Il mercato del lavoro in Valle d'Aosta

saldo è negativo. Un dato ancor più significativo, se si considera che il saldo per il Nord-Ovest continua invece ad essere positivo. Rispetto a Gennaio 2015, le assunzioni a tempo indeterminato diminuiscono del 56,6 per cento (un dato superiore a quello nazionale e delle regioni di riferimento), e le trasformazioni di contratti a termine dell’11. ! ! ! ! ! Tabella 4. A gennaio 2016 si ferma l’aumento dei contratti a tempo indeterminato Fonte: Rapporto INPS Gennaio 2016 Un dato prezioso desumibile dai vari rapporti INPS è quello sull’incidenza dei c.d. voucher. Introdotti già nel 2003 dalla Legge Biaggi come metodo per remunerare prestazioni lavorative di tipo occasionale (e quindi non riconducibili a veri e propri contratti di lavoro), questi strumenti hanno subito successive modifiche legislative che ne hanno progressivamente allargato l’ambito di utilizzo sia in termini di settori che di soggetti potenzialmente interessati . Anche l’attuale governo tramite il Jobs Act ne ha esteso l’utilizzo, aumentando i 7 massimali di reddito percepibili tramite buoni lavoro. A livello nazionale l’utilizzo dei voucher ha subito una vera e propria esplosione durante la crisi: se nel 2008 erano 24.437 i lavoratori ad aver ricevuto almeno un voucher a titolo di pagamento di una prestazione lavorativa, nel 2015 il loro numero ha superato il milione, attestandosi alla cifra di 1.392.906 (a fronte di un numero di voucher venduti pari a 114.921.574). Questo ha destato una certa preoccupazione fra gli osservatori delle dinamiche del mercato del lavoro, poiché un aumento di queste dimensioni probabilmente segnala che, a differenza delle intenzioni iniziali del legislatore, i voucher non stiano solo venendo utilizzati per remunerare prestazioni di tipo occasionale, ma stiano anche remunerando prestazioni di lavoro precedentemente regolamentate da contratti (come contratti part-time o contratti a chiamata). Lo stesso presidente dell’INPS Boeri ha messo in guardia dal rischio sul fatto che i voucher possano diventare la nuova frontiera del lavoro precario, divenendo per molti lavoratori l’unica forma di lavoro. Questo ha conseguenze immediate sul presente (il reddito per un lavoratore pagato solo a voucher è basso, oltre al fatto che non essendo contratti veri e propri i voucher non garantiscono diritti a malattia, ferie, etc.) e sul futuro, dato che i contributi previdenziali versati tramite voucher sono piuttosto bassi. Un’ulteriore preoccupazione emersa circa l’uso dei voucher è che questo strumento, ideato inizialmente per far emergere situazioni di lavoro nero, possa divenire un mezzo che incrementi la situazione di lavoro “grigio”. Sono infatti diverse le segnalazioni negli ultimi mesi da (+) Assunzioni TI (+) Trasformazioni Apprendistato (+) Trasformazioni TD (-) Cessazioni a TI Saldo Totale Saldo Assunzioni/ Cessazioni gen-15 gen-16 gen-15 gen-16 gen-15 gen-16 gen-15 gen-16 gen-1 5 gen-1 6 gen-15 gen-16 Valle d'Aosta 242 105 33 18 73 65 238 188 110 0 4 -83 TrenFno-Alto Adige 2.843 1.669 205 136 1.115 863 2.041 1.844 2.122 824 802 -175 Nord-Ovest 55.346 34.384 2.990 2.992 14.930 13.181 39.439 32.938 33 . 82 7 17 . 61 9 15.907 1.446 Italia 176 . 23 9 106 . 69 7 9.034 8.876 43.445 41.221 138.66 7 119.07 5 90 . 05 1 37 . 71 9 37.572 -12.378 9 Per una trattazione più esaustiva della normativa si veda Fana, M. (2015), La nuova frontiera del precariato: i buoni 7 lavoro http://www.eticaeconomia.it/la-nuova-frontiera-del-precariato-i-buoni-lavoro/

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