Analisi Economica della Valle d'Aosta Ottobre 2019
IL TURISMO ✓ Alcuni osservatori (Banca d’Italia, Camera di Commercio) concordano sul fatto che il turismo (inteso come la somma delle attività alberghiere e di ristorazione) è uno dei settori più in salute dell’economia valdostana, che contribuisce alla vitalità di molte aree montuose le quali, pur in assenza di grandi infrastrutture viarie, dispongono di un immenso patrimonio di risorse naturali. ✓ Dopo il calo del triennio 2012-2014, il settore ricettivo-alberghiero della nostra regione ha visto aumentare significativamente il numero di presenze (arrivi di persone moltiplicati per i giorni di permanenza), che ha raggiunto un valore record di circa 3 milioni e 600mila nel 2017, stabilizzandosi nell’anno successivo. Le presenze sono aumentate di circa 430mila rispetto al 2007, esclusivamente grazie al contributo dei turisti stranieri (+513mila presenze), mentre gli italiani sono diminuiti (-86mila presenze). L’analisi dei flussi mensili mostra che la crescita rispetto al 2007 è concentrata nei mesi considerati di «alta stagione», sia estiva (luglio e agosto), sia invernale (gennaio, febbraio e marzo), mentre dal 2013 si è verificato un aumento significativo anche nei mesi di aprile, settembre e dicembre. La durata media dei soggiorni è invariata rispetto al 2013. ✓ Secondo un’indagine di Banca d’Italia, la spesa per viaggiatore straniero è in aumento. ✓ L’offerta locale è migliorata sia da un punto di vista quantitativo (il numero di posti letto è cresciuto da 16,4 a 17 per chilometro quadrato tra il 2014 e il 2017) sia qualitativo: si è rinnovata l’offerta extra-alberghiera (con lo sviluppo di campeggi, villaggi turistici e case per ferie), il numero medio di stelle dei posti letto è passato da 3,05 a 3,09 dal 2014 al 2017. 21
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