Nota congiunturale regionale Marzo 2015

5 Il grado di sviluppo e benessere complessivi della regione non sembra comunque risentire di queste evoluzioni avverse, almeno quando lo si misura in termini di PIL pro capite e di reddito disponibile. Nel 2012 la Valle d’Aosta poteva infatti vantare il secondo più elevato prodotto aggregato per abitante a livello nazionale dopo quello della provincia di Bolzano e pari a 30.843 euro a testa (32.284 euro per Bolzano). Nello stesso anno la ripartizione nord-ovest si ferma invece ai 27.687 euro pro capite. Rispetto al 2011 il PIL pro capite valdostano ha segnato una diminuzione pari al 3,8% e superiore a quella rilevata nelle restanti regioni italiane. Se si prende in considerazione l’arco di tempo dal 2000 al 2012 si può calcolare un tasso di variazione medio pari ad un -0,3% all’anno. Nonostante queste percentuali negative la regione ha sempre mantenuto la posizione di preminenza già evidenziata per il 2012. Secondo dati Eurostat, nel 2011 il PIL pro capite valdostano valutato a parità di potere di acquisto si colloca al 36° posto tra le 306 regioni europee (NUTS 2) ordinate per valori decrescenti; il livello della Valle d’Aosta (33 mila euro) è immediatamente preceduto da quello lombardo (35° posto con 33.200 euro) e da quello bolzanino (21° posto con 36.900 euro). I risultati positivi circa il livello del PIL pro capite tanto sul piano nazionale quanto nel confronto con le regioni europee sono complementari ai dati altrettanto buoni sul reddito disponibile pro capite. Nel confronto con le 271 regioni europee a parità di potere d’acquisto ordinate per valori decrescenti, nel 2011 la Valle d’Aosta si colloca al 28° posto con 19.800 euro, secondo territorio italiano dopo la provincia autonoma di Bolzano (al 12° posto con 20.600 euro). Queste posizioni avanzate nella disponibilità di risorse implicano, almeno potenzialmente, anche una elevata capacità di spesa degli individui (per un commento riguardo i redditi da lavoro dipendente si rimanda al successivo paragrafo 3 ). Tabella 4 – Le famiglie spendono meno per sanità, istruzione e vestiario Variazioni percentuali tendenziali. Anno 2012. Valle d’Aosta Provincia di Bolzano Nord- ovest Italia Totale -2,9 -3,3 -3,7 -4,1 Alimentari e bevande non alcoliche -3,8 -3,5 -3,6 -3,9 Bevande alcoliche, tabacco, narcotici 3,6 1,6 4,4 3,6 Vestiario e calzature -7,5 -8,6 -8,8 -9,8 Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili 0,0 0,0 0,7 0,9 Mobili, elettrodomestici e manutenzione casa 2,1 -5,3 -6,1 -6,7 Sanità -10,0 -10,0 -2,2 -4,3 Trasporti -3,5 -3,5 -5,5 -5,7 Comunicazioni -3,9 -4,7 -7,6 -7,9 Ricreazione e cultura -4,1 -2,2 -7,2 -7,1 Istruzione -10,1 -1,3 -5,5 -4,9 Alberghi e ristoranti -2,9 -1,4 -3,1 -3,6 Beni e servizi vari -8,0 -8,7 -7,0 -8,0 Beni durevoli -2,0 -7,1 -14,1 -15,4 Beni non durevoli -3,4 -2,5 -3,1 -3,4

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