Analisi Congiunturale della Valle d'Aosta Marzo 2014

- 16 - uno 0,29 della Lombardia, uno 0,30 del Piemonte e uno 0,34 della Liguria. 4 Più in generale comunque la distribuzione del reddito sembra relativamente più equa nelle regioni del nord-est. Tabella 9 - Incidenza della povertà relativa (per 100 famiglie residenti). Media 1999-2012 2012 11° Friuli-Venezia Giulia 7,4 6,1 12° Provincia autonoma di Bolzano/Bozen 7,1 7,8 13° Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 7,1 8,7 15° Liguria 6,7 8,1 18° Piemonte 6,2 7,3 21° Lombardia 4,4 6,0 22° Emilia-Romagna 4,3 5,1 Nord-Ovest 5,2 6,6 Italia 11,4 12,7 La posizione riportata si riferisce al confronto tra tutte le regioni italiane e le due province autonome di Trento e Bolzano in un ordinamento per incidenza media 1999-2012 decrescente. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT. Il lungo periodo recessivo ha favorito in quasi tutte le realtà locali italiane la diffusione delle situazioni di povertà. Pur in presenza di una distribuzione del reddito equilibrata sembra tuttavia aumentare l'incidenza della povertà relativa anche in Valle d'Aosta, 5 per la quale si deve rilevare un aumento del numero delle famiglie che si trovano in questa situazione con una cifra che nel 2012 raggiunge le 8,7 famiglie ogni 100 (Tabella 9) attestandosi su un livello superiore alla media cha ha caratterizzato il periodo 1999-2012 (7,1) e molto superiore a quello calcolato per la ripartizione geografica di appartenenza (6,6). Per l'ultimo anno disponibile il risultato della Valle d'Aosta è il peggiore tra le aree qui considerate (ad esclusione del dato nazionale). 4 “L’indice di concentrazione di Gini è una misura sintetica del grado di diseguaglianza della distribuzione del reddito ed è calcolato sui redditi familiari equivalenti, cioè resi comparabili mediante l’applicazione di una scala di equivalenza che tiene conto della diversa composizione delle famiglie. Questo indice è pari a zero nel caso di una perfetta equità della distribuzione dei redditi, nell’ipotesi cioè che tutte le famiglie ricevano lo stesso reddito; è invece pari a uno nel caso di totale diseguaglianza, nell’ipotesi che il reddito totale sia percepito da una sola famiglia.” (Fonte: ISTAT). 5 “Una famiglia viene definita povera in termini relativi se la sua spesa per consumi è pari o al di sotto della linea di povertà relativa, che viene calcolata sui dati dell'indagine sui consumi delle famiglie. Per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media mensile per persona e, nel 2011, è risultata di 1.011,03 euro mensili.” (Fonte: ISTAT).

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