Di queste, 905mila sono state accolte (le rimanenti sono state in parte respinte, in parte cancellate e in parte sono ancora in attesa di istruttoria). La distribuzione territoriale delle domande mostra che la percentuale di famiglie che hanno richiesto (e ottenuto) il RdC è più alta nelle aree del Mezzogiorno, dove i tassi di occupazione sono bassi e il costo della vita rende più appetibili gli importi dell'assegno (si consideri infatti che le somme erogate sono determinate in funzione della situazione reddituale-patrimoniale e della dimensione del nucleo, senza tenere conto delle differenze territoriali nel costo della vita che, come si è visto, penalizzano fortemente la nostra regione). Inoltre, nel Mezzogiorno si osservano tassi di respingimento delle domande più bassi rispetto al Centro-Nord e la lavorazione delle pratiche, misurata dalla percentuale di domande lavorate rispetto a quelle presentate, è in una fase più avanzata. Non sorprende, pertanto, che a luglio fosse Crotone la provincia con il più alto tasso di famiglie beneficiarie (11 ogni 100 famiglie residenti), seguita da Palermo (9,5), Napoli (9), Caserta (8,8) e Catania (8,2). All'opposto, le province con i tassi più bassi si trovano in Lombardia e nel Nord-Est: Bolzano (0,2), Belluno (0,8), Trento (1), Lecco (1) e Vicenza (1,1). Nella nostra regione/provincia, sono state 1.830 le famiglie che hanno presentato domanda, ovvero 3 ogni 100 famiglie, mentre sono state 1.020 le domande accolte (1,7 ogni 100 famiglie). Sebbene sia necessario, per una valutazione complessiva dell’impatto di questa misura, attendere i dati di fine anno, tuttavia questi tassi sono un’indicazione preliminare della domanda di sostegno al reddito espressa dagli individui in età da lavoro in Valle d’Aosta, che è inferiore rispetto al Mezzogiorno ma più alta del Nord-Est (Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Friuli- Venezia Giulia) e della Lombardia. Infatti, i dati dell’INPS mostrano che quasi l’ 80% delle domande sono state presentate entro aprile e che circa il 98% è pervenuto entro giugno: pertanto ci attendiamo che l’analisi qui presentata escluda soltanto una quota residuale delle domande che perverranno entro dicembre 2019. 56 LE POLITICHE DI SOSTEGNO: I BENEFICIARI DEL REDDITO DI CITTADINANZA
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