Il mercato del lavoro in Valle d'Aosta

Figura 4: Il numero delle imprese attive in regione è in costante calo dall’inizio della crisi ! Queste dinamiche settoriali si ripercuotono anche sui dati ISTATsull’occupazione. Rispetto al 2008, il settore primario diminuisce il numero degli occupati dell’11,74 per cento (dell’8,42 rispetto al 2011). Il dato è peggiore per gli uomini che per le donne. Fra 2015 e 2014 il settore registra comunque un aumento occupazionale del 3,5 per cento, trainato dalla componente femminile. Le costruzioni risultano essere il settore colpito più duramente dalla recessione: gli occupati sono diminuiti del 30,07 per cento rispetto al 2008 e del 24,68 rispetto al 2011. Il trend non accenna a ridursi nell’ultimo anno, dato che fra 2014 e 2015 l’occupazione si è ridotta di un ulteriore 9,16 per cento. Dopo la ripresa del 2014, nel 2015 l’industria in senso stretto è tornata a perdere occupati, segnando una diminuzione del 2,37 per cento rispetto all’anno precedente. Il calo è più intenso per gli uomini (-2,6 per cento) che per le donne (-1,4). Rispetto ai livelli pre-crisi del 2008, l’industria ha totalizzato una perdita dell’11,25 per cento degli occupati. Anche in questo caso la perdita è stata maggiore per gli uomini che per le donne (rispettivamente -12,32 e – 7,12 per cento). I servizi (che impiegano circa i tre quarti degli occupati) sembrano essere l’unico settore ad aver tenuto in termini occupazionali: fra 2008 e 2015 sono stati creati in questo settore 1.305 posti di lavoro in più (un aumento del 3,25 per cento). Anche fra 2014 e 2015 l’occupazione migliora, segnando un aumento dello 0,74 per cento. In particolare, il settore del commercio, alberghi e ristoranti registra un aumento del 4,3 per cento rispetto all’inizio della crisi, una dinamica positiva che si conferma anche nell’ultimo annata, dove gli occupati aumentano del 6 per cento. ! ! ! ! ! ! ! ! 13

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