Analisi Economica della Valle d'Aosta Ottobre 2019
UN TESSUTOPRODUTTIVO DOMINATO DALLAMICRO-IMPRESA 15 Imprese Addetti 0-9 10-49 50-249 250 e più 0-9 10-49 50-249 250 e più Piemonte 95,3% 4,1% 0,5% 0,1% 42,4% 17,7% 12,9% 27,0% Va lle d'Aosta 95,6% 3,9% 0,5% 0,1% 56,5% 19,0% 14,8% 9,7% Liguria 96,1% 3,5% 0,3% 0,1% 53,5% 17,7% 10,0% 18,8% Lombardia 94,0% 5,1% 0,8% 0,2% 34,0% 19,1% 15,4% 31,5% Bolzano 92,1% 7,0% 0,8% 0,1% 40,8% 27,4% 16,8% 14,9% Trento 93,7% 5,4% 0,7% 0,1% 44,5% 22,7% 16,9% 15,9% Italia 95,0% 4,3% 0,5% 0,1% 44,5% 20,0% 13,0% 22,5% Fonte: Elaborazione su dati ISTAT Composizione delle imprese e degli addetti delle imprese private (escluso il settore agricolo e le attività con famiglie come datori di lavoro). Italia, Valle d’Aosta e altre regioni del Nord. Anno 2016. Una debolezza strutturale del tessuto produttivo valdostano è la presenza rarefatta di imprese di medie e grandi dimensioni che, oltre a caratterizzarsi per migliori indicatori di redditività, forniscono un traino per l’intero sistema economico. Nel 2016 le imprese private con almeno 50 addetti erano 63 in tutto, 6 soltanto quelle con più di 250 addetti (e quindi classificabili come «grandi»). L’assenza di grandi player (soprattutto nel settore manifatturiero) inseriti nelle catene globali del valore è un’opportunità mancata per la Valle d’Aosta, in una fase in cui il contributo dell’export alla crescita delle aree più vitali del Paese è sempre più rilevante. Oltre il 65% degli addetti del settore privato non agricolo sono impiegati in imprese di piccole e medie dimensioni e oltre la metà (56,5%) nelle micro-imprese fino a 9 addetti, che garantiscono in media retribuzioni più basse ai lavoratori dipendenti: si tratta di una quota superiore non solo a quella delle vicine macro-regioni (Lombardia, Piemonte, Liguria)ma anche a quella nazionale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano.
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