Formazione e informazione Giugno 2012

6 n. 2 bollettino FILLEA - 11 giugno 2012 Ammortizzatori Sociali: resta la cassa integrazione, ma con alcune modifiche. La cassa integrazione straordinaria rimane ma, non varrà per la cessazione di attività. Cambieranno la mobilità e disoccupazione anche la speciale edile, si chiameranno ASPI (Assicurazione, Sociale Per l’Impiego), sarà divisa in ASPI e Mini ASPI, la vecchia Disoccupazione con Requisiti Ridotti. ASPI: ne avranno diritto tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, inclusi i dipendenti non assunti in pianta stabile dalla Pubbliche Amministrazioni; requisito di accesso, due anni di anzianità contributiva, 52 settimane del biennio; durata dell’ammortizzatore sociale per chi ha meno di 55 anni 12 mesi, per chi ha oltre 55 anni 18 mesi; Modalità di richiesta, entro 63 giorni dalla perdita del lavoro. La retribuzione in regime di ASPI sarà intorno al 70% per gli stipendi fino a 1150,00 €. il limite massimo è fissato a 1119,32 € al mese. Mini ASPI: sostituisce l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti, avrà un importo come quello dell’ASPI per il numero di settimane lavorate diviso 2 (es. ho lavorato 14 settimane, ho l’indennità per 7) il pagamento avverrà come per l’ASPI al momento dell’accoglimento della domanda. Modalità di richiesta, come per l’ASPI entro 63 giorni dalla perdita del lavoro. Requisito di accesso, 13 settimane contributive nei 12mesi precedenti, permanenza dello stato di disoccupazione al momento della richiesta. CIG: resta in vigore il sistema l’attuale sistema con le seguenti eccezioni: • cancellazione della CGIS (Cassa Integrazione Straordinaria), se l’azienda è in procedura concorsuale con cessazione di attività; • non viene toccata la CGIS per cessazione di attività. Donne: contrasto alle dimissioni in bianco, si prevedono procedure per di convalida di tipo amministrativo presso la Direzione Regionale o Provinciale del Lavoro. C ontinuano le trattative per arrivare alla stesura del Contratto Collettivo Regionale di Lavoro nelle Costruzioni, la trattativa oramai continua da parecchio tempo e la nostra controparte comunque non sembra interessarsene. Dagli ultimi incontri, la questione sta volgendo verso una possibile soluzione, anche se le posizioni sono ancora lontane su alcuni argomenti di non poco rilievo. Dal nostro punto di vista, siamo consapevoli che la crisi sta mordendo forte, ma altrettanto dovrebbero farlo le aziende, capendo che allo stesso modo anche gli operai e gli impiegati del settore stanno subendo la crisi. Pertanto, se non riusciamo a dare tramite questo rinnovo contrattuale uno “sprint” all’economia, la situazione andrà sempre più peggiorando. La società di oggi, in particolar modo, chiede sempre più trasparenza e legalità, questo accordo potrebbe tentare di posare le fondamenta per un futuro migliore del settore. Il mondo delle costruzioni ed il lavoro in edilizia cambia in modo rapido, richiedendo sempre una continua formazione, il settore, cronicamente caratterizzato dalla precarietà, subisce sempre maggiormente situazioni come quelle che stiamo attraversando in questi anni, pertanto la FILLEA CGIL chiede a tutti gli attori presenti al tavolo di trattativa, di avere responsabilità “nelle e delle” decisioni che si vanno a prendere, per poter arrivare a breve ad una seria proposta di accordo. CONTRATTO COLLETTIVO REGIONALE DI LAVORO

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