Analisi Congiunturale della Valle d'Aosta Marzo 2014

- 29 - proprio a quello del 2009 (-351 contro -260) dato inoltre un più basso numero di imprese registrate anche il tasso di variazione dello stock di unità produttive è stato peggiore nel 2013 (-2,6% contro -1,8% nel 2009). Questa non è comunque la sola caratteristica preoccupante che interessa il settore industriale valdostano. Il penultimo censimento dell'industria e dei servizi condotto dall'ISTAT nel corso del 2001 ad esempio ha rilevato che in Valle d'Aosta non esiste alcun distretto industriale. Questo risultato contrasta con l'intuizione e l'aspettativa che nei sistemi economici di dimensioni relativamente piccole dovrebbe invece essere più forte l'incentivo per le piccole e medie imprese ad integrarsi all'interno di una unica catena del valore anche attraverso legami extra-regionali, ad esempio con i distretti della meccanica e del tessile presenti in Piemonte. Questi appena citati sono risultati abbastanza datati ma se si tiene conto che l'economia regionale ha dovuto attraversare due intense recessioni e che i tempi richiesti per la formazione di un distretto industriale sono generalmente lunghi non si può concludere che nel frattempo la situazione sia radicalmente cambiata. È ben vero peraltro che la formazione di entità distrettuali nelle quali una comunità di persone ed una popolazione di imprese industriali si integrano reciprocamente non è tanto il risultato di una politica economica precisa finalizzata a tale scopo quanto piuttosto la fase compiuta di una tendenza autonomamente emergente dalla continua interazione tra le diverse imprese di una certa area. Il quadro dei margini di miglioramento e delle opportunità economiche ancora da cogliere da parte della compagine imprenditoriale valdostana comprende infine un aspetto che forse più di altri può compromettere lo sviluppo futuro dell'economia locale. La Banca d'Italia rileva infatti che: " Gli indicatori

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